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© Gianluca Testa

Ambiente /

Il mestiere di domani ha radici lontane: il Premio Paesaggio al corso di formazione per artigiani dei muri a secco

La premiazione del riconoscimento assegnato dall’Osservatorio del Paesaggio della Toscana si è tenuta oggi a Palazzo Vecchio, nell’ambito della conferenza internazionale “Cultivating Continuity of European Landscape”

 

 

 

Recuperare un mestiere del passato per creare una nuova professionalità e al contempo tutelare quello che per il nostro Paese rappresenta una delle risorse più preziose: il paesaggio. È questo l’obiettivo di “Antichi mestieri: corso di formazione per selciatori e costruttori di muretti a secco”, sviluppato da Rosaria Fasciana e giudicato come il più meritevole tra i progetti in corsa per il Premio Paesaggio 2019, riconoscimento conferito dall’Osservatorio del Paesaggio della Toscana, presieduto dal professor Mauro Agnoletti.

La premiazione dei primi tre classificati si è tenuta oggi a Palazzo Vecchio, nell’ambito di “Cultivating Continuity of European Landscape”, iniziativa organizzata da Regione Toscana, Comune di Firenze, UNISCAPE e AICS per celebrare i 20 anni dalla ratifica della Convenzione Europea del Paesaggio.

Venti anni fa tre regioni europee siglavano la Convenzione europea del paesaggio, oggi 32 paesi l’hanno ratificata. Allora la tutela del paesaggio era un’idea, oggi è tradotta in leggi e progetti concreti – ha spiegato il presidente dell’Osservatorio del Paesaggio della Toscana, Mauro Agnolettici attendono sfide climatiche ambientali importanti. Come dimostrano recenti studi sulla correlazione tra territorio e diffusione del Covid-19, la pianificazione che discende dalla convenzione ha anche funzione di rispondere alle esigenze derivanti dalla pandemia in corso“.

Secondo in classifica, dietro al corso di formazione per artigiani dei muri a secco nelle Alpi Apuane, si colloca il progetto integrato per il paesaggio di Monti Rognosi e Valle del Sovara, sviluppato da Daniela Cinti e Gerardo Guadagni per valorizzare il territorio come comunità e fattore di attrazione per un turismo sostenibile. Terzo classificato Firenze Greenway, progetto elaborato da Mariachiara Pozzana, che punta su giardini storici e verde cittadino come itinerario turistico alternativo.

60 accademici da tutta Europa coinvolti nella conferenza

Alla conferenza di oggi sono stati coinvolti oltre 60 accademici da tutta Europa, oltre al sindaco di Firenze Dario Nardella, il rettore dell’Università degli Studi di Firenze Luigi Dei e il Sottosegretario di Stato per il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Roberto Morassut, che ha sottolineato chela grande sfida per il Paese è il superamento dell’idea della pianificazione urbanistica come utilizzo del territorio per allargare perimetro della città. L’Italia è simbolo di un’idea di paesaggio e può guidare l’Europa in questa sfida.”

La Convenzione Europea del Paesaggio fu sottoscritta proprio nel Salone dei Cinquecento nel 2000. A venti anni da quello storico momento, Palazzo Vecchio è tornato ad ospitare esperti internazionali, autorità e stakeholders per discutere di tematiche quali la governance, la tutela del patrimonio forestale e agricolo a livello internazionale, gli orizzonti futuri, anche in conseguenza della pandemia dovuto al Covid -19 che ha messo in evidenza i rapporti fra il virus e modello di sviluppo territoriale.

Oggi c’è molta più consapevolezza del valore del paesaggio per la nostra società – ha dichiarato il sindaco di Firenze, Dario Nardellala costituzione italiana è la prima al mondo che afferma la tutela del paesaggio. Dalla qualità del paesaggio si misura la qualità delle politiche economiche e sociali. Stiamo gettando le basi di una battaglia epocale che cambierà la vita a centinaia di migliaia di persone. Sono felice che oggi a distanza di 20 anni si affronti qui il tema del cambiamento climatico e tutela del paesaggio e che maturi sempre più la consapevolezza che le città siano il campo dove questa battaglia si combatte e si può vincere“.

