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Scuola, studenti-stewart contro gli assembramenti. Ma il ritorno in presenza al 100% resta un rebus

200 ragazzi di 8 scuole dell’area fiorentina da oggi in servizio. Sul rientro in classe per tutti ancora tanti nodi da sciogliere. L’assessore Baccelli: “Aspettiamo il decreto del Governo. Sì alla massima apertura, ma vogliamo anche la massima sicurezza”

Studenti-stewart a Firenze

Più di 200 ragazzi delle quinte classi  di 8 scuole superiori della città metropolitana di Firenze questa mattina hanno indossato la pettorina gialla prima di entrare in classe: sono loro i nuovi stewart anti-assembramento, che hanno vigilato  alle fermate dei bus e davanti agli istituti per evitare situazioni a rischio contagio e far rispettare le norme sul distanziamento sociale. È #backtoschool, il progetto tutor della Prefettura di Firenze, Città Metropolitana e Ufficio Scolastico regionale che ha coinvolto direttamente gli studenti, formandoli grazie al supporto della Protezione Civile.

Questa mattina il sindaco metropolitano Dario Nardella, insieme al Prefetto Alessandra Guidi e al consigliere metropolitano con delega al Trasporto locale, Francesco Casini sono andati a all’Itis Meucci e all’Itcs Galilei in via del Filarete a Firenze per accogliere i nuovi studenti-stewart nel loro primo giorno di servizio.

Il ritorno tra i banchi in presenza la prossima settimana, ma dal Governo ancora nessuna indicazione

Il ritorno tra i banchi in sicurezza è il tema centrale in queste ore, con la ripartenza il prossimo 26 aprile al 100% in presenza per tutte le scuole, di ogni ordine e grado. Non pochi i nodi da sciogliere. “Per tornare a scuola in sicurezza e rispettare le date annunciate dal Governo Draghi – ha chiesto Nardella – servono test rapidi di massa, aumento delle risorse per i trasporti, assistenti e tutor alle fermate e agli ingressi delle scuole, mascherine ffp2 ad ogni studente. Dopo più di un anno di emergenza sono necessarie misure straordinarie”.

Sul tavolo però c’è solo un annuncio del premier Draghi e regole tutte da scrivere. Si attende ancora il decreto del Governo. “Attendiamo per capire che cosa prevede, non c’è ancora niente di formale e noi non abbiamo nemmeno una bozza – ha spiegato l’assessore regionale ai Trasporti, Stefano Baccelli – Come Toscana siamo andati molto bene con la presenza al 50%, in teoria c’è il potenziale per arrivare al 75% degli studenti in presenza, fermo restando la capienza al 50% degli autobus. Il rientro in presenza al 100% è complicato”.

Dibattito aperto e tanta  preoccupazione, “anche nel mondo della scuola – ha detto ancora BaccelliUna volta che abbiamo il decreto, l’assessora all’Istruzione Alessandra Nardini convocherà il “Cantiere scuola” e io convocherò i prefetti, le province e le aziende del tpl per capire come organizzarci. L’obiettivo è la massima apertura della scuola, ma anche la massima sicurezza degli studenti sia in termini di scuola che di trasporto pubblico”. Tra le proposte avanzate dall’assessore anche “immaginare di garantire il 100% per gli studenti dell’ultimo anno che hanno gli esami, questo potrebbe avere un senso, ma deve essere il mondo della scuola a valutare”.

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