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Green Pass, cosa cambia sul lavoro dal 1° aprile

Il 31 marzo termina lo stato di emergenza e con lui cadono alcuni obblighi come quello del green pass rafforzato nei luoghi di lavoro. Restano però alcune limitazioni per il personale sanitario, over 50 e per i docenti

Si avvicina il 31 marzo, data in cui terminerà lo stato di emergenza e che segna un passo importante verso l’approdo ad una nuova realtà di convivenza con il virus che ci stiamo conquistando. A partire dal primo aprile, infatti, cadranno alcune restrizioni, soprattutto per quanto riguarda l’obbligo del green pass sui luoghi di lavoro. Vediamole nel dettaglio.

Green pass e luoghi di lavoro

Sarà sufficiente il green pass base, ovvero quello ottenuto con tampone negativo valido 48 ore se rapido o 72 ore se molecolare, per recarsi nei luoghi di lavoro, sia per i lavoratori dipendenti che per gli autonomi. Le persone che andranno a lavoro senza green pass base non potranno svolgere nessuna attività e potranno essere sospesi senza percepire lo stipendio ma non rischieranno di perdere il proprio posto. Dal 1° maggio, poi, la certificazione verde scomparirà definitivamente (assieme all’obbligo di mascherina al chiuso).

Over 50

Anche per i lavoratori over 50 sarà sufficiente mostrare il green pass base per accedere ai luoghi di lavoro. Per loro resta però in vigore l’obbligo di vaccinazione fino al 15 giugno. Tutti gli over 50 che entro questa data non avranno effettuato alcuna dose, riceveranno una multa automatica da 100 euro dall’Agenzia delle Entrate, sanzione che decadrà insieme alla fine dell’obbligo vaccinale. Restano confermate le altre sanzioni. In caso di controllo a campione, chi sarà trovato sul posto di lavoro senza la certificazione verde rischia una sanzione amministrativa che va da 500 a 1.500 euro.

Obbligo per medici e infermieri

Il super green pass, ovvero la certificazione ottenuta completando il ciclo vaccinale o dopo la guarigione dal covid, resta invece obbligatorio fino al 31 dicembre 2022 per tutti coloro, medici, paramedici, lavoratori di qualsiasi età che prestano servizio negli ospedali e nelle Rsa.

Scuola e Forze dell’Ordine

Per gli agenti delle forze dell’ordine o delle Forze Armate, ma anche per tutti i professori e professoresse resta in vigore l’obbligo vaccinale fino al 15 giugno. Per queste categorie, valgono infatti le stesse regole che per gli over 50. Non sarà più necessario il super green pass, ma solo quello base per accedere ai luoghi di lavoro. La principale novità riguarda proprio la scuola. I docenti senza vaccino continueranno a non poter insegnare fino alla fine dell’anno scolastico. Non perderanno però lo stipendio perché, a partire dal 1° aprile, potranno essere adibiti ad altre mansioni di supporto.

Smart working

Viene prorogata fino al 30 giugno 2022 la possibilità di ricorrere allo smart working nel privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore, e quindi ancora con un regime semplificato. La proroga vale anche per lo svolgimento del lavoro agile per i lavoratori fragili. Nel settore pubblico invece la modalità di lavoro prevalente resta quella del lavoro in presenza.

Mezzi di trasporto

Per tutti i lavoratori e le lavoratrici che utilizzano i mezzi pubblici per andare a lavoro non sarà più richiesto il green pass, nella sua versione rafforzata o base. Per quanto riguarda invece i mezzi di trasporto pubblico a lunga percorrenza (aerei, navi, treni ad alta velocità e intercity, autobus di linea) sarà necessario essere in possesso di green pass base. Resta invece in vigore l’obbligo di indossare una mascherina ffp2.

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