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Lo stesso scatto, un secolo dopo: come cambia il paesaggio in Toscana. Al via il contest fotografico

Fino al 30 settembre sarà possibile partecipare partendo dalle immagini-guida messe a disposizione dalla Fondazione Alinari. Il concorso è promosso dall’Osservatorio per il paesaggio della Regione, insieme a Fondazione Sistema Toscana. Giani: “Un’opportunità di riflessione e attenzione al territorio”

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La Toscana di un secolo fa e quella di oggi, per capire (e vedere) come cambia il paesaggio rurale, le sue trasformazioni ad opera del tempo e dell’uomo. Un confronto che diventa un vero e proprio contest fotografico, promosso dalla Regione, attraverso l’Osservatorio per il paesaggio e realizzato con il supporto tecnico di Fondazione Sistema Toscana. Si chiama PhotoToscana “Il paesaggio rurale toscano tra permanenze e trasformazioni”.

Un concorso che è un atto di sensibilizzazione verso i temi ambientali. Un invito a fotografare la regione partendo da una selezione di immagini-guida del passato, messe a disposizione dalla Fondazione Alinari.

Il concorso, ecco come si partecipa

Sul sito dell’Osservatorio sono disponibili gli scatti Alinari da riproporre in una foto nuova, scattata dalla stessa prospettiva. Si può partecipare da giugno fino al 30 settembre. Dal 1° fino al 15 ottobre le foto potranno essere votate dagli utenti.

Una volta realizzati gli scatti, i partecipanti dovranno registrarsi sul sito dell’Osservatorio e qui caricare le foto, insieme ad una breve descrizione che indichi la percezione dell’autore sui cambiamenti avvenuti al paesaggio che ha osservato. Le fotografie devono avere le seguenti caratteristiche: formato jpeg e peso del file inferiore a 3MB. La didascalia dovrà avere una lunghezza massima di 500 caratteri spazi inclusi.

Gli autori delle prime venti foto più votate avranno l’opportunità di scoprire le bellezze e i luoghi della Toscana grazie alla collaborazione con il Fondo Ambiente Italiano. I vincitori saranno infatti coinvolti nelle visite organizzate in autunno in occasione delle Giornate d’Autunno del Fai, un modo per approfondire la conoscenza del patrimonio di bellezza dell’intero territorio.

Giani: “Un confronto che è opportunità di riflessione”

L’inziativa è stata presentata dal presidente della regione Eugenio Giani insieme all’assessore al governo del territorio, infrastrutture e trasporti Stefano Baccelli e al direttore del settore urbanistica e governo del territorio Aldo Ianniello. Era presente anche Giorgio van Straten presidente della Fondazione Alinari e Giuliana Tesoriere del Fondo Ambiente Italiano (Fai), che fa parte dell’Osservatorio per il Paesaggio insieme a Wwf, Legambiente e Italia Nostra.

“Sono contento di questa iniziativa – ha detto il presidente Giani – ideata e realizzata dall’Osservatorio regionale per il paesaggio con la Direzione urbanistica della Regione, perché ci offre un’opportunità di riflessione e attenzione al territorio, ci aiuta a leggerlo attraverso una sorta di verifica delle trasformazione avvenute, ma anche delle permanenze. Grazie alle foto Alinari, un patrimonio che la Regione ha acquistato, possiamo avere delle indicazioni su ciò che la Toscana era e, grazie a questo contest, possiamo fare un confronto”.

Dall’assessore Baccelli arriva l’invito a partecipare: “Abbiamo messo insieme una selezione delle foto della Fondazione Alinari e chiediamo, con questo contest, a tutti quanti di partecipare e fotografare il paesaggio come si è modificato in questi anni, o come è rimasto intatto da 100 anni a questa parte. Utilizziamo uno strumento nuovo – ha concluso – per valorizzare un bene inestimabile della regione qual è il nostro paesaggio”.

Il contest è promosso dalla Regione Toscana e organizzato dall’Osservatorio Regionale per il Paesaggio Toscano con Fondazione Sistema Toscana in collaborazione con la Fondazione Alinari per la Fotografia.  Il gruppo di lavoro è composto, oltre che dal direttore del settore urbanistica e governo del territorio Aldo Ianniello e dalla dottoressa Ilaria Tabarrani,    dalla professoressa Anna Guarducci di Italia Nostra, dal professore Marco Bevilacqua dell’Università di Pisa, e dall’architetta Giuliana Tesoriere del Fai

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