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Fimer, la Greybull/McLaren Applied ha erogato la prima tranche da 5 milioni, Giani “Segnale concreto”

L’investimento complessivo per l’acquisizione di Fimer, l’azienda di Terranuova Bracciolini (Arezzo) specializzata in prodotti per fotovoltaico che occupa circa trecento dipendenti è di 50 milioni di euro

Fimer, Terranuova Bracciolini

Greybull/McLaren Applied ha erogato la prima tranche di 5 milioni di euro nell’ambito dell’investimento complessivo di 50 milioni di euro per l’acquisizione di Fimer, l’azienda di Terranuova Bracciolini (Arezzo) specializzata in prodotti per fotovoltaico che occupa circa trecento dipendenti.

“L’operazione – si legge nella nota diffusa dal fondo inglese – è conforme ai termini stabiliti dal Tribunale di Milano, che il 24 agosto ha approvato la richiesta di iniezione urgente di nuova finanza presentata da Fimer”.

Dopo l’erogazione Greybull/McLaren Applied ha assunto immediatamente il controllo del cda, condizione alla base dell’accordo con la proprietà di alcune settimane fa e previe dimissioni del vecchio cda, e acquisirà il 100% di Fimer nell’ambito del processo concordatario.

Ulteriori capitali saranno investiti secondo le necessità e in linea all’approvazione del Tribunale di Milano.

“Fimer ha ora accesso a risorse finanziari importanti, a un nuovo cda e, prossimamente, a un nuovo azionista industriale” ha dichiarato Marc Meyohas, managing partner di Greybull Capital, che ha ringraziato i dipendenti di Fimer “che sono stati tenaci nel corso delle turbolenze degli ultimi due anni”. Marc Meyohas ha ribadito l’intenzione di far tornare Fimer leader mondiale nel suo settore di produzione legato al fotovoltaico.

Il presidente della Regione Toscana Giani: “Un primo passo avanti”

“Un primo passo avanti che va registrato, un segnale concreto di discontinuità, anche attraverso la prefigurazione di una nuova governance aziendale”. Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani ha commenta la notizia del versamento di 5 milioni di euro per l’acquisizione di Fimer.

“Naturalmente – ha proseguito continueremo a seguire l’evolversi della situazione, come stiamo facendo da due anni, lavorando insieme al sindaco di Terranuova Bracciolini, Sergio Chienni, e ai sindacati. E siamo pronti ad avviare con la ‘nuova’ Fimer un confronto sulle prospettive industriali, anche in sede istituzionale”.

“Sono novità di rilievo – ha sottolineato il consigliere per il lavoro del presidente della Regione, Valerio Fabiani -, non devono però venire meno l’impegno e l’attenzione per arrivare in fondo a questa complessa vicenda, ponendo fine ad una lunga situazione di crisi in cui è stata fatta colpevolmente precipitare un’azienda importante come Fimer, di fronte alla quale decisivi sono stati i sacrifici e la lotta dei lavoratori. L’obiettivo che istituzioni, sindacati e lavoratori continuano a perseguire insieme – conclude – rimane quello di garantire il futuro di un’azienda che ha tutte le potenzialità per svolgere un ruolo fondamentale nel suo settore produttivo, rafforzando la sua presenza sul territorio”.

I sindacati: “Tappa importante sul rilancio, ma siamo cauti”

“Una tappa importante che va nel percorso che porti all’uscita dalla crisi e ad un rilancio dell’azienda, che va nella direzione di quanto richiesto e prefissato dal Tribunale di Milano”. Così, in una nota congiunta, i sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, insieme alla Rsu della Fimer, commentano l’ufficializzazione del versamento della prima tranche del finanziamento da cinque milioni parte di Greybull Capital/McLaren Applied, annunciata venerdì 8 insieme al cambio di governance.

“Tuttavia – aggiungono – non sfugge che la strada da fare è ancora lunga, e che non sia sgombra da ostacoli”. I sindacati sottolineano che, insieme a Regione Toscana e sindaco, continueranno a vigilare sui prossimi passaggi.

Secondo le organizzazioni sindacali, “fondamentale e prioritario sarà avviare in tempi rapidi una fase di confronto con il nuovo cda e con i nuovi investitori, in sede aziendale e nelle sedi istituzionali preposte, in merito al piano industriale e al piano concordatario, oltre ad approfondire modalità e tempistiche delle ulteriori tranche di immissione di capitale”.

Per i sindacati, “abituati a continui colpi di scena” nella vertenza, “la cautela rimane d’obbligo”. Tuttavia, concludono, “l’auspicio è che si possa finalmente aprire un capitolo nuovo di questa vicenda, che affligge da ormai troppo tempo i lavoratori, le loro famiglie, l’intero ceto creditorio composto da tante aziende dell’indotto, con altri lavoratori e famiglie vittime di questa vicenda”.

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