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Arte, storia, spiritualità: nuovo “itinerario” per scoprire Santa Croce a Firenze

L’investimento di un milione e mezzo di euro vedrà la realizzazione di un nuovo ingresso, l’abbattimento delle barriere architettoniche e il recupero del loggiato al primo piano

L’Opera di Santa Croce a Firenze cambia faccia e rivoluziona il suo percorso di visita per valorizzare l’intreccio di spiritualità, arte e storia con un investimento di un milione di euro.

Il progetto, dal titolo ‘Verso un nuovo tempo’ è stato presentato nel cenacolo del complesso di Santa Croce da Irene Sanesi e Stefano Filipponi, presidente e segretario generale dell’Opera di Santa Croce con la partecipazione del cardinale Giuseppe Betori, del prefetto Alessandra Guidi, dell’assessore alla Cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi, del soprintendente Andrea Pessina e del rettore della basilica padre Paolo Bocci.

Loggiato superiore

L’intervento di restauro

L’intervento prevede un nuovo ingresso, l’abbattimento delle principali barriere architettoniche e il recupero del magnifico loggiato del primo chiostro, che consentirà di presentare opere attualmente non esposte e offrirà nuovi punti di vista sulla cappella Pazzi e la basilica. Il salto di quota tra il primo chiostro e il loggiato della basilica sarà risolto con la realizzazione di una nuova scala e di un ascensore, senza alterare la percezione dell’architettura complessiva.

Chiostro vista dal loggiato

Come cambia il percorso di visita

Il visitatore farà il suo ingresso dal grande cancello che si apre sul primo chiostro e non più sul lato di largo Bargellini, da dove invece è prevista l’uscita. I visitatori potranno poi seguire un percorso introduttivo allestito negli spazi dei primi ambienti che incontrano, ovvero Cenacolo, Cenacolo d’inverno e cappella Cerchi che permetterà di prendere poi consapevolezza nel modo migliore dei chiostri, della cappella Pazzi e della stessa basilica, riconnettendo la bellezza delle opere d’arte ai valori e alla storia cui sono legate.

“Il tempo della pandemia può essere anche generativo, dal desiderio di ripartire nasce il progetto di nuova accoglienza che ci vede tutti uniti nella collaborazione – ha detto Irene Sanesi presidente dell’Opera Santa Croce Santa Croce anche con questa iniziativa si mette a disposizione nella logica di un patto di prossimità che guarda alla cultura, al turismo e alla ripartenza dell’intera città”.

L’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, in occasione della presentazione del nuovo itinerario ricordando che Santa Croce è il primo insediamento francescano a Firenze ha dichiarato che il progetto in Santa Croce “è elemento decisivo e irrinunciabile” e sta vedendo la collaborazione costruttiva e feconda tra l’Opera di Santa Croce e la comunità dei Francescani Minori Conventuali cui è affidata la cura liturgica della basilica. “Auspico di cuore che tale progetto trovi al più presto una degna realizzazione così che Santa Croce, sulla scia della spiritualità francescana, possa diventare sempre più un luogo di accoglienza e di annuncio di quella bellezza che San Francesco stesso indicava come uno degli attributi principali ‘di Dio altissimo’”.

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