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Una libreria per Lucignana: così rinasce il borgo in Garfagnana

Arriva il Comitato per riqualificare il piccolo paese nel comune di Coreglia Antelminelli, nato da un’idea di Alba Donati che ha lanciato una campagna di crowdfunding

Il borgo di Lucignana

Appena 180 abitanti, un antico eremo e una vista spettacolare sulle cime degli Appennini e delle Apuane. Siamo a Lucignana, nel comune di Coreglia Antelminelli in Garfagnana, un piccolo borgo dove purtroppo non ci sono più molti servizi per la popolazione che pure negli ultimi anni è aumentata, grazie alla scelta di diverse giovani famiglie di tornare a vivere qui.

Come far rinascere questo antico paese nato prima dell’anno Mille? Ripartendo dalla cultura. È questa l’idea del Comitato per la riqualificazione culturale e urbanistica di Lucignana, fondato dalla poetessa Alba Donati, presidente del Gabinetto Vieusseux e fondatrice della Scuola dei linguaggi della cultura Fenysia, nata e cresciuta proprio a Lucignana.

Gli obiettivi sono tanti: aprire una libreria con caffetteria, creare una residenza per traduttori e artisti e valorizzare l’antico Eremo di Sant’Ansano. Per realizzarli Alba Donati ha messo insieme un comitato scientifico con nomi come Roberto Andò e Corrado Augias, Carmen Pellegrino e Fabio Genovesi, Vittorio Sgarbi e Dario Franceschini, Paolo Hendel e Ilide Carmignani.

 

Lucignana

 

Il cuore del progetto è proprio l’apertura della prima libreria del paese, un luogo di aggregazione culturale necessario in un piccolo borgo. La libreria è stata finanziata attraverso una campagna di crowdfunding avviata su Facebook dalla stessa Alba Donati che ha superato l’obiettivo dichiarato in soli due mesi, raccogliendo oltre 10mila euro.
La libreria sarà il primo passo: il Comitato si propone di ristrutturare il cinema-teatro del paese, di promuovere la nascita di un albergo diffuso e di un ristorante e di riqualificare il patrimonio edilizio in abbandono.

Tra le proposte c’è anche la valorizzazione dei prodotti agroalimentari a filiera corta attraverso l’apertura di un punto vendita e la salvaguardia dei beni culturali del territorio, come la Chiesa di Santo Stefano, le vecchie mura e la porta di accesso al Castello. Senza dimenticare l’Eremo: il selciato risalente al Duecento che conduce al luogo di culto è attualmente distrutto e va ristrutturato.
Tante idee per riqualificare il paese e creare posti di lavoro per i suoi abitanti, unendo turismo, cultura e sviluppo economico per infondere nuova linfa a questo borgo bellissimo.

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