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Futurismo a Cortona, in mostra un’opera mai vista di D’Anna

Uno sguardo inedito sull’avanguardia del primo Novecento nella rassegna dal 20 agosto al 4 settembre nel Foyer del Teatro Signorelli

Comunicazione, Pubblicità e Progresso (1931) di Giulio D’Anna

Mostra sul Futurismo con inedito. Accade in occasione di Cortonantiquaria che quest’anno festeggia 60 anni. Sabato 20 agosto debutta l’evento collaterale dal titolo “Un viaggio nel Futurismo: da Boccioni a Depero“. Il pezzo più atteso dell’esposizione è il dipinto di Giulio D’Anna mai visto dal grande pubblico. Un’opera dedicata al dinamismo di treno e aerei Caproni, risalente al 1935 – 1936 e recentemente acquisita da LeoGalleries per la propria collezione permanente.

La rassegna, in programma dal 20 agosto al 4 settembre nel Foyer del Teatro Signorelli di Cortona, è l’occasione per ripercorrere le tappe fondamentali di una delle avanguardie più originali del primo Novecento. Proprio nella città che ha dato i natali a uno dei massimi esponenti del movimento Gino Severini (1883-1966).

Il Museo Severini al MAEC di Cortona

Ha aperto nell’autunno del 2021 il primo museo con sale dedicate al genio di Gino Severini: si trova al piano superiore del MAEC di Cortona. Nello spazio espositivo è presente una ricca mostra permanente costituita da opere del maestro e na collezione già esistente, costituita da donazioni della famiglia e, recentemente, di Romana Severini Brunori.

Nella prima sala: Cortona, la famiglia dove vengono indagati i rapporti che l’artista ha avuto con la sua città natale e con la famiglia d’origine. Esposte le celebri opere Maternità e La Bohémienne, oltre a dipinti e disegni. Nella seconda Sala: Il museo immaginario. Vi troviamo esposta una serie di xilografie, litografie e disegni con i temi preferiti di Severini.

Nella terza sala: L’atelier, le opere religiose. Da una parte i quadri, cavalletti, stoffe, la sua tavolozza e molti oggetti, dall’altro il rapporto con l’iconografia sacra che Severini proietta nel Novecento. A fine percorso i grandi “Collage in ferro” che col Giano segnano l’ultima tappa creativa.

Vibrazioni di profili nello spazio (190), opera di Fortunato Depero

Uno sguardo inedito sul Futurismo

Un excursus reso possibile grazie alle opere provenienti da collezioni private e dalla collezione di LeoGalleries di Monza. Protagoniste della mostra, a cura di Simona Bartolena, le opere di Roberto Marcello Baldessari, Fortunato Depero, Giacomo Balla, Gerardo Dottori, Tullio Crali e Giulio D’Anna.

L’esposizione consente di mettere a fuoco i punti salienti del movimento fondato da Filippo Tommaso Marinetti. Una sfida resa possibile grazie alla presenza in mostra di opere esposte raramente o appartenenti a collezioni private. Il risultato è uno sguardo inedito sul Futurismo nelle sue varie tappe.

Il teatro Signorelli di Cortona

Si parte dalle origini con un’opera di Umberto Boccioni in cui l’autore appare ancora legato alla tradizione figurativa ottocentesca e si arriva ai capolavori realizzati dagli artisti dell’aerofuturismo. Protagonisti dei dipinti sono il dinamismo, la velocità, il volo. Evidente inoltre l’interazione con il mondo delle arti applicate e della grafica pubblicitaria: tutti aspetti che la mostra affronta.

Omaggio alla grande avanguardia del ‘900

Rumoroso, dinamico, visionario, originale nelle sue molteplici espressioni – racconta la curatrice – il Futurismo segna un momento di rottura e rinnovamento nella scena culturale italiana, in un indispensabile passaggio alla contemporaneità. Per molti aspetti – sottolinea – il Futurismo ha ancora molto da dire anche ai nostri giorni. Negli ultimi anni il ruolo di primo piano nel contesto europeo di questa Avanguardia nata in Italia è stato ampiamente riconosciuto anche a livello internazionale, con importanti studi e grandi mostre nei principali musei del mondo, dal Centre Georges Pompidou di Parigi al Guggenheim di New York“.

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