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Il Florence Queer Festival si apre con l’anteprima della miniserie di Xavier Dolan

Dal 18 al 22 ottobre al cinema La Compagnia di Firenze una selezione di lungometraggi e cortometraggi internazionali, incontri e masterclass con ospiti: Bill Oliver, Carmen Giardina, Massimiliano Palmese e Marta Bencich, artisti come Annagaia Marchioro, Lorenzo Balducci e Immanuel Casto

The Night Logan Woke Up

Torna dal 18 al 22 ottobre il Florence Queer Festival 2023, il festival dedicato  alle culture queer e in particolare al cinema.

Nell’edizione 2023 del Florence Queer Festival, come hanno spiegato i direttori artistici Barbara Caponi e Giacomo Brotto, le tematiche che più ricorrono sono il concetto di famiglia, i rifugiati a seguito della guerra in Ucraina, la ricerca della propria identità, l’autodeterminazione dei corpi, le vite non binary e transgender, la gioia di vivere la sessualità in modo libero ed esplicito. 

Sono in arrivo al cinema La Compagnia di Firenze una selezione di lungometraggi e cortometraggi internazionali, incontri e masterclass con cineasti quali Bill Oliver, Carmen Giardina, Massimiliano Palmese e Marta Bencich, artisti come Annagaia Marchioro, Lorenzo Balducci e Frad e ospiti imperdibili come Immanuel Casto, mattatore per l’intera giornata di domenica 22 ottobre di un evento ludico e interattivo.

I legami di famiglia attraversano in modo intersezionale tutta la ventunesima edizione e sono tre gli eventi speciali: l’anteprima italiana della miniserie scritta e diretta da Xavier Dolan The Night Logan Woke Up (21 ottobre, ore 21.15, primi due episodi) e gli incontri legati al film Our Son, che sarà presentato dal regista Bill Oliver (18 ottobre, al termine dell’inaugurazione) accompagnato dallo sceneggiatore Peter Nickovitz, il quale sarà protagonista di una masterclass gratuita (19 ottobre, ore 14.30). A Peter Nickovitz e al protagonista di Our Son Billy Porter verrà assegnato inoltre il premio Best Storyteller Award, realizzato da Opera Lènta.

Il festival sarà inaugurato da un omaggio a Michela Murgia e altri momenti saranno dedicati a personalità che come lei hanno lasciato a vario titolo un segno indelebile nella comunità lgbtqia+: Luki Massa, Dario Bellezza, Rita De Santis.

Motivo d’orgoglio per il festival è la sezione dedicata ai cortometraggi queer di animazione, composta di dodici brevi opere presentate in anteprima nazionale. Queer Animation è ad oggi unica nel panorama dei festival LGBTQIA+ italiani e adotta una prospettiva multiculturale e intersezionale con un focus specifico su politica, storie personali, micro-labels e identità marginalizzate. Curata da Giacomo Guccinelli, è ideata in collaborazione con The Sign Comics & Arts Academy.

Venerdì 20 ottobre un’intera serata sarà poi dedicata alla pornografia d’autore, in collaborazione con Erika Lust Films e IWONDERFULL. Saranno proiettati New Kings on the Block di Erika Lust e Pornomelancolía di Manuel Abramovich.

Tra i focus dedicati a film iconici si segnalano quello attorno al film da record Barbie di Greta Gerwig, a cura di CinematograFica, e quello dedicato ai dieci anni di La Vie di Adèle di Abdellatif Kechiche, moderato dalla giornalista Chiara Zanini insieme a Ireos.

Florence Queer Festival sarà presente anche nelle scuole fiorentine con un incontro di educazione alle differenze a cura di Ireos Scuola e Lanterne Magiche (matinée giovedì 19 ottobre).

La vita di Adele

Alcune proiezioni e attività del programma Queer Extra saranno introdotte insieme a importanti realtà attive in città con le quali è stata instaurata una proficua collaborazione, quali CinematograFica, Controradio (trasmissione Critico per un giorno), Writing Monkeys, New York University Florence, Spazio Co-Stanza, Famiglie Arcobaleno.

Prosegue inoltre la collaborazione con IED – Istituto Europeo di Design di Firenze, dalla quale, grazie alla creatività e visione delle studentesse Chiara Messina e Daniela Bordin, nasce l’immagine-simbolo di questa edizione.

Il loro progetto è stato scelto per la sua semplicità, la sua efficacia, l’immediatezza e le molteplici e significative sfaccettature evocate dal concept: “il nastro di una pellicola, il nastro che unisce, ma anche un nastro che scorre, che rilascia e che libera le nostre storie, le nostre esperienze, le nostre identità, un flusso continuo e costante che si rinnova, senza sosta e senza limiti”.

La manifestazione rientra nell’ambito della nuova 50 Giorni di Cinema a Firenze, parte del Progetto Triennale Cinema sostenuto dal Ministero del Turismo, dalle istituzioni locali e realizzato grazie al Protocollo d’Intesa tra Comune di Firenze, Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana, Fondazione CR Firenze, Camera di Commercio di Firenze, con il sostegno di Publiacqua e la collaborazione dell’Assessorato alle PO del comune di Firenze.

Immanuel Casto – © https://www.facebook.com/CastoImmanuel

Informazioni sull’evento:

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