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La Firenze del Quattrocento e il viaggio in Terra Santa: il “Codice Rustici” in mostra in Regione

Dal 16 settembre, in Palazzo Strozzi Sacrati in piazza Duomo, una preziosa occasione per conoscere da vicino il manoscritto che descrive una città in pieno fervore rinascimentale

Da venerdì 16 settembre il “Codice Rustici”, concesso dalla Biblioteca del Seminario Arcivescovile Maggiore di Firenze, potrà essere visibile nella Sala delle Esposizioni di Palazzo Strozzi Sacrati in piazza Duomo, sede della presidenza della Regione Toscana. Il prezioso documento è punto di riferimento essenziale per gli studi sulla Firenze del Rinascimento.

Cosa è il “Codice Rustici”

Il “Codice Rustici” è un manoscritto redatto e illustrato nella prima metà del Quattrocento dall’orafo Marco di Bartolomeo Rustici, che racconta il suo viaggio a Gerusalemme per visitare il Santo Sepolcro e ne restituisce un resoconto dettagliato.

Una mostra ideata e voluta dal presidente della Regione un anno fa e curata da Elena Gurrieri e Cristina Acidini, che, attraverso un percorso ad hoc, portano ad ammirare l’opera originale e offrono una grande occasione per far conoscere al pubblico quest’opera che rappresenta uno dei manoscritti più preziosi al mondo.

Tre libri che raccontano anche una inedita Firenze

Rustici descrive i percorsi, le rotte, le cose viste e le esperienze fatte in Terra Santa. Un’andata e ritorno da e per Firenze che celebra questa città, luogo che il manoscritto ci fa conoscere anche attraverso le splendide illustrazioni che restituiscono una città nella piena fioritura culturale e architettonica tra i mercanti-banchieri e gli umanisti, i grandi teologi e i grandi artisti.

ll “Codice Rustici” è articolato in tre sezioni o libri. Il primo libro comprende 169 capitoli: qui sono rappresentati i numerosi edifici soprattutto religiosi, ma anche civili presenti nella Firenze della prima metà del Quattrocento.

Il secondo libro comprende 63 capitoli in cui compare la parte del viaggio che appartiene alla Cristianità: da Firenze a Porto Pisano a Genova, attraversando la penisola italiana e costeggiando poi la Grecia, si giunge sino all’Egeo e a Cipro.

Il terzo libro contiene 73 capitoli in cui si tratta delle principali tappe del viaggio: da Famagosta, ultima città dei Cristiani, il percorso per mare procede verso l’Africa fino all’Egitto. Dal Cairo quindi, comincia l’itinerario per via di terra verso il Monte Sinai e il Monastero di Santa Caterina fino a raggiungere Gerusalemme, da dove il viaggio prosegue attraverso la Samaria e la Galilea fino a Beiruth e Damasco. L’opera si conclude con l’elogio di Firenze.

Realizzato da un maestro orafo che mette a valore la sua perizia tecnica, il manoscritto è anche un trattato per immagini di architettura fiorentina scritto con il fine di illustrare i luoghi toccati dal pellegrino che partito dalla sua Firenze – in quel momento capitale assoluta di nuova progettazione architettonica rinascimentale che affianca nel tessuto urbano le preziose emergenze medioevali – raggiunge la Terra Santa e Santo Sepolcro a Gerusalemme.

E si scopre che Firenze a metà Quattrocento era costellata non solo da edifici religiosi e civili, tutti siti storici di grande importanza, ma anche da molti ospedali e strutture dell’accoglienza: la Misericordia e il Bigallo, in antico l’Orbatello, San Jacopo in campo Corbolini e i Buonuomini di San Martino, poi Santa Maria Nuova e Sant’Egidio.

Quando visitare la mostra

La mostra è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 16.30; il sabato dalle 10 alle 12.30. È visitabile solo su prenotazione, inviando una email a mostresacratistrozzi@regione.toscana.it o telefonando dalle 9 alle 13 al numero 055 4385616.

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