Enogastronomia/

Distretti del cibo, si candidano Montalbano e Piana di Lucca

l territori alla ricerca di finanziamenti e sinergie tra pubblico e privato sia sotto il profilo agroalimentare che turistico

Un decisivo passo in avanti verso il biodistretto del Montalbano – © pagina Facebook biodistretto del Montalbano

Sono 36 ma il loro numero è destinato a crescere e anche in tempi rapidi. In Toscana i distretti del cibo individuati dalla Regione e ad oggi inseriti nel Registro nazionale sono 36 ma il numero è in vertiginoso aumento. Gli ultimi riconoscimenti sono giunti per Mugello e Val di Chiana appena poche settimane fa e già il Montalbano e la Piana di Lucca spingono per essere ammessi.

I distretti del cibo portano vantaggi al territorio in termini difinanziamenti, sinergie tra pubblico e privato e soprattutto forte appeal sia sotto il profilo agroalimentare che turistico. Ad oggi in Toscana i distretti del cibo sono: 9 distretti rurali, 1 è distretto biologico, 21 strade del vino, dell’olio e dei sapori di Toscana e 5 comunità del cibo.

Ad oggi Fiesole è l’unico distretto bio in Toscana ma presto potrebbe avere compagnia. I Comuni di Carmignano e Poggio a Caiano, insieme all’Associazione BioDistretto del Montalbano, hanno raggiunto un’intesa e sono intenzionati a presentare alla Regione la candidatura dei propri territori a distretto biologico.

I due comuni hanno un forte peso specifico nel territorio del Montalbano e si apprestano ad avviare il cammino di costituzione del distretto biologico, portando l’accordo in consiglio comunale per poi presentare la candidatura.

Un percorso aperto anche a privati, agricoltori e operatori biologici iscritti nell’elenco degli operatori dell’agricoltura e dell’acquacoltura biologiche, professionisti, operatori turistici, cittadini, ricercatori ed associazioni.

Per il sindaco di Carmignano, Edoardo Prestantisi tratta di un modello di sviluppo in cui crescita economica, tutela dell’ambiente e della salute e qualità della vita vanno assieme”. “Con il percorso che abbiamo avviato – aggiunge il sindaco di Poggio a Caiano Francesco Puggellisi vanno ad incentivare la coltivazione biologica e la tutela della biodiversità del Montalbano, attraverso un accordo aperto a tutti coloro che vorranno far parte di questo percorso”.

Soddisfatto il presidente dell’associazione BioDistretto del Montalbano Alessandro Bandinelli: “potremo ufficialmente istituire quel che la nostra associazione va portando avanti da diversi anni, ovvero un distretto che valorizzi e tuteli i cicli vitali della natura per la riproducibilità delle risorse territoriali, nonché l’agricoltura biologica, biodinamica e i metodi agricoli naturali”.

La Piana di Lucca spera nel distretto

Anche a Lucca muove i primi passi il distretto del cibo della Piana di Lucca. In questi giorni si è tenuto il primo incontro pubblico per informare gli operatori del settore e i rappresentanti di categoria su tutti i vantaggi connessi alla creazione di un distretto, con evidenti benefici sia in termini economici che in termini di cura del paesaggio e di promozione di produzioni come l’olio e il vino.

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