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Il Caffè Giubbe Rosse di Firenze riapre: dal giugno via al cantiere

Il Gruppo kazako Sielna investirà un milione di euro nel caffè simbolo della cultura fiorentina del ‘900 e nascerà anche una biblioteca

Caffè delle Giubbe Rosse, Firenze - © Michele Buzzi

“Il 13 giugno partiranno i lavori per il recupero delle Giubbe Rosse, la soprintendenza ha dato l’ok per gli interventi. L’investimento sarà di circa un milione di euro, apriremo per fine ottobre: prevediamo anche di inserire una biblioteca, per organizzare presentazioni di libri o eventi musicali”.

A dirlo Denis Milovidov, amministratore unico di Sielna, in una conferenza stampa sul cantiere dello storico caffè in piazza della Repubblica a Firenze.

Giubbe Rosse è stato acquisito all’asta tre anni fa da Sielna le cui quote di maggioranza sono detenute da Igor Bidilo, imprenditore kazako: la società ha anche il marchio Nannini e gestisce alcuni locali a Siena e a Milano dove ha rilevato il ristorante Valentino Vintage.

Sielna gestisce a Firenze anche il caffè Scudieri in piazza San Giovanni.

“L’obiettivo è il recupero completo del caffè, con il restauro di antichi materiali vincolati dalla soprintendenza – ha affermato Milovidov -. Non sappiamo esattamente quante persone lavoreranno qua, ma come stima siamo nell’ordine di 50 persone. I lavoratori che erano qui prima sono comunque dentro la società Sielna, stanno lavorando in altri locali: non sarà licenziato nessuno. Ci sarà un dehor, simile a come era in passato. L’idea è di ripristinare il caffè letterario come era in passato. Nel frattempo, a giugno, organizzeremo una mostra con le vecchie fotografie, sarà una decorazione per tutto il periodo del cantiere”.

Sul futuro delle Giubbe Rosse un anno fa la Cgil aveva lanciato l’allarme per mancanza di certezze sulla riapertura e per il fatto che i lavori nel locale erano fermi.

Il sindacato ricordava all’epoca che nell’ottobre 2020 ai lavoratori era stata comunicata la riapertura (poi non avvenuta) nel mese di marzo 2021 per il caffè, luogo simbolo della cultura fiorentina del ‘900, frequentato da intellettuali come Papini, Soffici, Pratolini e dai Futuristi. 

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