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Dai rifiuti organici al biogas: inaugurato il biodigestore di Montespertoli

Il nuovo impianto innovativo di Alia, nell’ex discarica di Casa Sartori, consente alla Toscana l’autosufficienza nella gestione dei rifiuti organici urbani

Il biodigestore di Montespertoli

È stato inaugurato oggi a Montespertoli il nuovo impianto Alia per il trattamento della frazione organica dei rifiuti, che comprende 4 biodigestori, due aree di smistamento e una nuova palazzina amministrativa, definito dai suoi ideatori il cuore verde della Toscana circolare e sostenibile.

L’impianto innovativo e green

Il nuovo digestore anaerobico per la produzione di biogas, sorto al posto dell’ex discarica di Casa Sartori, è un impianto altamente innovativo per trasformare la frazione organica dei rifiuti provenienti dalle raccolte differenziate in biometano, oltre che in compost, garantendo ad Alia ed alla Toscana l’autosufficienza nella gestione dei rifiuti organici urbani, integrandosi in un polo che si sostiene con energia autoprodotta e pannelli fotovoltaici.

Nonostante il maltempo centinaia di persone hanno visitato la nuova struttura: all’ainaugurazione di questa mattina erano presenti, insieme ai sindaci del territorio, ai rappresentanti della Città metropolitana di Firenze e ai vertici di Alia, anche il presidente della Regione Toscana e l’assessora regionale all’ambiente.
Il presidente ha ricordato che in queste ultime settimane sono iniziati gli abbattimenti dei due inceneritori di San Donnino a Firenze e Scarlino ed è stato inaugurato il biodigestore, segni evidenti e tangibili della transizione ecologica intrapresa dalla Toscana.

La transizione ecologica in Toscana

Soddisfazione per il risultato raggiunto anche da parte dell’amministrazione comunale di Montespertoli, dell’azienda Alia e dell’assessora regionale all’ambiente, che sta lavorando in maniera serrata per la realizzazione e la trasformazione degli impianti di trattamento rifiuti, così come previsto dal nuovo Piano Regionale dell’economia circolare.

L’assessora ha ricordato che la Toscana fino ad oggi esportava 160mila tonnellate di rifiuto organico e questo è l’unico tipo di rifiuto che veniva trattato fuori regione, ma grazie al nuovo biodigestore e ad un impianto che è in via di realizzazione a Peccioli questo non sarà più necessario e la Regione sarà autosufficiente: gli scarti verdi saranno trasformati in compost, riutilizzabile come fertilizzante dalle aziende, e in biometano. L’assessora ha infine sottolineato l’urgenza di avviare la transizione ecologica, facendo squadra e portando avanti modelli che fino a pochi anni fa potevano sembrare utopici.

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