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Studenti più consapevoli e meno tempo trascorso online. I risultati di Generazioni Connesse

La ricerca a cui ha collaborato l’Università di Firenze, diffusa in occasione del Safer Internet Day, evidenzia come si stia tornando lentamente a livelli pre-pandemia

Together for a better Internet” è lo slogan che accompagna il Safer Internet Day ovvero la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, istituita e promossa dalla Commissione Europea, che si tiene oggi, 8 febbraio. L’appuntamento prevede un fitto programma di iniziative organizzate dal Ministero dell’Istruzione, coordinatore del progetto “Generazioni Connesse”, il Safer Internet Centre, Centro italiano per la sicurezza in Rete.

Eventi online

In Toscana e su tutta la penisola sono in corso numerose attività promosse con i principali partner di “Generazioni Connesse”: l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, la Polizia di Stato, Telefono Azzurro e Save the Children. Sul web il racconto della giornata è accompagnato dagli hashtag #SID2022 e #SICItalia oltre a webinar, dirette e interviste con esperti.  

La ricerca   

Meno tempo speso online e maggiore consapevolezza dei rischi in cui si può incappare sul web. Questo, in sintesi, il quadro che emerge dall’annuale ricerca condotta da Generazioni Connesse, in collaborazione con Skuola.net, Università degli Studi di Firenze e Sapienza Università di Roma – CIRMPA, e pubblicata in occasione del Safer Internet Day 2022, su un campione di 2.472 studenti di scuole secondarie di primo e secondo grado.  

Se, infatti, tra il 2019 e il 2020 era più che raddoppiata la percentuale di coloro che raccontavano di essere connessi dalle 5 alle 10 ore al giorno – passando dal 23% al 59% – nell’ultimo anno il dato ha iniziato lentamente a tornare sui livelli pre-pandemia fino alla più recente rilevazione secondo cui il 42% dei ragazzi è stato collegato al web per un tempo medio così lungo.  

Aumenta la consapevolezza dei ragazzi e, in particolare, di quanti sfruttano le conoscenze acquisite sui meccanismi della Rete per aiutare i coetanei in difficoltà: nell’ultimo anno, il 95% degli studenti coinvolti nella ricerca dichiara di aver sostenuto ragazze e ragazzi della propria età con consigli e suggerimenti per migliorare la loro esperienza nella dimensione digitale. I più diffusi? Evitare di condividere online dati sensibili, fare attenzione alle persone conosciute in Rete, non diffondere foto e video privati sul web, non condividere informazioni sensibili su altre persone senza il loro consenso, verificare l’attendibilità di chi ci manda link prima di aprirli.

Tra gli effetti positivi che il lento ritorno alla normalità sta avendo sulla vita digitale delle nuove generazioni c’è anche una spiccata attenzione per i temi della sicurezza online. Nell’ultimo anno, più della metà dei ragazzi (55%) dice di aver ricevuto indicazioni e informazioni utili per difendersi dai pericoli della Rete. Un dato quasi doppio rispetto a dodici mesi fa, quando appena il 29% affermava di confrontarsi su tali argomenti. Fondamentale il ruolo della scuola: la maggiore diffusione della cultura digitale è dovuta in gran parte all’azione svolta dai docenti. Le studentesse e gli studenti che hanno ricevuto insegnamenti sulla sicurezza online dai loro insegnanti sono passati dal 12% di un anno fa al 31% attuale.

“Generazione social”: l’iniziativa del Corecom in programma il 15 febbraio

Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, e il presidente del Comitato toscano per le comunicazioni Enzo Brogi, celebrano l’appuntamento rilanciando il tema della sicurezza e l’uso consapevole di internet. “Può essere luogo sicuro e di crescita solo se utilizzato con responsabilità. La rete – dichiara Mazzeo – offre opportunità incredibili, può essere mezzo per una società più efficiente e sostenibile ma anche più inclusiva e resiliente se sfruttata consapevolmente. Il web però, purtroppo, è anche fucina e contenitore di rigurgiti di odio, spesso architettati a tavolino, che attraverso i social network e i canali web si trasformano in pericolosi luoghi di astio e di violenza. Lo scorso 30 novembre, anche per questo motivo abbiamo dedicato la Festa della Toscana a questo tema, presentando il ‘Manifesto per la comunicazione non ostile’, un importante progetto sociale di contrasto dei linguaggi d’odio e discriminanti. Ascolto, rispetto, cura, consapevolezza, responsabilità. Sono alcune delle parole chiave che hanno ispirato i dieci principi e che rappresentano la base per un uso intelligente e proficuo della rete”.

Sul tema della sicurezza in rete la Toscana e il Consiglio regionale sono intervenuti più volte. L’ultimo appuntamento in ordine di tempo sarà per il 15 febbraio con il webinar organizzato dal Corecom ‘Generazione Social. Nuovi linguaggi della comunicazione giovanile’. Ai saluti istituzionali del presidente del Consiglio regionale, del presidente del Corecom e di Benedetta Baldi, professoressa dell’Università di Firenze, seguiranno gli interventi di Bruno Mastroianni, filosofo e comunicatore; di Vera Gheno, sociolinguista e saggista; di Benedetta Santini, divulgatrice culturale; di Marco Martinelli, divulgatore scientifico; del dirigente scolastico Ludovico Arte e di Elena Ginechesi ed Emma Pearson, studentesse dell’ITT Marco Polo di Firenze.

Il mese della Sicurezza in Rete

Oltre al Safer Internet Day, la giornata di oggi lancia la sesta edizione della campagna “Il Mese della Sicurezza in Rete”. Durante tutto il mese di febbraio, infatti, le scuole interessate a partecipare ad attività formative e di sensibilizzazione relative all’uso consapevole degli strumenti digitali potranno trovare informazioni relative agli eventi organizzati da associazioni, istituzioni ed aziende sul sito www.generazioniconnesse.it/

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