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Da Livorno l’onda post-punk dei Weekend Martyr in tour in tutta Italia

Il nuovo disco del trio livornese “Gastrin” è stato registrato, prodotto e mixato da Marco Fasolo già nei Jennifer Gentle e I Hate My Village

Weekend Martyr

Si chiama “Gastrin” (un titolo che ricorda i succhi gastrici della digestione umana) il nuovo disco dei Weekend Martyr trio livornese formato da Elia Lazzerini alla batteria, Riccardo Prianti voce e chitarra, a cui si è unito Giulio Maria al basso.

La band nasce nel 2019 e già nel 2021 ha l’onore di partecipare al Rock Contest il concorso per band emergenti di Controradio.

La loro musica è un mix di post-punk e rock duro anni ’90. Il nuovo disco “Gastrin” è stato registrato, prodotto e mixato da Marco Fasolo (Jennifer Gentle, I Hate My Village), uscito con Gigia Booking e Cruel Records. 

Il primo singolo dell’album si intitola “Lighter” e viene accompagnato da un videoclip realizzato da Giacomo Laser e Giulia Del Piero.

Ecco la nostra intervista

Ciao ragazzi i Weekend Martyr nascono nel 2019, come vi siete conosciuti?

Elia: Io e Riccardo ci conosciamo e suoniamo insieme da tantissimo tempo. Abbiamo avuto vari progetti prima dei Weekend Martyr, una band che a sua volta ha avuto diverse formazioni. Poi poco dopo la registrazione dell’ultimo disco (Quello prima di Gastrin) abbiamo conosciuto Giulio che è venuto a suonare il basso per noi.

Riccardo: In realtà doveva entrare in corsa a metà disco perché eravamo in due. Ma inizialmente non lo volevamo perché siamo molto attaccati ai nostri spazi. Poi ci siamo conosciuti meglio e io gli ho proposto di unirsi a noi, prima di andare a Brescia a registrare il disco.

“Gastrin” è il vostro ultimo disco, ma chi è il bambino in copertina, toglietemi questa curiosità

È un nostro amico che ora vive in Giappone. Questa è una foto ritagliata manualmente da sua mamma che ha scattato questo primo piano e poi l’ha ritagliata e incollata sul cartoncino. Non è photoshop, è una foto fatta ad una foto. L’abbiamo scelta perché dava un’estetica abbastanza precisa, tra l’altro siamo in causa con Tyler The Creator che ci ha copiato, ci penseranno i nostri legali.

Nelle recensioni al vostro disco leggo spesso il termine “post-punk”, però vi dirò a me ricorda più il rock duro anni ’90 dei Fugazi per esempio

Secondo me è successo un po’ come per il fenomeno dell’ “Indie” che indicava un genere, ma in realtà è un termine nasceva per indicare semplicemente la musica indipendente. Ora con il post-punk è uguale, viene considerata una nuova corrente ma in realtà è tutto quello che c’è dopo il ’79. Per noi va bene tutto, ma forse il ‘genere’ può essere anche una gabbia, è difficile restarci dentro.

Per questo disco avete lavorato con il grandissimo Marco Fasolo, come lo avete contattato e conosciuto?

Su Facebook, gli abbiamo scritto in chat. Gli abbiamo mandato le demo e lui ha risposto subito. Mi ricorderò sempre che lui disse: “Mi piace questa attitudine filo-velvettiana” e ci siamo subito innamorati, è andato tutto per il meglio.

Nel 2021 avete partecipato al Rock Contest, come avete vissuto questa esperienza?

Fu l’edizione tutta online, a distanza, quindi non l’abbiamo vissuto appieno, eravamo in mezzo al Covid. Però siamo rimasti in ottimi rapporti con Controradio, è stata una bella esperienza, ma un po’ strana.

Venite da Livorno che è una città particolarmente vocava per la musica, che ha dato i natali a tanti musicisti. Però per la maggior parte si tratta di cantautori, penso a Bobo Rondelli, ma ci sono anche Giorgio Mannucci, Eugenio Sournia e altri. Voi invece vi distanziate nettamente da questa scena

Sembra brutto dirlo ma sì, non abbiamo grandi collaborazioni in casa. Abbiamo sempre fatto musica diversa, più da band. Il nostro manager ci dice che è il Premio Ciampi che detta legge sulla città.

Il tour dei Weekend Martyr

27 gennaio Circolo Dong, Macerata
3 febbraio Bang bang, Castelpusterlengo
17 febbraio Vox Club, Jesi
24 febbraio Ugly Records, Secret Show, Lucca
2 marzo Joe Koala, Osio Sopra
9 marzo Alberodonte, Rodengo Saiano
15 marzo Osteria ai Preti, Verona

Weekend Martyr, Gastrin
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