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Metti in circolo il cambiamento: dalla Toscana 3 idee green per l’economia circolare

I tre progetti, che spaziano dalla mobilità sostenibile ai laboratori scolastici, sono stati premiati con 3mila euro ciascuno

Una App per promuovere una mobilità alternativa e stili di vita ecosostenibili, laboratori scolastici per educare al rispetto dell’ambiente e riqualificare, piantando semi e alberi, spazi urbani degradati e un centro per il riuso dove imparare a rigenerare materiali e oggetti per prolungarne la vita, risparmiando e diminuendo i rifiuti da smaltire. Sono queste le tre idee per l’economia circolare provenienti dalla Toscana che sono state premiate da “Metti in circolo il cambiamento“, il progetto promosso dall’associazione LVIA in partenariato con Legambiente.

Una rete di giovani per la green economy

“L’obiettivo del nostro incontro è quello di creare una occasione di conoscenza e confronto tra i giovani interessati ai temi dei Green jobs e dello sviluppo sostenibile, con i protagonisti attuali dell’economia, delle istituzioni e del mondo del lavoro, per attivare possibili sinergie e fornire ulteriori spunti di crescita e formazione – ha dichiarato la responsabile del progetto Nicoletta Gorgerino – questo periodo non è proprio il più facile per avviare nuove imprese, eppure siamo convinti che queste giovani energie siano l’idea vincente per un futuro rinnovabile e sostenibile”.

Nel corso di questi mesi funestati dalla pandemia, infatti, grazie a “Metti in circolo il cambiamento” giovani provenienti da Sicilia, Toscana, Emilia Romagna e Piemonte, si sono incontrati (soprattutto virtualmente) e confrontati, hanno condiviso competenze e curiosità, hanno studiato il loro territorio, realizzato business plan e cercato soluzioni ingegnose e sostenibili per progettare nuovi modi di produrre, lavorare e vivere in sintonia con l’ambiente. Sono 13 in totale (4 in Piemonte, 3 in Sicilia, 3 in Emilia Romagna e 3 in Toscana), le idee green che hanno superato la selezione e sono state da “Metti in circolo il cambiamento”.

Metti in circolo il cambiamento

Le 3 idee toscane premiate

Le 3 idee green toscane sono state premiate con 3mila euro ognuna, per coprire i costi di servizi o i beni utili alle fasi di sperimentazione, di prototipazione e di implementazione dell’idea presentata.

Sono molto felice di suggellare oggi, con l’ennesima dimostrazione, il fatto che l’economia circolare e l’innovazione vadano di pari passo – sottolinea il presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza – e chi ci sta ‘indicando’ la strada sono proprio le generazioni più giovani, più pronte e rapide a cogliere l’essenza e l’urgenza dei cambiamenti che ci vengono richiesti, a tutti i livelli, da quelli decisionali a quelli degli stili di vita individuali di ciascuno di noi.

Si tratta del progetto CircleWay, che vuole creare un’applicazione rivolta alla cittadinanza fiorentina che stimoli le persone a muoversi in maniera sostenibile. L’App incentiva la scelta di spostamenti a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici, dando dei punteggi che si traducono in buoni da spendere in attività che rispecchiano determinati parametri di sostenibilità. La distanza percorsa da ogni utente sarà convertita in CO2 “risparmiata”.

Poi c’è “#Semina un”, che coinvolge le scuole e consiste nel far piantare almeno un seme o accudire una pianta ad ogni studente, aprendo una discussione con la classe sulla diversità delle piante, approfondendo temi che sono alla base della vita. I docenti potranno così introdurre argomenti come il cambiamento climatico e l’importanza delle stagioni.

Infine premiato anche il progetto “RIEco – Sì” che vuole creare un Centro di Riuso presso il Comune Borgo San Lorenzo, vicino al centro di raccolta Alia, dove prelevare e ricondizionare i materiali ancora riutilizzabili. Gli oggetti (materiale di arredamento, libri, biciclette, lampade, materiali fai da te e molto altro) verrano sanificati e si darà loro una seconda vita. Il progetto prevede anche l’attivazione di workshop per insegnare a ricondizionare e riparare gli oggetti, riducendo quindi la produzione di scarti e lo spreco di risorse.

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