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Fiera toscana del lavoro, 130 imprese cercano personale: colloqui in Fortezza

La manifestazione promossa dalla Regione è l’occasione per approfondire e far conoscere i servizi del “modello toscano”: pronto un nuovo consistente pacchetto di risorse da investire sull’occupazione

fiera lavoro

Una lunga lunga fila, non solo giovani, curriculum in mano e sorriso per nascondere un po’ di tensione. Sono i candidati in attesa di sostenere uno dei tanti colloqui con le 130 aziende che cercano 400 profili e offrono circa mille opportunità lavorative. La Fortezza da Basso di Firenze, fino al 21 settembre, sarà aperta per la Fiera toscana del lavoro, la manifestazione promossa da Regione Toscana e da Arti-Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego nata prima della pandemia per incentivare l’incontro tra domanda e offerta.

Sono circa 7mila le candidature pervenute attraverso il portale. Ma non ci saranno solo colloqui di lavoro, la fiera sarà anche l’occasione per approfondire temi legati alle politiche regionali, dalla formazione ai fondi europei e alle opportunità del Pnrr. Ad aprire i lavori il presidente della Regione Toscana e l’assessora regionale al Lavoro e alla formazione professionale, assieme alle direttrici di Arti e della direzione Istruzione, Formazione, Lavoro e Ricerca della Regione Toscana.

L’impegno della Regione: nuovi fondi per le politiche attive del lavoro

La Toscana, ha spiegato il presidente della Regione, sta lavorando per creare le condizioni affinché sia un esempio per i livelli di occupazione. Occorre agire molto, ha aggiunto, sul piano della formazione specialistica e specifica creando le condizioni in ogni settore per offrire quel personale specializzato che possa far crescere l’occupazione e l’economia.

I tre giorni di fiera, ha poi ricordato l’assessora regionale, saranno un’opportunità e nonostante la difficile situazione internazionale, con i costi dell’energia e delle materie prime in salita, è un periodo di straordinarie opportunità per risorse e strumenti a disposizione. Il riferimento è agli strumenti messi in campo dal Pnrr, il nuovo Programma Garanzia Occupabilità Lavoratori: per la Regione Toscana solo la prima annualità vale oltre 50 milioni, a questi si sommano i quasi 54 milioni delle risorse residue degli ammortizzatori in deroga che la Toscana è riuscita sbloccare ed il nuovo settennato del Fondo Sociale Europeo, Fse.

Proprio per utilizzare al meglio queste risorse sono stati messi in campo percorsi di concertazione sia a livello regionale che provinciale con le parti sociali che compongono la Commissione Regionale Tripartita, condividendo strumenti e priorità e provando a rispondere, anche grazie ai Protocolli territoriali sulla formazione, ai fabbisogni formativi dei singoli territori, molto eterogenei per vocazioni e peculiarità.

I numeri della Toscana: cresce l’occupazione, bene anche i centri per l’impiego

Pnrr, la Toscana prima in Italia per obiettivi raggiunti

La Toscana è una delle prime Regioni in Italia a raggiunge il target europeo di Gol, il programma italiano di riforma delle politiche attive del lavoro inserito nella missione 5 del Pnrr (Lavoro e inclusione sociale): 17 mila persone raggiunte. Ad annunciarlo, il commissario straordinario dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal).

La Regione ha un modello di governance pubblica basata sui servizi pubblici per l’impiego che operano in una logica di complementarietà e cooperazione con soggetti privati accreditati. Secondo un’indagine, il grado di soddisfazione degli utenti dei Centri per l’impiego è del 95%. La Toscana, inoltre, è la prima regione ad avere un portale con algoritmo di ingegneria artificiale che incrocia domanda e offerta di lavoro.

I numeri delle imprese che si rivolgono ai Centri per l’impiego sono in forte crescita. Se nel 2021 sono stati presi in carico 181mila 986 utenti, il 54% donne, le imprese che hanno usufruito dei loro servizi sono state circa 20mila, erano 13mila nel 2020. Un dato comunque superato nel primo semestre 2022: già 16mila 245 imprese si sono rivolte ai servizi gratuiti dei Centri per l’impiego. Si stima che a fine anno saranno circa 30mila.

La Fiera è anche online

Registrandosi sul sito della Fiera sarà inoltre possibile accedere all’area virtuale che prevede seminari online con esperti di orientamento e selezione del personale e incontri online con alcune delle aziende partecipanti. Sempre attraverso il sito della Fiera, sarà possibile prenotarsi per svolgere un colloquio informativo in presenza, presso la Fortezza da Basso, con le operatrici e gli operatori di ARTI, dei centri per l’impiego e con le consulenti e i consulenti Eures e lasciare il proprio curriculum.

Saranno inoltre presenti, con loro stand, per fornire informazioni: Trio (il sistema di web-learning della Regione Toscana), Prometeo, gli ITS toscanj – Istituti Tecnologici Superiori, l’URTT (Ufficio Regionale di Trasferimento Tecnologico), le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali.

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