Una scultura luminosa alta tre metri e mezzo con il volto di Dante: è l’omaggio di Marco Lodola, per i 60 anni del Museo Casa di Dante di Firenze. Si chiama “Luminosamente” ed è costruita con fili luminosi e oltre mille i punti luce che si intrecciano e disegnano il profilo del Sommo Poeta.
L’opera è stata inaugurata alla presenza della presidente del Museo Cristina Manetti e di Tullia Carlino coordinatrice del Museo insieme ad Angela Spinella e apre ufficialmente le celebrazioni per i 60 anni dalla fondazione. La scultura è stata svelata all’interno della sala 8 “La città di Dante” e dà il via all’inizio di un anno di eventi e riflessioni.

“Accogliere un’opera di Lodola è un privilegio – ha detto la presidente Manetti – Il suo linguaggio contemporaneo, fatto di luce ed energia, dialoga perfettamente con la figura di Dante, rendendola accessibile, viva, presente. È il modo migliore per iniziare questo anniversario, che vogliamo celebrare con sguardo aperto e spirito creativo”.
Per Marco Lodola si tratta di un ritorno nella città dove ha studiato e che ama ancora. Un suo autoritratto è nel Corridoio Vasariano un’altra sua è stata realizzata per la Fondazione Bocelli. “Firenze è bellezza allo stato puro”, ha detto. “Torno con un Dante luminoso, che porto con me da tempo: nel 2021, in occasione dei 700 anni dalla morte, realizzai per Mondadori una grande installazione in facciata dedicata a lui. Questo volto è diventato per me familiare, parte del mio lavoro e del mio immaginario”.
“Luminosamente è un’opera che parla a tutti, adulti e bambini, studiosi e turisti – ha aggiunto Tullia Carlino, responsabile attività museali ed eventi – È una nuova soglia d’ingresso, un invito a scoprire Dante attraverso la luce dell’arte contemporanea. E non è solo un omaggio: è una chiamata a sentire il poeta vicino, presente, attuale”.
