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Gli Uffizi si trasferiscono all’Elba per celebrare Napoleone: aperta la mostra a Portoferraio

Si tratta della prima esposizione del progetto “Uffizi diffusi”: un omaggio per il bicentenario della morte dell’imperatore. Con l’occasione riapre al pubblico la Pinacoteca Foresiana, all’interno della caserma storica De Laugier

Manifattura di Sèvres, Napoleone Bonaparte, 1811, dipinto su porcellana da Jean Georget da un ritratto di François Gérard, Firenze, Museo delle Porcellane

Napoleone Bonaparte all’isola d’Elba, il suo legame il territorio e le tracce che ha lasciato, profonde e ancora oggi visibili, nel suo esilio dal maggio del 1814 al febbraio del 1815. Una celebrazione per i 200 anni dalla sua morte che si intreccia con il progetto “Uffizi diffusi” del famoso museo fiorentino.  Ecco dunque  la mostra Nel segno di Napoleone: gli Uffizi diffusi all’isola d’Elba, aperta a Portoferraio fino al 10 ottobre 2021.   Con l’esposizione riapre al pubblico, dopo la chiusura dello scorso anno a causa della pandemia, lo spazio culturale della Pinacoteca Foresiana, all’interno della caserma storica De Laugier .

“La mostra di Portoferraio inaugura di fatto il progetto degli Uffizi diffusi – spiega il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt –  Quale migliore occasione di questo bicentenario napoleonico, che celebriamo unendo le collezioni degli Uffizi alle ricchezze artistiche dell’Isola d’Elba”.

Sono state selezionata opere delle Gallerie degli Uffizi,  dipinti, sculture ed oggetti di arti applicate, che raccontano  meglio di altre testimonianze la vicenda napoleonica in Toscana. Nella mostra c’è tutto  il mito eroico della figura di Napoleone, ma anche opere che ritraggono la consorte Maria Luisa d’Asburgo e gli altri membri della famiglia Bonaparte.

“Il progetto  Uffizi Diffusi non potevano non toccare Portoferraio, città che lo stesso Cosimo I aveva scelto come presidio del Granducato di Toscana nell’Arcipelago – ricorda il presidente della Toscana, Eugenio Giani –  Grazie a questa iniziativa potremo godere di tesori degli Uffizi che altrimenti ci sarebbero rimasti ignoti e al contempo conoscere meglio una figura centrale della storia dell’Europa moderna come Napoleone Bonaparte, che con la Toscana ebbe un legame profondo”.

 

Le opere in mostra

La mostra è introdotta dal Ritratto di Napoleone imperatore di Carlo Morelli per l’occasione collocato in Pinacoteca dalla Sala Consiliare, mentre in un ambiente adiacente saranno esposte anche opere d’arte provenienti dalle Gallerie degli Uffizi, e altre dai depositi della Pinacoteca Foresiana.

Si tratta di una serie di disegni e pitture, frutto della donazione avvenuta nel 1914 da parte di Mario Foresi, importante figura di intellettuale, che raccolse l’eredità del padre Raffaello e soprattutto dello zio Alessandro Foresi. Quest’ultimo, vissuto tra l’epoca della Restaurazione e dell’Unità d’Italia, fu infatti medico e amico personale di Giuseppe Bezzuoli del quale scrisse una biografia e di cui possedeva importanti dipinti. Del maestro toscano sarà esposto un intenso ritratto di Elisa Baciocchi con la figlia, proveniente dalle Gallerie degli Uffizi (circa 1814): un perfetto anello di congiunzione tra la fine dell’epopea francese ed il ritorno dei restaurati sovrani lorenesi.

Campeggia su una grande tela, capolavoro di Jean Baptiste Wicar, il ritratto di Luigi Bonaparte, fratello del sovrano, in divisa bianca e vermiglia dei dragoni d’Olanda, territorio sul quale aveva regnato prima dell’annessione alla Francia. Luigi era il padre di Napoleone III, l’unico della famiglia Bonaparte a seguire le orme dello zio, autoproclamandosi imperatore dei francesi nel 1852.

Napoleone all’Elba

La raffinata serie di ritratti reali continua con quello di Napoleone I, dipinta su porcellana dalla Manifattura di Sèvres nel 1810 dal decoratore Jean Georget, allievo di Jacques-Louis David, con tecnica virtuosistica da miniatore. La lastra, di notevoli dimensioni, raffigura l’imperatore abbigliato con la veste sontuosa dell’incoronazione, secondo l’iconografia ufficiale del celebre quadro di François Gerard, replicato su tela anche da Carlo Morelli, nel grande dipinto proveniente dalla Sala Consiliare del Comune di Portoferraio.

Il dominio napoleonico in Toscana è rappresentato inoltre dalla figura di Elisa Baciocchi, sorella minore del Bonaparte e da lui insignita del titolo di Granduchessa nel 1809: la sovrana è magnificamente ritratta nel 1814 da Giuseppe Bezzuoli, assieme alla figlia Elisa Napoleona, sullo sfondo di una Firenze crepuscolare, quasi un presagio dell’imminente fine del suo breve governo in Toscana.

 

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