Enogastronomia/

Birraio dell’anno, in finale vola la Brasseria della Fonte

La farm brewery di Pienza si trova all’interno di un complesso agrituristico dove luppolo e orzo sono prodotti “Made in Tuscany”

Il Birraio dell’anno

Da 15 anni è il concorso che elegge il Birraio dell’anno: al Tuscany Hall di Firenze dal 20 al 21 gennaio il movimento del luppolo si ritrova per presentare le nuove produzioni. Vengono premiati i birrai al top e le giovani promesse.

Il premio, di dimensione nazionale, coinvolge oltre 50 birrifici italiani. Un happening che vede protagonisti birrai, publican e appassionati: tutti insieme chiamati a celebrare la buona birra artigianale italiana.

Sabato 20 gennaio due sessioni (con orario 12-17 e 19-24) per l’assaggio senza limiti delle birre prodotte dai 20 birrifici candidati al premio Birraio dell’Anno e dei 3 produttori candidati al premio Birraio Emergente. Nel corner “Born to be Wild” in degustazione le birre wild e sour italiane.

Domenica 21 gennaio (con orario 12-20) nuovo appuntamento alle spine con una selezione di birre realizzate dai primi 50 birrifici secondo la classifica del premio Birraio dell’Anno e dai 3 birrai emergenti.

La Brasseria della Fonte a Pienza

Tra i 50 birrifici in lizza per la vittoria c’è la senese Brasseria della Fonte di Samuele Cesaroniacclamato – si legge nella presentazione del Birraio dell’anno- per le sue numerose interpretazioni del genere imperial stout affinate in botte, ma anche per birre diametralmente opposte, dall’anima session, sia di stampo inglese, come mild e bitter, che tedesche, come keller e pils. Senza dimenticare luppolate e farmhouse”.

Samuele Cesaroni di Brasseria della Fonte a Siena

La Brasseria della Fonte è una farm brewery con vista sulla campagna senese, si trova infatti a Pienza all’interno del complesso agrituristico La Fonte. “Le birre vengono brassate a partire dall’acqua della sorgente della Fonte, utilizzando orzo e luppoli coltivati all’interno della nostra azienda” si legge sul sito del birrificio. La Brasseria della Fonte arriva a Firenze con una taplist completa. Non mancheranno le anteprime per gli appassionati.

Tra i birrifici toscani in degustazione il Birrificio del Forte direttamente da Pietrasanta, Calibro 22 di Cavriglia e Cantina Errante di Barberino Tavarnelle. A dimostrazione di un movimento brassicolo sempre più competitivo e diffuso su tutto il territorio toscano. Non va dimenticata la presenza dei birrifici agricoli.

La festa di compleanno del Birrificio del Forte

Birrificio del Forte a Pietrasanta

Dal 2011, Birrificio del Forte produce a Pietrasanta. Titolare del marchio è Francesco Mancini; al suo fianco Carlo Franceschini e Andrea Rinaldi. L’impianto per la produzione di birre ha una capacità di circa 10 ettolitri. Circa 1000 il volume medio brassato annualmente.

Ricerchiamo, prima di tutto, equilibrio, eleganza e costanza qualitativa attraverso un’assidua cura del dettaglio. Coniugare artigianalità con evoluzione tecnologica e qualità costante nel tempo è una delle nostre maggiori sfide quotidiane” è il biglietto da visita delle Birre del Forte.

Per apprezzarle si possono provare la linea de “Le Fondamentali” disponibili tutto l’anno, la linea de “Le Celebrative”: quattro etichette in edizione limitata e quella de “Le Radici” un omaggio al mondo vitivinicolo italiano.

Calibro 22

Calibro 22 di Cavriglia

In prima linea contro l’astemio” è il motto di Calibro 22. Il birrificio produce a Cavriglia in località Santa Barbara e ha la taproom a Figline Valdarno. Insomma da una sponda all’altra del Valdarno il brewer Raimondo Malis e la compagna Elena Giannetti in taproom propongono birre prodotte con metodo artigianale, non pastorizzate e non filtrate.

Cantina Errante a Barberino Tavarnelle copia

Cantina Errante a Barberino Tavarnelle

Cantina Errante punta sulla fermentazione spontanea tra birre, sidri e ibridi. “Non usiamo sour pitch o inoculi di batteri/brett/lieviti selvaggi, perchè vogliamo che il nostro Intorno si manifesti in libertà, senza condizionamenti. E’ più rischioso, ma più bello” spiegano Stefano Botto fondatore e pure brewer insieme a Marco Benda e Matteo Voliani, anch’essi brewers.

A pochi minuti di distanza dalla cantina, a Colle di Val d’Elsa, si trova la birreria/taproom. Un piccolo locale dove poter assaporare 7 vie alla spina e le birre di Cantina Errante e non, oltre ad una selezione di whisky.

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