Attualità/

Concertone del Primo Maggio tra Gabbani, Baustelle e Piero Pelù

Gli auguri “controcorrente” di Stefano Massini e l’omaggio di Mr Rain alla dottoressa Barbara Capovani uccisa da un paziente

Piero Pelù sul palco del concertone del Primo Maggio

Baustelle, Gabbani e Pelù hanno acceso il palco del Concertone del Primo Maggio. La Maratona musicale condotta da Ambra e Biggio,p con oltre 50 artisti e 300mila persone, si è svolta a piazza San Giovanni a Roma sotto una pioggia battente.

Piero Pelù con Mattarella punk sulla maglietta ha proposto Musica libera il nuovo singolo con Alborosie, alternandolo tra due grandi classici del suo repertorio: Gigante presente qualche anno fa a Sanremo e la hit dei suoi Litfiba El Diablo.

Su con la testa per i nostri diritti, non vogliamo diventare migranti o cervelli in fuga come un mio amico che è dovuto scappare all’estero per poter lavorare e diventare una star mondiale” ha sottolineato l’ex Litfiba prima del reggae con Alborosieche parla di condivisione, amore e libertà“.

Musica libera ha lasciato spazio alla riflessione. “Ci sono sette milioni di precari in Italia, tre milioni di ragazzi che abbandonano lo studio. Che futuro vogliamo dare al nostro Paese? Voglio ricordare l’ex Ilva di Taranto, Portovesme in Sardegna e tutti quelli licenziati con un fax: la cosa sembra lontana ma riguarda tutti noi” ha gridato Pelù.

Piero Pelù con la maglietta di Mattarella in versione rock – © FB Piero Pelù

Il Mattarella punk di Pelù

Dal palco di San Giovanni e alla platea televisiva ha ricordato che “la Costituzione dice che il lavoro è un diritto che viene tutelato, ma ci piacerebbe che comparissero anche le parole sicurezza e lavoro. Il garante è Mattarella – ha aggiunto il rocker mostrando la maglietta – è rock, esorcizza tutto il male e ci unisce“. E ha concluso con El Diablo e l’invito: “Su la testa per i nostri diritti. Non dimentichiamo di farli rispettare sempre“.

Impegno&rock per i Baustelle

Impegno e rock’n’roll con i Baustelle, in queste settimane in tournée con il loro nuovo disco Elvis: sul palco del concertone del Primo Maggio le canzoni Contro il mondo e La guerra è finita hanno ben figurato prima della pausa per il Tg 3.

Il Namasté di Francesco Gabbani

Francesco Gabbani, ormai volto noto della tv dopo il successo di Ci vuole un fiore, ha calcato il palco sulle note delle sue hit: Estate, Volevamo solo essere felici, L’abitudine. Occidentali’s karma, canzone che gli valse la vittoria a Sanremo 2017 e stata accolta da un fragoroso Namasté dalla platea romana.

Mr Rain ricorda Barbara Capovani

Non sono mancati gli spazi dedicati alla riflessione. Mr Rain ha voluto tributare un omaggio a Barbara Capovani, la psichiatra uccisa nei giorni scorsi a Pisa da un paziente. La foto della dottoressa è comparsa sui maxischermi ai lati del palco mentre Mr. Rain prima di eseguire Fiori di Chernobyl ha aggiunto “L’anno scorso da questo palco ho parlato di salute mentale ma in un anno non è cambiato niente. Farsi aiutare è una scelta che fa paura e non tutti non se lo possono permettere. E non è giusto. La salute mentale è un nostro diritto. Siamo tutti Supereroi”.

Gli auguri di Stefano Massini

Stefano Massini, dopo la presenza alla Pergola con Bunker Kiev, ha augurato un Primo Maggio a modo suo. “A te che ogni volta ti dicono ‘tu che lavoro fai?’ e non sai che rispondere – ha spiegato nel suo monologo – A chi a fine mese non ci arriva. Buon primo maggio. A te che sei giovane e stai iniziando. Non puoi chiedere quando verrai pagato, perché verrai scartato. A chi lavora come un pazzo a chi invece non fa un cazzo. Buon Primo Maggio a te che porti le pizze ma hai studiato, a chi va al lavoro come si va in trincea, se sei giovane sei inesperto se a quarant’anni resti senza lavoro sei vecchio e se sei una donna nessuno assume una a rischio maternità e allora buon Primo Maggio che a forza di stare zitto ti sei fottuto fino all’ultimo minuto. Buon primo maggio a te che sul lavoro sei morto, schiacciato, bruciato travolto, avanti fino al prossimo funerale, fra tante parole in libertà. A te incravattato delinquente che giochi sulla gente“.

I più popolari su intoscana