Attualità/

Contro il lavoro nero, il “furgone dei diritti” che raggiunge e informa i migranti

Si muove nelle zone di Prato più frequentate dai cittadini stranieri e promuove i servizi del centro dell’impiego. L’assessora Nardini: “Colloqui e ricerca attiva di occupazione regolare”

furgone Commit contro sfruttamento

Si sposta in punti strategici della città, alla ricerca delle lavoratrici e dei lavoratori stranieri, per offrire loro informazioni e orientarli nella ricerca di un’occupazione regolare promuovendo anche i servizi dei Centri regionali per l’impiego, dei Comuni e della Asl Toscana Centro. È il furgone che a Prato, dallo scorso marzo, si batte contro il lavoro nero e lo sfruttamento.

Il furgone che si muove per i diritti rientra tra le attività promosse da “Commit – Competenze Migranti in Toscana”, il progetto nato per favorire l’inclusione lavorativa dei migranti nel territorio toscano, ed è curata dagli operatori di Arti, l’agenzia regionale toscana per l’impiego. È stata anche avviata un’indagine tra i cittadini migranti e la loro percezione del lavoro: finora sono stati raccolti oltre 200 questionari.

La missione del furgone

Il servizio itinerante è attivo da tre a cinque giorni a settimana e proseguirà il suo tour fino alla prima metà di giugno. In questi mesi ha fatto tappa nei luoghi della quotidianità e quelli più frequentati da cittadini migranti: dal Parco Prato alle piazze del centro storico e ai Cas, dal mercato alla sede dei servizi sociali in via Roma.

A fargli visita l’assessora al lavoro e alla formazione della Regione Toscana Alessandra Nardini e l’assessore al coordinamento delle politiche per la cittadinanza e le comunità migranti del Comune di Prato Simone Mangani. “Questo esperimento che abbiamo realizzato con Fil e Arti nell’ambito del progetto Fami Commit – spiega l’assessora – rappresenta una vera buona pratica. Invece di aspettare che siano cittadine o cittadini di Paesi terzi a doversi recare ai servizi, abbiamo allestito un punto mobile per informare e sensibilizzare sul lavoro regolare. Si tratta un furgone attrezzato per portare i servizi di orientamento al lavoro da cittadine e cittadini stranieri e con loro effettuare dei colloqui di ricerca attiva del lavoro regolare e sicuro e alla fruizione dei servizi territoriali, come il Centro Impiego, ma anche altri servizi come quelli erogati dai Comuni e dalla Asl. L’attività nasce dal presupposto di avvicinare cittadine e cittadini migranti alle istituzioni ed ai servizi incontrandoli nella loro quotidianità e nei luoghi da loro maggiormente frequentati e aiutarli a trovare un lavoro sicuro e regolare”.

Uno degli obiettivi principali del progetto è la promozione di azioni di inclusione lavorativa, l’implementazione di percorsi mirati che vanno dalla messa in trasparenza delle competenze all’apprendimento di abilità per la ricerca efficace del lavoro fino al supporto attivo nel matching tra domanda e offerta.

I più popolari su intoscana