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Chianti Rufina, il consorzio punta sul bio-distretto e TerraElectae

Rinnovate le cariche sociale, il nuovo presidente Federico Giuntini annuncia un grande evento nel 2023 per valorizzare vini e territorio

Federico Giuntini (Selvapiana), presidente del Consorzio Chianti Rufina

TerraElectae e biodistretto sono le sfide del prossimo triennio per il Consorzio Chianti Rufina. L’assemblea dei produttori ha rinnovato l’incarico di presidente, affidato a Federico Giuntini Masseti. Per il titolare della Fattoria Selvapiana si tratta di un ritorno: aveva già guidato il consorzio nel 2016.

L’incarico assunto è molto impegnativo in un momento nel quale il Consorzio sta ridefinendo il proprio ruolo e ha in cantiere importanti iniziative” queste le prime parole del neo eletto presidente. Federico Giuntini è conscio delle sfide che il consorzio è chiamato ad affrontare.

TerraElectae per valorizzare il territorio

In primo piano c’è il progetto TerraElectae, presentato ufficialmente a Milano. “Abbiamo 13 aziende con i vini già in cantina con questo marchio – sottolinea il presidente – . Fin dalle prime uscite ufficiali abbiamo capito che questo progetto è in grado di far emergere le migliori doti del territorio rivendicandone la sua unicità“.

Da qui l’obiettivo di coinvolgere tutti i produttori in un’azione comune “come veri professori in un’orchestra ben accordata. Il prossimo passo consisterà in una serie di press tours per la stampa specializzata nazionale e internazionale al fine di far conoscere caratteristiche e finalità di questo progetto”.

Obiettivo bio-distretto per il Chianti Rufina

I programmi del Consorzio prevedono inoltre la trasformazione del territorio in bio-distretto. “La Toscana conta 350mila ettolitri di vino bio, ovvero ben il 15% degli ettolitri prodotti a livello nazionale” prosegue Giuntini. Una regione virtuosa che si è fatta strada nel mondo del bio.

Il presidente fa notare che “il biologico è sempre più richiesto dai buyers internazionali. Facciamo parte delle denominazioni regolamentate dal Bando di Cosimo III del 1716. Tra queste la DOC Valdarno di Sopra ha già intrapreso la strada della denominazione totalmente bio per disciplinare e questo potrebbe essere un esempio da seguire”.

Un grande evento per l’autunno 2023

Per l’autunno 2023 è in cantiere un grande evento da tenersi a Firenze rivolto a buyers nazionali ed internazionali. “La specificità dei vini della Rufina deve essere sempre più messa in evidenza – conclude Giuntinial fine di far emergere in maniera distinta i loro valori qualitativi, ottenuti grazie a questo territorio, ma anche e soprattutto grazie al lavoro svolto dai suoi vignaioli“.

Chianti Rufina, il nuovo consiglio

Questo l’assetto del Consorzio Chianti Rufina per il prossimo triennio. Vice Presidenti sono Gerardo Gondi della Tenuta Bossi Marchesi Gondi e Faye Lottero della Fattoria Lavacchio. Insieme al presidente e ai vice-presidenti nel consiglio direttivo del Consorzio troviamo: Cesare Coda Nunziante (Colognole), presidente uscente, Lamberto Frescobaldi (Frescobaldi), Tommaso Inghirami (Grignano), Clemente Busi (Travignoli), Lorenzo Casadei (Castello del Trebbio), Stefano Fantechi (Vicas).

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