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“Drawing Everyday” il diario visivo di Stefano Chiassai in mostra al Mad Murate Art District

Dal 21 settembre al 12 novembre a Firenze un’esposizione che racconta il processo creativo di un artista che rielabora le vicende globali con toni ironici dal sapore popolare

“Drawing Everyday. Diario visivo di Stefano Chiassai” è il titolo del percorso espositivo presentato da MAD Murate Art District che propone una selezione di disegni inediti realizzati dall’artista tra il 2022 e il 2023, accompagnati da alcuni pezzi del biennio 2020-2021.

Si tratta di un’esposizione specificamente pensata e progettata per le sale Laura Orvieto, Ketty La Rocca e il Semiottagono del Complesso delle Murate.

Disegni, tessuti, pregiati arazzi e oggetti di design mettono in scena parole, geometrie, pattern, figure, riattivando una memoria collettiva e condivisa che racchiude i principali avvenimenti dal 2021 al 2023.

Chiassai rielabora le vicende globali, così come arrivano sulle nostre scrivanie e nelle nostre case attraverso i quotidiani, con toni ironici dal sapore popolare, che traducono la percezione collettiva della storia presente.

I miei disegni – un po’ per esorcizzare le tante cattive notizie che riempiono le pagine dei quotidiani – diventano personaggi fuori della realtà, fiori, piante, folletti, parole che parlano di vita, sogno, futuro, amore, fratellanza, diritti umani, in un’esplosione di colori che trasmette gioia e positività, come un inno a un mondo migliore

Le vicende più crude legate alla politica internazionale, alla guerra, a drammatiche urgenze ambientali o climatiche, lasciano talvolta spazio alla cronaca più alta (l’arresto di Matteo Messina Denaro così come la morte di Papa Benedetto XVI), fino a vicende legate a tutta la cittadinanza (l’arrivo della Primavera, le vittorie calcistiche) e personali, come il disegno dedicato all’amico Giovanni Bonotto.

Pensieri, frammenti di vita, riflessioni sospese tra il silenzio e l’inquietudine della quotidianità, sono raccolti in linee e colori vivaci che costruiscono un diario quotidiano di rispecchiamento.

Scritti e parole si insinuano nel testo visivo e creano un vocabolario della condivisione collettiva dei grandi avvenimenti: parole sensazionalistiche, emotive, grandiose che traducono la fibrillazione della notizia appena uscita, così come le chiacchiere da bar alla lettura dei quotidiani.

“Disegnare è sempre stata una mia grande passione e “disegnare ogni giorno” è un desiderio che ho scoperto nel periodo del lockdown, diventando una pratica abituale – spiega Stefano Chiassai – Da qui il titolo della mostra al MAD Murate Art District, che fa riferimento alla meticolosità attraverso cui quotidianamente per quattro ore, la mattina dalle 5 alle 9, mi dedico alla traduzione in disegni di notizie e avvenimenti che succedono nel mondo e che rapiscono la mia attenzione. La mia esperienza di stilista e la mia conoscenza delle tecniche di lavorazione dei tessuti mi ha portato a trasformare diversi disegni della mostra in arazzi, tappeti, oggetti di design, tessuti Jacquard che ho poi trasformato in capi di abbigliamento. I miei disegni – un po’ per esorcizzare le tante cattive notizie che riempiono le pagine dei quotidiani – diventano personaggi fuori della realtà, fiori, piante, folletti, parole che parlano di vita, sogno, futuro, amore, fratellanza, diritti umani, in un’esplosione di colori che trasmette gioia e positività, come un inno a un mondo migliore”.

I tre arazzi della manifattura Bonotto su disegno di Stefano Chiassai

In concomitanza con la mostra, verranno presentati al MAD tre arazzi appositamente realizzati a telaio jacquard dalla pregiata manifattura Bonotto su disegno di Stefano Chiassai.

I tre arazzi rappresentano tre diversi soggetti: la solidarietà con i drammi delle donne iraniane, rappresentate da Chiassai in manifestazione per i loro diritti, in un contrastato bianco e nero; il dramma della guerra in Ucraina, con i bombardamenti che da mesi affliggono la popolazione civile, in costante richiesta di aiuto; infine il vitalismo personale di Stefano Chiassai, che reagisce ai drammi della storia con una esplosione di energia, invitando il pubblico a non arrendersi e a mantenere uno sguardo da bambini.

Gli arazzi saranno presentati il 5 ottobre alle 17.30, con un talk tenuto da Stefano Chiassai, Perla Gianni (ADI) e Giovanni Bonotto (Manifattura Bonotto), dedicato al design e alla tecnica dell’arazzo, seguito dall’apertura della nuova sala espositiva.

La sala resterà aperta dal 5 all’8 ottobre dalle 14.30 alle 19.30. Domenica 8 solo su prenotazione alle ore 10:00 e alle ore 11:30.

“Nel 2022 MAD Murate Art District ha ospitato 59 diversi progetti di residenza, con il coinvolgimento di 253 artisti, di cui 183 artisti senior e 70 artisti in formazione, con +100% di programmi rispetto al 2021 – ha spiegato Valentina Gensini, direttrice artistica di MAD Murate Art District e curatrice della mostra – Il 2023 ha già visto nel primo semestre dati interessanti e ulteriormente in crescita, con 157 artisti di cui 56 artisti senior e 101 artisti in formazione, articolati in 28 diversi programmi di residenza. Le partnership con il territorio, vedono MAD proporre un nuovo modello di residenza diffusa, strutturata sul rapporto che gli artisti creano con la comunità cittadina, con attenzione ai target più diversi di pubblico, e allo stesso tempo con partnership internazionali di grande rilievo. Già con l’artista serba Ana Vujovic avevamo sperimentato una residenza in stretta relazione con alcune realtà produttive di eccellenza, come cartiere Rossi e Antico Setificio Fiorentino. Con Stefano Chiassai MAD torna ad aprirsi ad una interdisciplinarietà che contempla disegno, arazzi, design e la straordinaria collaborazione con la manifattura Bonotto.”

Valentina Gensini, Stefano Chiassai, Perla Gianni

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