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Piombino, una nave da 5 miliardi di metri cubi di gas l’anno

Nel mondo 48 le imbarcazioni Fsru (Floating Storage and Regasification Unit): sulla Golar Tundra le metaniere scaricheranno a turno il Gnl

L’arrivo della nave rigassificatrice Golar Tundra a Piombino – © Paolo Lo Debole

La nave rigassificatrice Golar Tundra di Snam è arrivata domenica sera nel porto di Piombino dopo 26 giorni di navigazione da Singapore (via Suez) con un costeggiamento della Sicilia occidentale (niente stretto di Messina) e risalendo il Tirreno verso la Toscana, in un porto blindato per evitare sorprese. Sempre per ragioni di sicurezza la Golar Tundra ha navigato nel Mediterraneo scortata dalla Marina Militare.

La nave ha fatto il suo ingresso intorno alle 23 venendo posizionata alla banchina di attracco della darsena nord nel porto livornese. Quattro rimorchiatori l’hanno trainata all’ormeggio con una manovra lenta e precisa dopo una sosta di attesa di circa quattro ore alla fonda nel golfo di Follonica. E’ entrata di prua poi, a centro rada è stata fatta ruotare per portarla al punto di arrivo definitivo. La nave è lunga quasi 300 metri e alta 55 quindi per gestirne l’ingombro è servita un’operazione notturna cioè si è agito quando il traffico dei traghetti si ferma fino all’alba dopo l’ultima corsa.

Gas, una maggiore indipendenza per l’Italia

La nave Fsru di Piombino è accreditata di una capacità potenziale di trasformazione di gas liquido in 5 miliardi di metri cubi l’anno. Tuttavia, insieme alla Fsru che ci sarà a Ravenna si parla di ben 13 miliardi di metri cubi annui, un segnale forte nell’approvvigionamento e nella distribuzione di gas per l’Italia.

L’arrivo della nave rigassificatrice a Piombino e la Bw Singapore, l’altra nave Fsru che invece sarà collocata a Ravenna contribuiranno al 13% del fabbisogno energetico nazionale. Affrancheranno l’Italia da una significativa quota di dipendenza di importazione di metano dai gasdotti transazionali di terra, dalla Russia e anche dall’Azerbaigian. I gestori potranno rivolgersi al mercato di altri Continenti (Africa, Americhe, pure Asia Oceania) e ovviare alle turbolenze geopolitiche che possono gravare sul trasporto di gas solo via terra.

La Golar Tundra entrerà in funzione da maggio, quando al cantiere di Snam visibile in lontananza saranno terminati gli allacci con il nuovo metanodotto di terra. La presenza della Golar Tundra ha già un forte valore simbolico.

L’arrivo della nave rigassificatrice Golar Tundra a Piombino – © Paolo Lo Debole

Le caratteristiche tecniche della Golar Tundra

La Fsru (Floating Storage and Regasification Unit) Golar Tundra, acquistata da Snam a Singapore e battente bandiera delle isole Marshall, è una nave rigassificatrice lunga circa 292,5 metri, larga circa 43,4 metri e alta circa 55 metri (altezza massima dalla chiglia al punto più alto).

Snam ha acquistato la Golar Tundra nel giugno 2022 da Golar Lng Limited per un corrispettivo di 350 milioni di dollari (circa 330 milioni di euro). La nave ha lasciato il cantiere Keppel di Singapore il 21 febbraio 2023 per andare a Piombino.

Secondo dati di Snam la nave è dotata di quattro serbatoi di stoccaggio di Gnl, disposti nella parte centrale dello scafo, ha l’impianto di rigassificazione a prua, mentre le sistemazioni per gli alloggi dell’equipaggio, per la sala di controllo centralizzata e per i macchinari di servizio si trovano a poppa. Costruita nel 2015, la nave ha una capacità di stoccaggio di circa 170.000 metri cubi di gas naturale liquefatto e una capacità di rigassificazione continua di 5 miliardi di metri cubi l’anno.

Le operazioni di trasferimento del gnl

La Golar Tundra può operare sia come nave metaniera per il trasporto del gas naturale liquefatto (GNL) sia come Fsru; a Piombino avrà funzione di rigassificatore e sarà rifornita ad intervalli regolari da navi metaniere. Ogni metaniera trasporta il Gnl alla temperatura di -160°C, trasferisce il gas naturale liquefatto nei serbatoi del terminale.

Questo processo avviene tramite bracci di scarico installati sulla Golar Tundra i quali si allungano e si agganciano alle flange della metaniera; a quel punto il Gnl viene travasato nei serbatoi e stoccato. Successivamente, viene rigassificato. Il processo di rigassificazione si ottiene immettendo il Gnl in uno scambiatore di calore[/mrk] in cui scorre un liquido più caldo, normalmente acqua di mare, la cui temperatura naturale è sufficiente per riportare il gas allo stato gassoso.

L’arrivo della nave rigassificatrice Golar Tundra a Piombino – © Paolo Lo Debole

Il metano a temperatura ambiente ottenuto dal processo di rigassificazione viene poi compresso e immesso in un gasdotto che parte dalla Fsru e arriva alla rete di trasporto nazionale. La nave ha un equipaggio di circa 30 persone, tutti europei, suddiviso tra 12 marinai di coperta, 13 di macchina e tre in cucina.

Nel mondo sono 48 le navi Fsru operative

Ad oggi esistono 48 Fsru operative nel mondo, di cui 25 con una capacità di stoccaggio di Gnl compresa tra 160mila e 180mila metri cubi. In Europa sono in fase di studio e sviluppo [mark]10 nuovi progetti di navi rigassificatrici: sei in Germania, uno in Olanda, Estonia e Finlandia, e uno in Francia; su dieci – sottolinea Snam -, nove prevedono una collocazione in luoghi fortemente antropizzati come porti cittadini o località lungo la costa.

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