Cultura/

Sulle orme degli Etruschi, cinque borghi da visitare in Toscana

Non solo necropoli e vie cave: l’antico popolo ha lasciato il segno del suo passaggio con autentici capolavori negli abitati e nei musei di Chiusi, Arezzo, Volterra, Fiesole e Cortona

Giornata degli Etruschi 2021. Anfiteatro romano di Volterra - © Consiglio regionale della Toscana

Gli Etruschi hanno lasciato il segno in Toscana. Tanti i borghi da visitare che conservano le testimonianze del loro passaggio. Una presenza forte al punto che Regione Toscana e Toscana Promozione Turistica hanno lanciato il progetto “Toscana Terra Etrusca“.

L’obiettivo è promuovere una strategia turistica sotto il segno degli Etruschi. Un modo per la valorizzazione e la promozione dei territori dominati dall’antico popolo.

Il progetto Toscana Terra Etrusca

Sono 34 i comuni in Toscana ad aver aderito al percorso turistico che ruota attorno agli Etruschi e al loro mondo. Chiusi è il comune capofila del progetto “Toscana Terra Etrusca“. All’elenco si aggiungono: Abbadia S. Salvatore, Asciano, Capalbio, Castiglion Fiorentino, Castiglione della Pescaia, Castiglione d’Orcia, Chianciano Terme, Cinigiano, Civitella in Val di Chiana, Civitella Paganico, Cortona, Foiano della Chiana, Gavorrano, Grosseto, Lucignano, Monte Argentario, Monte San Savino, Montepulciano, Monteroni d’Arbia, Murlo, Pienza, Pitigliano, Roccastrada, San Casciano dei Bagni, San Quirico d’Orcia, Santa Fiora, Sarteano, Scansano, Semproniano, Sinalunga, Sorano, Torrita di Siena, Trequanda.

Ma l’elenco dei borghi da visitare legati a doppio filo agli Etruschi potrebbe continuare a lungo. Attorno a questi e altri centri sono stati ideati degli itinerari ad hoc.

L’assessore al Turismo Leonardo Marras sta lavorando a un progetto interregionale che vede la Toscana a fare da capofila che coinvolge Lazio e Umbria e punta a includere anche Campania ed Emilia Romagna. Un progetto Grande Etruria su cui la Regione sta puntando molto per un turismo culturale di qualità e nel rispetto dell’ambiente.

Ecco alcuni dei borghi etruschi da visitare per ammirare il segno lasciato sul territorio da questo antico e affascinante popolo.

1. Chiusi

Museo Etrusco di Chiusi

Chiusi è il comune capofila del progetto “Toscana Terra Etrusca” può puntare su testimonianze di livello. Nel Museo Archeologico Nazionale è esposta una ricca collezione di canopi, vasi di bucchero, sculture funerarie e ceramiche. Da non perdere le Tombe etrusche. La più famosa è la sepoltura della Scimmia, scoperta nel 1846 da Alessandro François. Da segnalare anche la Tomba del Leone e il sepolcro della Pellegrina della nobile famiglia dei Sentinates. D’obbligo la visita al Labirinto di Porsenna. E’ una rete di cunicoli utilizzati in epoca etrusca come sistema di approvvigionamento idrico. Il percorso etrusco si conclude con la visita del Museo Civico “La Città Sotterranea”.

2. Volterra

Urna degli sposi, Volterra

C’è più di un buon motivo per visitare Volterra. L’antica “Velathri” ricopriva un ruolo strategico nel raccordo tra il porto di Vada e la Valdelsa. Molte le pregevoli testimonianze che conserva del periodo etrusco. Si pensi alla caratteristica porta all’Arco incastonata nell’imponente cinta muraria. E ancora l’emozionante “Urna degli Sposi” e il bronzetto votivo che D’Annunzio definì “L’Ombra della sera”. Opere per cui Volterra è famosa in tutto il mondo e conservate al Museo etrusco Guarnacci.

3. Cortona

MAEC a Cortona

Cortona doveva regalare un colpo d’occhio eccezionale ai viaggiatori etruschi: da un lato la città dei vivi, lungo le pendici del Monte Sant’Egidio e dall’altro la città dei morti, con necropoli e tumuli a valle, nella pianura del Clanis.

Oggi, sulle orme degli Etruschi, si può visitare il MAEC, il museo dell’Accademia Etrusca e della città di Cortona: uno dei più importanti della Toscana. Qui si può ammirare il lampadario in bronzo a forma circolare con al centro la testa di Gorgone. Provare a leggere poi la Tavola di Cortona tra le più lunghe epigrafi mai rinvenute in etrusco.

Il passaggio degli Etruschi si ritrova anche lungo la cinta muraria di Cortona e nella necropoli dove le tracce sono visibili. Alle pendici del monte Falterona al confine con l’Emilia Romagna si trova il lago degli idoli. Le statuette votive in bronzo ritrovate sono in parte conservate nel Museo Archeologico del Casentino a Bibbiena.

4. Fiesole

L’area archeologica di Fiesole

L’antica lucumonia di Vipsul (oggi Fiesole), aveva un ruolo strategico nel collegare l’Etruria alle città in Valle Padana. Ancora oggi gode di una posizione strategica per chi desidera visitare le testimonianze etrusche presenti sul territorio. I reperti recuperati nel corso dei secoli sono esposti nel Museo Archeologico istituito nel 1873. L’abitato conserva invece esigue tracce delle antiche mura.

Da Fiesole è agevole arrivare a Firenze per visitare il Museo Archeologico Nazionale. Molti i preziosi reperti etruschi conservati: il più celebre è la chimera di Arezzo. Il bronzo del IV secolo a.C. rappresenta un animale fantastico dal corpo e testa di leone, con una testa di capra sulla schiena e una lunga coda a forma di serpente. In mostra ci sono poi il sarcofago delle Amazzoni e quello di Lathia Seianti ritrovato a Chiusi. Di rara bellezza il Cratere François scoperto da Alessandro François nel 1845 vicino a Chiusi.

5. Arezzo

La chimera di Arezzo esposta al Museo Archeologico di Firenze

Arriva da Arezzo la figura che meglio esprime quell’aura di mistero che da sempre accompagna gli Etruschi. La celebre chimera fu ritrovata proprio qui nel 1553. L’opera si può ammirare al Museo Archeologico Nazionale a Firenze. Ad Arezzo, si può visitare il Museo Archeologico “Gaio Cilnio Mecenate” all’interno dell’ex convento di San Bernardo. Nelle vetrine del museo sono esposti tra l’altro i preziosi gioielli della Necropoli di Poggio del Sole. Esposte anche le terracotte, raffiguranti bambini in fasce, rinvenute a San Cornelio Castelsecco, poco fuori Arezzo. Un teatro-tempio che ancora oggi è visibile. In piazzetta San Niccolò si possono ammirare i resti della cinta muraria etrusca un tempo a protezione della città.

 

I più popolari su intoscana