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Maltempo: Bagno a Ripoli chiede lo stato di emergenza, attivata la Colonna mobile di Protezione civile

La Colonna interverrà nelle operazioni di pulizia e ripristino della zona di Grassina e delle aree limitrofe colpite dal maltempo, 240 le richieste di intervento

La zona di Bagno a Ripoli, a sud di Firenze è una delle più colpite dal maltempo della sera di Ferragosto e della notte tra il 15 e il 16 agosto.

A seguito del violentissimo nubifragio che si è abbattuto in particolare nelle località di Grassina, Antella, Capannuccia, si stanno verificando mancanze di corrente elettrica e fornitura di acqua.

Un evento senza precedenti e con conseguenze significative, per fortuna senza danni a persone ma con molti problemi ad abitazioni, auto, strade e al patrimonio comunale.

Il sindaco che ha chiesto lo stato di emergenza riferisce che hanno “retto le casse di espansione di Capannuccia che hanno permesso di gestire la piena del torrente Ema evitando conseguenze più gravi alla frazione di Grassina. La portata di acqua dell’Ema è arrivata in soli 45 minuti da zero a livello di emergenza“.

Invece “non hanno retto alcuni torrenti, fossi e borri minori che hanno causato i danni più gravi e su cui verificheremo eventuali responsabilità di privati ed enti”.

La Protezione civile regionale ha attivato la Colonna mobile grazie all’ausilio dei volontari del centro intercomunale di Bagno a Ripoli e della Città metropolitana di Firenze.

La Colonna interverrà nelle operazioni di pulizia e ripristino della zona di Grassina e delle aree limitrofe colpite dal nubifragio di ieri sera.

Sono attualmente impegnati, insieme a 10 squadre di volontari che spaleranno e pomperanno via l’acqua, un autocarro e tre bobcat, piccole pale meccaniche su ruota, utili a liberare velocemente i siti interessati dai detriti. Gli interventi sono coordinati dal Centro Operativo Comunale (COC) di Bagno a Ripoli in cui sono presenti tutte le componenti di Protezione Civile.

Intanto la sala operativa del 112, il Numero unico europeo per le emergenze, ha comunicato come durante il nubifragio siano giunte alla sala operativa ben 4.039 chiamate, di cui l’85% dalla provincia di Firenze, l’area maggiormente colpita. Chiamate che si sono trasformate in 240 richieste di intervento.

In particolare i soccorsi sono stati impegnati nella svuotatura di cantine e altri locali sommersi, nell’affrontare i dissesti statici e altri danni provocati dall’acqua, nel rimuovere alberi e rami pericolanti.

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