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Battistelli è il nuovo direttore artistico del Festival Puccini

Il direttore d’orchestra Alberto Veronesi avrà il ruolo di direttore musicale, la nuova stagione prenderà il via il 17 luglio 2020

Giorgio Battistelli è il nuovo direttore artistico del Festival Puccini

Dopo il rinnovo della governance con la nomina da parte del Sindaco di Viareggio Giorgio del Ghingaro – del presidente della Fondazione Festival Pucciniano Maria Laura Simonetti, la Fondazione Festival Pucciniano guarda al futuro del Festival Puccini riorganizzando lo staff artistico affidando al compositore Giorgio Battistelli l’incarico di direttore artistico e al direttore d’orchestra Alberto Veronesi il ruolo di direttore musicale. Una nuova riorganizzazione per gestire al meglio la prossima stagione che prenderà avvio il 17 luglio con un cartellone di cinque titoli pucciniani e numerosi progetti in ponte.

Giorgio Battistelli è un autore contemporaneo fra i più affermati della scena musicale internazionale, uno dei compositori italiani più eseguiti al mondo, Accademico di Santa Cecilia, insignito del titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres dal Ministero della Cultura Francese e di Commendatore dell’Ordine “al merito della Repubblica italiana”, è considerato uno degli artisti tra i più vitali e produttivi degli ultimi decenni.

Il Maestro Giorgio Battistelli ha dichiarato: “Ringrazio la presidente Maria Laura Simonetti e i consiglieri di indirizzo e di amministrazione per la fiducia che mi hanno dimostrato affidandomi l’ incarico di direttore artistico di una prestigiosa istituzione musicale quale reputo la Fondazione Festival Pucciniano. Un incarico che cercherò di svolgere durante questo prossimo triennio tracciando un percorso artistico che riguardi non solo la programmazione e quindi i titoli del cartellone ma anche le attività parallele con un progetto che mira prima di tutto a rafforzare l’identità culturale del Festival Puccini di Torre del Lago. Nel nostro Paese ci sono centinaia di festival ma pochi sono quelli che riescono a sopravvivere perché in grado di esprimere una identità ben definita e riconoscibile; nell’ambito di un progetto a tappe che presenterò alla governance e che ancora devo condividere ritengo necessario impegnarsi con percorsi artistici in grado di far emergere per il Festival Puccini orizzonti culturali che guardano ai giovani, alla creatività, a progetti registici per le opere del grande repertorio come sono quelle di Giacomo Puccini proiettati nel nostro tempo, ispirati anche alla creatività e ai linguaggi contemporanei. Mi piacerebbe progettare una piccola stagione sinfonica dedicata al ‘900 storico italiano ed europeo, a quel periodo durante il quale ha vissuto e creato Giacomo Puccini. Un Festival con una forte connotazione europea tra tradizione e contemporaneità ma ben legato alle sue radici italiane, toscane, di Viareggio e Torre del lago, in un dialogo costante con le risorse umane e culturali della comunità ; un festival che tuteli e valorizzi quanto deriva dalle esperienze del suo glorioso passato ma che guardi al futuro favorendo nuove esperienze artistiche e dando la possibilità di emergere a nuovi talenti e a nuove forme di creatività. Non un “festival museo” ma un festival in collegamento con il nostro tempo, in grado di rappresentare e intercettare il pensiero di oggi intorno al grande repertorio.”

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