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Attrarre investimenti stranieri in Toscana, al via il nuovo bando per ricerca e sviluppo

In regione ci sono 3mila unità locali di multinazionali per oltre 80mila lavoratori. Tra il 2017 e il 2023 sono stati 157 i progetti specifici creati da aziende estere. Il punto nell’evento annuale di Invest in Tuscany il 17 gennaio a Firenze

Investimenti

La Toscana è una delle regioni europee di medie dimensioni più attrattive per gli investimenti dall’estero, con quasi 3000 unità locali di aziende multinazionali (il 6,2% del dato nazionale) per oltre 80mila lavoratori. Secondo fDI, pubblicazione specializzata collegata al Financial Times, oggi la strategia regionale è una delle più efficaci in Europa. Partendo da questi dati, la Regione  – tramite la Direzione competitività territoriale della Toscana e autorità di gestione di cui fa parte l’ufficio Invest in Tuscany – ha pronto per il prossimo triennio un bando specifico per l’attrazione di investimenti internazionali in ricerca e sviluppo.

“Il nuovo bando – spiega il presidente della Regione Eugenio Giani – punterà a far crescere gli investimenti esteri in Toscana a partire dalla ricerca, dall’istruzione, la formazione e l’alta formazione,  per attrarre capitali stranieri sviluppando competenze e valorizzando una rete altamente competitiva, che poggia le basi su centri di eccellenza, spin-off universitarie, startup innovative. L’attività farà leva anche sui protocolli d’intesa firmati fra Regione, Anci, Upi, Comuni capoluogo e Confindustria con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’attrazione, mappare le opportunità nel territorio, creare competenze e per favorire il radicamento delle imprese e la valorizzazione delle competenze degli addetti. Solo con uno sguardo attento ai territori sarà possibile adeguare l’offerta di professionalità disponibili nel mercato del lavoro alle necessità delle imprese”.

Per fare il punto su strategie e investimenti nell’attuale contesto economico, il 17 gennaio prossimo, è i programma l’Annual Meeting di Invest in Tuscany, nelle sale di Palazzo Borghese a Firenze. Sarà l’occasione per tirare le somme di un periodo segnato dalla crescita degli investimenti in Toscana:  tra il 2017 e il 2023, infatti, sul territorio sono stati realizzati 157 progetti greenfield  – ossia specifici – per un ammontare di spese in conto capitale che supera i 3 miliardi di dollari, generando più di 10mila nuovi posti di lavoro.

Tra i settori target per il prossimo triennio: la trasformazione alimentare di alta gamma, le scienze della vita (con focus Health e Biopharma), beni di lusso, automazione e robotica, tecnologia verde e blu e mobilità elettrica, carta e tessuti non tessuti, immobiliare, education. Tra i paesi target di provenienza degli investimenti esteri troviamo: Regno Unito, Spagna, Francia, Germania, Austria, Svizzera, Scandinavia, Benelux, Stati Uniti, Canada e Giappone.

La mattinata del 17 gennaio sarà, inoltre, dedicata ad un incontro a porte chiuse dell’Advisory Board di Invest in Tuscany, i cui componenti, guidati da Paolo Ruggeri, Coordinatore Commissione Multinazionali e Vicepresidente Nuovo Pignone – Baker Hughes, rappresentano alcune delle più rappresentative aziende straniere presenti sul territorio. Nel pomeriggio si susseguiranno interventi tecnici ed alcune tavole rotonde con i rappresentanti delle istituzioni , insieme ai referenti di alcune multinazionali con sede in Toscana. Pio Parma (Senior Consultant Area Scenari e Intelligence, The European House – Ambrosetti) presenterà inoltre il Rapporto 2024 della Community Toscana.

 

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