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Marina di Carrara, tutti in salvo i 55 migranti soccorsi nel Mediterraneo centrale

Si è concluso intorno a mezzogiorno lo sbarco dei migranti che erano a bordo della nave di Emergency Life support. Tra di loro anche alcuni minori, il più piccolo ha due anni.Ora saranno trasferiti nei centri di accoglienza di tutta la Toscana

Operazioni di soccorso Marina di Carrara_6 - © Protezione civile

Si è concluso intorno a mezzogiorno lo sbarco al porto di Marina di Carrara dei 55 migranti che erano a bordo della nave di Emergency Life support che li aveva soccorsi lo scorso 15 aprile nel Mediterraneo centrale .

Con pulmini della Cri i migranti sono stati via via trasferiti al centro fieristico ImmCarraraFiere, che si torva sempre a Marina di Carrara, dove sono state allestite postazioni per visite sanitarie anche di specialità e per le procedure di identificazione da parte delle forze dell’ordine.

Le operazioni di sbarco sono iniziate questa mattina intorno alle 9.50, all’incirca due ore dopo l’arrivo della nave (attraccata intorno alle 8 al porto di Marina). Il primo a scendere è stato uno dei tre bambini piccoli soccorsi: hanno due, sei e sette anni [7mark]. Oltre a loro sulla Emergency Life support c’erano altri tre minori non accompagnati tra i quindici e i diciassette anni.

“Quando le autorità libiche hanno visto la nave di soccorso, hanno intimato alla nave di allontanarsi. Per fortuna però siamo riusciti a caricare tutti i 55 migranti a bordo”, questo il racconto del Carlo Maisano, coordinatore del progetto Sar di Emergency.

Grazie all’intervento i migranti sono arrivati in salvo al porto di Marina di Carrara che ancora una volta, dopo l’approdo della Ocean Viking, si è fatta trovare pronta: “Rispetto alla volta scorsa dove abbiamo faticato per mettere a punto un sistema  per lo sbarco dei migranti – ha commentato Gianni Lorenzetti, presidente della Provincia di Massa Carrara presente allo sbarco a Marina di Carrara – questa volta è stato tutto molto più semplice, meno impegnativo. Questa provincia, ogni volta che è stata chiamata nei momenti di emergenza, ha dato il meglio di sé”.

Il modello di accoglienza di Marina di Carrara

“Il nostro sistema di accoglienza – ha spiegato Lorenzetti – è un po’ diverso rispetto a quello degli altri porti, noi siamo un porto piccolo. Uno dei primi punti di riferimento per la polizia di Stato, per il ministero degli Interni, è il riconoscimento dei migranti appena escono dalla nave, per cui [mark]abbiamo ideato questo sistema del pullman dove farli salire attraverso un cordone, per portarli dentro una struttura protetta, il centro fieristico ImmCarraraFiere, ed effettuare lì tutte le procedure per l’identificazione“.

Anche l’assessora alla Protezione civile della Regione Toscana, Monia Monni, ha assistito alle operazioni di sbarco: “Queste persone sanno benissimo che attraversando il mare si può morire. Lo sanno bene, ma quello che c’è nella loro terra rappresenta una speranza ancora inferiore rispetto alla possibilità di sopravvivenza in viaggi che sono terribili. Queste persone non scappano solo dalla guerra, scappano anche dai cambiamenti climatici che sono sempre più pericolosi, sempre più dannosi, e che scaricano i nostri i modelli di sviluppo sbagliati sui più fragili”.

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Ecco dove saranno accolti

Tutte le persone scese dalla nave di soccorso saranno accolte nei centri di accoglienza della Toscana.

Dopo essere stati trasferiti al centro fieristico CarraraFiere, per le visite sanitarie e per le attività della questura per il fotosegnalamento, ci sarà il successivo trasporto degli ospiti nei centri di accoglienza che saranno tutti nella regione Toscana. Tre dei migranti rimarranno nella provincia di Massa Carrara e gli altri saranno distribuiti in tutte le province toscane. In particolare poi i tre minori non accompagni saranno accolti in una struttura in provincia di Livorno.

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