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Saldi estivi al via anche in Toscana: prevista una spesa di 170 euro a famiglia

Mancano poche ore all’apertura dei saldi estivi nella nostra regione. Alte le speranze per far ripartire il commercio in parte anche per la presenza dei turisti che affollano già le nostre città. I capi più richiesti? La moda mare

- © andersphoto

Saldi al via in Toscana domani, sabato 2 luglio. I primi saldi estivi senza restrizioni sono carichi di aspettative. A livello nazionale, secondo Confcommercio il valore complessivo del giro d’affari si attesterà intorno a 3,1 miliardi e ogni famiglia spenderà 202 euro.

La spesa media pro-capite dei consumatori toscani nei giorni di saldi invece sarà tra i 150 ed i 170 euro secondo Confesercenti Toscana.

I saldi possono durare fino a 60 giorni, e la maggior parte dei negozi sembra orientata a tenere gli sconti per tutto il periodo così come emerge da un’indagine condotta da SWG per Confesercenti Toscana .

Dopo il flop dei saldi di gennaio 2022, dove anche in Toscana si è registrato un trend negativo dato anche dalle restrizioni last minute a causa dell’aumento dei contagi da Covid-19, per i saldi estivi ci aspettiamo una buona partenza” ha detto Nico Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana “ma registriamo una forte preoccupazione da parte delle imprese per il loro proseguimento per l’effetto dell’aumento dell’inflazione e del caro bollette, oltre che delle tensioni internazionali”.

La stessa indagine, non a caso, ha evidenziato che il 74% degli intervistati nel campione preso in esame ha acquistato la merce ad un costo più alto rispetto agli anni scorsi per effetto del rincaro generalizzato. Il 57%, inoltre, nei primi sei mesi del 2022 ha registrato una diminuzione delle vendite rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questi saldi in partenza saranno sicuramente una bussola fondamentale per i commercianti per parlare effettivamente di ripresa del comparto vendite.

La spinta che arriva dai turisti

I turisti che già da aprile affollano le città d’arte e i borghi della Toscana daranno sicuramente una spinta positiva alle vendite durante i saldi. Confartigianato Firenze ha stimato un +5% di vendite rispetto al 2021, siamo ancora lontani dai livelli pre-Covid, ma la fiducia non manca soprattutto vedendo le strade del capoluogo affollate di visitatori: “Sono tornati i turisti e questo è un dato di fatto – ha commentato Paolo Gori, vicepresidente di Confartigianato Imprese Firenze –  Magari la provenienza è diversa: per ora abbiamo tanti europei e diversi americani“.

I capi più richiesti duranti i saldi

Il settore moda sarà quello più preso d’assalto: il caldo anomalo che interessa anche la Toscana, sta favorendo un aumento delle vendite nel settore dell’abbigliamento già dal mese di maggio e si stima che il trend sarà confermato anche durante i saldi in partenza.

Cosa si comprerà? Moda mare su tutto, quindi infradito, costumi, borse da spiaggia in parte anche per via del grande caldo di questi mesi che ci hanno fatto saltare a più pari la primavera. Un grande classico sono le T-shirt sempre le più richieste, ma anche sandali e sopratutto gli abiti da cerimonia , questi ultimi incentivati dalla ripartenza delle cerimonie e del settore wedding che quest’anno si sta rimettendo in pari dopo i numerosi rinvi del 2020 e del 2021.

Saldi, istruzioni per l’uso

In vista dell’apertura dei saldi, ecco qui una breve guida sempre utile:

  • Cambi: la possibilità di cambiare il capo acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante. Tuttavia, se il prodotto è danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo), scatta l’obbligo per il negoziante di riparazione o sostituzione entro un congruo periodo di tempo, e nel caso ciò risulti impossibile, o se i costi che il venditore dovrebbe sostenere siano sproporzionati, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto (entro due anni).
  • Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante (non sono più previsti obblighi di effettuare la prova dei prodotti previa disinfezione delle mani e di utilizzo delle mascherine, anche nei camerini).
  • Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante. Dal 30 giugno per chi non accetta pagamenti con bancomat e carta di credito (decreto legge n. 36 del 30 aprile 2022) scatteranno sanzioni pari ad una quota fissa di 30 euro, cui va aggiunta una quota pari al 4% del valore della transazione rifiutata.
  • Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
  • Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare prezzo normale di vendita, sconto e prezzo finale.
  • Riparazioni: in caso di modifiche e/o adattamenti sartoriali alle esigenze della clientela (es: orli, maniche, asole), il costo è a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. A questo proposito è opportuno dare preventiva informazione al cliente.
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