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Sboccia una primavera d’arte: sei mostre da visitare in Toscana

Donatello, Andy Warhol, Michelangelo, sono solo alcuni degli artisti le cui opere sarà possibile ammirare nelle mostre sparse in tutta la Toscana

Vittore Grubicy De Dragon, Fiumelatte. Serie delle “Sensazioni giojose”, 1891, olio su tela

Il 2022 sarà l’anno della bellezza, della grazia e dell’eleganza, grazie alla ripartenza dopo la pandemia che sembra ormai essere alle nostre spalle. C’è nell’aria un rinnovato desiderio di cultura.

È sempre più fitto il calendario delle riaperture dei prossimi mesi, e andare per mostre è anche un’ottima occasione per organizzare un weekend fuori porta.

Abbiamo realizzato una guida al calendario delle mostre in Toscana per la primavera 2022.

1-Donatello a Palazzo Strozzi e al Bargello
Dal 19 marzo al 31 luglio 2022 Firenze dedicherà una grande mostra su Donatello nelle due sedi di Palazzo Strozzi e del Museo Nazionale del Bargello. Curata da Francesco Caglioti, la rassegna è stata presentata come “una mostra storica e irripetibile”. Obiettivo è ricostruire il percorso artistico di uno dei maestri più importanti e influenti dell’arte italiana di tutti i tempi ponendolo a confronto con capolavori di artisti come Brunelleschi, Masaccio, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Raffaello e Michelangelo. Una celebrazione di Donatello in dialogo con musei, collezioni e istituzioni di Firenze e di tutto il territorio italiano oltre che tramite fondamentali collaborazioni internazionali.

2-“Novecento elegante” al Museo del Tessuto di Prato
Come si vestiva, che gioielli indossava, che giocattoli regalava ai bambini una famiglia benestante di metà Ottocento? Sarà possibile scoprirlo al Museo del Tessuto di Prato grazie alla mostra “Novecento elegante. Abiti e accessori dalla donazione Fineschi” aperta fino al 29 maggio 2022. L’esposizione catapulterà il visitatore nella vita quotidiana dell’elegante borghesia italiana con una selezione di oltre 80 oggetti tra abiti e accessori, tutti appartenuti alla famiglia pratese Fineschi, che li ha donati di recente alla Fondazione Museo del Tessuto. La collezione è il risultato del lavoro di raccolta di Ada Tirinnanzi Fineschi, moglie di Antonio Fineschi, che per decenni ha conservato e catalogato abiti e accessori della famiglia, creando una sorta di museo domestico come frutto della sua passione per la storia del costume. Oltre a una trentina di abiti: vestiti per bambini, vesti da notte, completi da giorno e abiti da sera, si trovano poi anche oggetti quotidiani, accessori di lusso e giocattoli. 

Collezione Fineschi

3-L’intellettuale, artista e gallerista Vittore Grubicy a Livorno
A Livorno una grande mostra omaggia l’intellettuale Vittore Grubicy, dall’8 aprile al 10 luglio presso il Museo della Città. Vittore Grubicy è stato una nuova figura di artista, gallerista e scopritore di talenti, anche ‘consigliere’ di Arturo Toscanini. L’esposizione, dal titolo “Vittore Grubicy. Un intellettuale-artista e la sua eredità. Aperture internazionali tra divisionismo e simbolismo” raccoglie in nove sezioni dipinti di Grubicy e di altri che collezionava come Segantini, Morbelli, Millet e Tranquillo Cremona, oltre a oggetti d’arredo e fotografie che consentono di scoprire anche una dimensione privata dell’uomo. La mostra segue così più fili paralleli di racconto: l’uomo, le sue passioni, le scelte di vita, gli ambienti italiani e internazionali che frequentò e l’arte del suo tempo che seppe precorrere, guidare, promuovere e interpretare. Il tutto in anni in cui si passa dalla Scapigliatura al Divisionismo giungendo sino agli esordi del Futurismo. 

4-Le tre pietà di Michelangelo a Firenze
In occasione della visita a Firenze di Papa Francesco prevista per il 27 febbraio, che vedrà riunirsi anche i Vescovi e i Sindaci del Mediterraneo, si aprirà al pubblico nel Museo dell’Opera del Duomo la mostra: “Le tre pietà di Michelangelo. Non vi si pensa quanto sangue costa.” Per la prima volta nella storia saranno messe a confronto, vicina l’una all’altra, nella sala della Tribuna di Michelangelo del museo, l’originale della Pietà Bandini, di cui è da poco terminato il restauro, e i calchi della Pietà Vaticana e della Pietà Rondanini provenienti dai Musei Vaticani. Le tre Pietà offriranno l’opportunità di studiare l’evoluzione dell’arte di Michelangelo e la sua maturazione spirituale, dalla prima giovinezza a quando, ormai vecchio, realizzò la Pietà Rondanini vero e proprio testamento artistico del maestro, in un percorso lungo oltre 50 anni dal 1498 al 1553 circa.

5-Nove busti in bronzo di Michelangelo alla Galleria dell’Accademia
Per la prima volta sono esposti in un’unica sede i nove busti in bronzo di Michelangelo, attribuiti a Daniele da Volterra. La Galleria dell’Accademia di Firenze ospita l’esposizione “Michelangelo: l’effigie in bronzo di Daniele da Volterra”, realizzata con la sponsorizzazione di Intesa Sanpaolo – con i musei Gallerie d’Italia, e Intesa Sanpaolo Innovation Center. Obiettivo della mostra come ha dichiarato Cecilie Hollberg direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze è dare un contributo scientifico rispetto al complesso rapporto tra originali e derivazioni, cercando di rispondere a quesiti ancora aperti grazie anche all’utilizzo di strumenti altamente tecnologici e innovativi. Il problema della cronologia e della fusione delle effigi bronzee di Michelangelo è infatti rimasto da tempo nell’ambito degli studi di storia dell’arte un punto da chiarire, sussiste infatti una sostanziale incertezza circa la provenienza dei numerosi esemplari esistenti.

6-Andy Warhol a Villa Bertelli, Forte dei Marmi
Fino al 29 maggio 2022 saranno esposte a Forte dei Marmi le icone più celebri dell’artista americano “padre” della Pop Art da Marilyn alla zuppa Campbell da Mao ai ritratti multicolori delle star. L’esposizione “Andy Warhol e la New Pop”  a cura della Fondazione Mazzoleni sarà ospitata a Villa Bertelli. Per l’occasione è stata selezionata una collezione di circa 100 opere. La mostra offre uno spaccato sull’arte di Warhol simbolo di un radicale cambiamento della concezione artistica diffusa fino ad allora, diventando espressione della società del consumismo e proponendo la mercificazione di massa dell’arte.

7-Filippo De Pisis al Museo Novecento
I quadri del ferrarese Filippo De Pisis, tra i maggiori interpreti della pittura italiana della prima metà del secolo scorso, saranno esposti al Museo Novecento di Firenze dal 17 marzo al 7 settembre. La giunta della città estense ha deliberato il prestito delle opere, appartenenti al Museo d’arte moderna e contemporanea di Ferrara: si tratta di dieci dipinti che comporranno la collezione esposta nel capoluogo toscano per la mostraFilippo De Pisis o l’illusione della superficialità”.

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