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Food, Cook incorona Eleonora Riso tra le donne del cibo 2024

Presente nella classifica del mensile di Corsera insieme alle imprenditrici attive in Toscana: Elisabetta e Alessandra Allegrini e Marie-Louise Sciò

Eleonora Riso, vincitrice di MasterChef davanti al Cibrèo - © FB Cibrèo

Wif 2024: le donne dell’anno secondo Cook, il mensile di cucina del Corriere della Sera. Tra quindici ritratti di donne del food tra chef, food writer, imprenditrici, vignaiole, manager spicca il nome di Eleonora Riso, vincitrice di Masterchef. La concorrente toscana si trova in ottima compagnia con le imprenditrici Elisabetta e Alessandra Allegrini e Marie-Louise Sciò.

“Quindici scelte di vita che hanno reso altrettante donne libere e fiere, soprattutto quando si è trattato di andare controcorrente: ecco chi sono le donne dell’anno nel mondo del cibo, del vino e dell’ospitalità secondo la redazione di Cook” così vengono presentate le prescelte.

La vincitrice di Masterchef Eleonora Riso

Creativa, amante di cinema, arte, letteratura e musica. Sogno nel cassetto: trasferirsi in campagna per coltivare la terra, allevare animali, accogliere le persone in una country house con camere e ristorante” così Cook descrive Eleonora Riso, 27 anni, vincitrice dell’ultima edizione di MasterChef Italia.

Nata e cresciuta in provincia di Livorno, si è mostra per com’è nella sua fragilità e ha conquistato il cuore dei telespettatori. Cameriera al Cibrèo a Firenze, “ha raccontato senza filtri la sua vita passando attraverso i momenti più difficili, come i disturbi alimentari” scrive ancora Cook sottolineando che alla fine ha trovato la sua strada. “Oggi sono felice, ma non sono impermeabile. Sono una persona timida, diciamo “una disagiata”” sottolinea Eleonora. Secondo il giudice Bruno Barbieri è “un cavallo di razza con un guizzo di follia unico”.

Un primo piano di Elisabetta e Alessandra Allegrini

Elisabetta e Alessandra Allegrini

Di Elisabetta e Alessandra Allegrini Cook scrive: “Madre e figlia, grazie al vino, hanno dato una netta virata alle proprie esistenze e oggi sono a capo di due delle aziende più interessanti di Montalcino. Elisabetta, classe 1955, appassionata di storia, arte e archeologia lavora come produttrice cinematografica con Luca Barbareschi fino al suo 40esimo compleanno. Ma il suo cuore è altrove, il suo sogno è dedicarsi alla terra e decide di farlo incominciando dal vino. Nel 1998 acquista Caparzo, nel 2002 acquista Altesino. Ceo dell’azienda è la figlia Alessandra che — destino di famiglia — approda nel mondo del vino dopo una formazione del tutto differente. Ingegnere aerospaziale del team di progettazione del Boeing 787-10, è anche una velista professionista. Applica i suoi studi a una pratica agricola sostenibile, evitando il ricorso alla chimica e puntando tutto sulla tecnologia”.

Marie-Louise Sciò con il padre

Marie-Louise Sciò e il gruppo Pellicano Hotels

È una vera creatrice di gusto” la descrive così Forbes. “Nata a Londra, cresciuta a Roma, diplomata nel 2000 alla Rhode Island School of Design, Marie-Louise Sciò è stata determinante nell’evoluzione del gruppo alberghiero Pellicano Hotels. Inizia la carriera nello studio dell’architetto newyorkese Costas Kondillis, per poi tornare in Italia e approdare dal maestro italiano degli interni Massimo Zompa” l’identikit di Marie-Louise Sciò per il mensile Cook.

Vengono ricordate le iniziative portate avanti con il padre Roberto Sciò: ristrutturazione delle suites del Pellicano, oltre a curare e promuoverne l’immagine. “Oggi dirige il gruppo, che comprende La Posta Vecchia Hotel, residenza a nord di Roma una volta appartenuta al collezionista d’arte Jean Paul Getty, e il Mezzatorre Hotel & Thermal Spa di Ischia. È ideatrice di Issimo, piattaforma online dedicata all’eccellenza del Made in Italy” conclude Cook.

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