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Festa degli alberi, un video per celebrare il rapporto uomo-bosco

L’assessora Stefania Saccardi sottolinea il ruolo svolto da oltre 16mila persone in Toscana per curare e valorizzare il patrimonio forestale

L’olivo dei 30 zoccoli – © pagina FB Il registro degli alberi

Regola il clima, il ciclo dell’acqua, la conservazione della biodiversità, ma anche la produzione dei funghi e delle erbe spontanee. Tutto questo fa il bosco per l’uomo con il quale il bosco si rapporta offrendogli spazio per il temp libero, rendendo bello il paesaggio.

Nella giornata in cui si celebra la Festa degli Alberi, che cade lunedì 21 novembre, la Regione Toscana ha prodotto un video in cui si racconta quanto gli alberi siano importanti per l’uomo.

Tante infatti sono le interazioni tra il bosco – che ad oggi copre la metà del territorio regionale – e le persone che nell’ambiente forestale lavorano, oltre sedicimila secondo i dati del Rapporto sullo Stato delle Foreste in Toscana.

I volti di chi si prende cura del bosco

Spesso diamo per scontati questi “servizi ecosistemici”, garantiti a tutti noi dalla semplice presenza delle foreste, ma non è così – ha detto la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi –  Per generarli serve infatti tanto lavoro, occorrono professionalità diversificate. Serve una gestione sostenibile che sappia bilanciare conservazione degli ecosistemi da un lato ed economia rurale dall’altro. La gestione forestale sostenibile in Toscana è messa in atto ogni giorno da migliaia di professionisti e volontari: impiegati nella programmazione, nella gestione, nella conservazione, nel controllo, nella ricerca, nella valorizzazione del legno e dei prodotti non legnosi”.

L’assessora Stefania Saccardi

Questo video – prosegue Saccardivuole accendere i riflettori su chi normalmente lavora nell’ombra, in aree interne e in un settore di cui troppo poco spesso si parla. Eppure le foreste e la loro gestione entrano ogni giorno nelle vite di tutti, grazie a servizi essenziali quali l’acqua potabile, il legno e i prodotti non legnosi, la biodiversità. Le foreste e il legno sono anche fondamentali per la mitigazione del cambiamento climatico e centrali nella bioeconomia e nella transizione ecologica”.

Le donne e gli uomini presenti nel filmato sono una piccola parte delle oltre sedicimila persone che in Toscana lavorano in questo settore.

“Grazie a questi piccoli-grandi esempi è possibile comprendere la varietà e la complessità delle tante professioni del bosco. Si può capire che oltre il manto verde che osserviamo nel nostro magnifico paesaggio c’è una relazione antica e moderna da tutelare e valorizzare: quella tra foreste ed esseri umani” conclude Stefania Saccardi.

Vallombrosa – ©Margherita Villani

Il mondo che ruota attorno al bosco

La Toscana è la culla delle Scienze Forestali italiane, nate a Vallombrosa: qui ospita uno storico e importante Corso di Laurea forestale – quello dell’Ateneo fiorentino – e anche la sede del Centro di Ricerca su Foreste e Legno del CREA.

Il Patrimonio Agricolo-Forestale pubblico è tra i più estesi d’Italia e la proprietà forestale privata è gestita in sinergia con le superfici agricole garantendo cura del territorio puntuale e un paesaggio culturale straordinario.

Sul territorio esistono poi tre Parchi Nazionali e tre Regionali impegnati nella conservazione della natura, ma anche numerose imprese di utilizzazione boschiva e di trasformazione del legno. Sul territorio regionale sono presenti molti alberi monumentali, alcuni con storie bellissime da raccontare.

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