Enogastronomia/

Vernaccia di San Gimignano, l’anteprima con la Regina bianca tra Francigena e fatturato

Il giro di affari della denominazione si attesta sui 13 milioni di euro, oltre metà della produzione (+13% nel 2021) destinata all’export

Vernaccia di San Gimignano

La Vernaccia di San Gimignano è la Regina bianca tra i rossi delle Anteprime di Toscana 2022. La presentazione delle nuove annate si svolge mercoledì 23 marzo a San Gimignano. All’assaggio i vini dell’ultima vendemmia, la 2021, e l’annata 2020 per la tipologia Riserva. L’appuntamento è al Museo di Arte Moderna e Contemporanea De Grada.

Nelle sale dello spazio museale la degustazione dei 76 vini in anteprima. Sono presenti al wine tasting 35 aziende (orario 9.30-12.30 e 14.30-18). L’evento è dedicato alla stampa italiana e internazionale.

La lezione di Attilio Scienza

La Sala Dante del Palazzo Comunale ospita la XVII edizione del ciclo di degustazioni tecnico-professionali comparate “Il Vino Bianco e i suoi territori”. L’intervento di quest’anno è “Antropologia e terroir”. Il relatore è il professore Attilio Scienza, ordinario all’Università degli Studi di Milano. Scienza è uno tra i massimi esperti del rapporto vino-territorio.

La Vernaccia di San Gimignano e la Francigena

Il fil rouge della lezione-degustazione è la Via Francigena. La strada che collega Canterbury a Roma, attraversata da pellegrini, mercanti e soldati fin dal Medioevo. Grazie a questo collegamento molti vitigni hanno messo radici lungo il percorso. Si sono adattati a terreni con caratteristiche simili a quelle delle colline di San Gimignano.

La degustazione con lo scrittore Zanfi

I vini in degustazione saranno presentati dallo scrittore Andrea Zanfi e confrontati con 6 vini Vernaccia di San Gimignano da lui stesso selezionati, con un particolare focus sulla loro evoluzione nel tempo.

L’Anteprima della Vernaccia di San Gimignano

Vernaccia di San Gimignano, le aziende 2022

Abbazia Monteoliveto, Alessandro Tofanari, Cantine Guidi, Cappellasantandrea, Casa alle Vacche, Casa Lucii, Casale Falchini, Cesani, Collemucioli, Collina dei Venti, Fattoria di Fugnano, Fattoria Poggio Alloro, Fattoria San Donato, Fattorie Melini, Fornacelle, Geografico, Guicciardini Strozzi, Il Colombaio di Santa Chiara, Il Lebbio, Il Palagione, La Lastra, Mormoraia, Montenidoli, Palagetto, Panizzi, Poderi Arcangelo, San Benedetto, San Quirico, Signano, Tenuta La Vigna, Tenuta Le Calcinaie, Terre di Sovernaja, Teruzzi, Tollena, Vagnoni.

La Wine Experience alla Rocca

L’anteprima proseguirà alla Rocca di Montestaffoli con ‘ La Vernaccia di San Gimignano Wine Experience’. La degustazione nella sala allestita con dodici postazioni sedute a distanza di sicurezza e con servizio di sommelier.

Per sei giorni (26-27-28 marzo e 2-3-4 aprile), i wine lover e gli operatori di settore potranno assaggiare le nuove annate 2021, le Riserve 2020 e i vini di annate precedenti ancora non commercializzati.

L’Anteprima della Vernaccia di San Gimignano

I numeri della Vernaccia di San Gimignano

Nella vendemmia 2021 sono stati prodotti 36.388,51 ettolitri in base ai dati del consorzio di tutela della Vernaccia di San Gimignano dai 730 ettari dichiarati. Un dato che registra un aumento di produzione di circa (+13% rispetto al 2020). L’anno scorso furono prodotti 36.188,72 ettolitri. Nel 2021 il totale di ettolitri immessi sul mercato è stato pari a 37.129.

I dati dell’andamento mensile dell’imbottigliamento nel 2021 sono stati ancora parzialmente influenzati dalla pandemia e dalle chiusure. Il dato finale di 4.950.553 di bottiglie registra una significativa ripresa a fronte delle 4.337.213 bottiglie di Vernaccia di San Gimignano immesse sul mercato nel 2020.

Un giro d’affari di 13 milioni di euro

Il giro di affari della denominazione si attesta sui 13 milioni di euro. La percentuale di Vernaccia di San Gimignano destinata all’export, pari a circa il 52%

Del 48% di Vernaccia è destinata al mercato italiano. Circa la metà viene venduta a San Gimignano, direttamente nelle aziende e nei locali del territorio. La dimostrazione di come i prodotti d’eccellenza del Made in Tuscany sono ambasciatori del territorio.

 

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