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Capodanno Pisano dedicato a Renato Fucini per i 100 anni dalla morte

L’intento è ricordare un personaggio importante della storia locale e attualizzare il valore dell’identità toscana

I fuochi d’artificio per il Capodanno Pisano

Sarà dedicato a Renato Fucini, a 100 anni dalla morte, il capodanno dell’Annunciazione, noto anche come Capodanno Pisano, che cade il 25 marzo. A renderlo noto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo.

La finalità, hanno spiegato, è quella di “ricordare, a 100 anni dalla sua morte, Renato Fucini, non solo come figura importante nella storia culturale della nostra terra, ma anche come strumento per attualizzare il valore dell’identità toscana che proprio il capodanno intende celebrare”.

Il Capodanno Pisano, identità toscana

Per Giani e Mazzeo ricordare il Capodanno Pisano significa riscoprire una delle radici più profonde dell’identità peculiare della Toscana. Da qui la scelta di dedicarlo a Fucini.

“Del resto Fucini – spiegano Giani e Mazzeo – è particolarmente legato al rilancio e alla acquisizione di dignità letteraria del vernacolo pisano. I suo 100 sonetti rappresentano infatti la riscoperta del valore letterario del vernacolo, dando vita aduna tradizione che ancora oggi è viva negli ambienti culturali
pisani”. 

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