I tre progetti sul podio del Premio Paesaggio

Vince il Premio Paesaggio “Antichi Mestieri”, il percorso di recupero delle tecniche di costruzione e manutenzione a secco, reso problematico dalla quasi totale scomparsa di artigiani competenti. Il progetto è stato avviato nell’alta Toscana, nelle province di Massa Carrara e Lucca, la zona delle Alpi Apuane, due architetti: Anna Della Tommasina, esperta in restauro dei beni culturali, e Sauro Quadrelli, presidente del Cai sezione di Massa.

Hanno individuato l’esperto maestro artigiano Massimo Gianfranceschi e da lì l’idea ha preso vita, fino a culminare in un inedito percorso di formazione. Finanziato dall’associazione datoriale Cifa Italia, dal fondo interprofessionale Fonarcom e da IterEgo, e patrocinato dal CAI sezione di Massa, nel settembre 2019, si è tenuto il primo corso gratuito per la formazione di artigiani dei muri a secco in località di Resceto, Massa.

Grazie all’impegno di architetti, associazioni e maestri artigiani, il progetto ha contribuito al rafforzamento della sensibilità pubblica per i valori paesaggistici del territorio toscano.

Secondo classificato al Premio Paesaggio è il progetto di Daniela Cinti di valorizzazione delle risorse naturali e sviluppo di un turismo sostenibile nei Monti Rognosi e Valle del Sovara.

Uno studio condotto dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, e finanziato dall’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana e dalla Regione Toscana, ha consentito di individuare numerose risorse culturali e ambientali, inaccessibili e dimenticate. Gli interventi attuati hanno recuperato ambiti paesaggistici e complessi architettonici abbandonati, creando una rete di risorse di grande pregio, attraendo visitatori interessati a un turismo rurale sostenibile e a una percorribilità lenta.

Tra il 2008 e il 2018, il recupero dei complessi architettonici del Demanio Regionale e dei terreni incolti contigui ha consentito di costruire un sistema montano interconnesso e fruibile. Grazie alla Cooperativa agricola Montemercole, a Toscana d’Appennino Società Cooperativa e a Fattoria La Tosca società agricola, inoltre, è stato possibile convertire le aree recuperate in fattoria didattiche, centri equestri, agro-ristoranti, strutture per l’ospitalità o la vendita di prodotti a km 0 e centri visite della Riserva Naturale.

Infine terzo classificato al Premio Paesaggio è il progetto Greenway Firenze di Maria Chiara Pozzana, che punt a realizzare una grande “greenway” storica, unica al mondo per bellezza e vastità di natura, paesaggi e arte.

La greenway – il percorso verde dell’Oltrarno – esiste già, l’obbiettivo del progetto è di renderla percorribile e fruibile, attraverso una segnaletica mirata e interventi di restauro-manutenzione, dei percorsi e dei manufatti. Da Porta Romana a piazza Poggi, il percorso della greenway diventa un’alternativa all’offerta turistica tradizionale, che si svolge ‘di qua d’Arno’.

Oltre ai giardini interessati dal percorso, sarà possibile vistare il museo Bardini, la villa Bardini con le sue esposizioni e numerosi altri manufatti, cosi come la gipsoteca dell’Istituto d’Arte e il futuro museo delle Pagliere. L’itinerario mira a comprendere anche la villa di Poggio Imperiale con i suoi giardini e le sue sale. Dal giardino Bardini al Forte di Belvedere, ai giardini del Bobolino e, attraverso i belvederi che si affacciano su Firenze lungo il viale dei colli, si arriva al piazzale Michelangelo, per poi scendere verso la città. Camminare attraverso secoli di storia è un’esperienza unica, un modo nuovo per vedere la città e, al tempo stesso, riappropriarsi della natura: vivere il sogno di una “città-campagna” e il desiderio di ritorno alla natura.

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