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La Toscana regione capofila del Segretariato internazionale Foreste Modello per il 2024-2028

L’iniziativa delle Foreste Modello partita dal governo del Canada, che detiene la Segreteria Internazionale, si articola in 5 Segreterie Regionali: in Sud America, nel Sud est asiatico, Africa, Paesi Baltici e Paesi del Mediterraneo di cui capofila è la Toscana

Le Foreste Casentinesi

La Regione Toscana svolgerà per altri cinque anni il ruolo di capofila del Segretariato internazionale delle Foreste Modello.

Lo ha stabilito la delibera di giunta appena approvata che, raccogliendo l’invito del governo canadese, ha accettato il rinnovo della carica.

Il rinnovo è stato suscitato proprio dall’esperienza positiva che in questi anni ha svolto la Toscana e che ha spinto il Governo canadese a chiederle di proseguire la sua attività per altri cinque anni (periodo 2024-2028).

Nel mondo sono 60 le Foreste Modello che interessano circa 100 milioni di ettari in 30 stati diversi e formano tra loro la Rete Internazionale.

Si tratta di partnership tra soggetti privati e pubblici che hanno come obiettivo comune l’uso sostenibile delle foreste e dei paesaggi forestali.

La Foresta Modello promuove la gestione sostenibile delle risorse naturali attraverso un approccio partecipativo sulle questioni paesaggistiche, ambientali e socio-economiche per agire localmente pensando globalmente.

L’iniziativa delle Foreste Modello partita dal governo del Canada, che detiene la Segreteria Internazionale, si articola in 5 Segreterie Regionali: in Sud America, nel Sud est asiatico, Africa, Paesi Baltici e Paesi del Mediterraneo.

Proprio per quest’ultima area, Regione Toscana, che aderisce alla Rete attraverso la Foresta Modello delle Montagne Fiorentine fin dal 2009, ha assunto, a partire dal 2019, il ruolo di capofila del Segretariato per il quinquennio 2019-2024 adesso rinnovato.

“Si tratta di un ruolo importante – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare e alle foreste Stefania Saccardi – innanzitutto nei confronti dei 13 paesi che aderiscono alla Rete Mediterranea, ma anche l’assunzione di una responsabilità nel portare avanti i diversi progetti avviati, sia con la Comunità Europea che con altre istituzioni internazionali come la FAO, per puntare l’attenzione sui temi e le sfide che i territori rurali e forestali si trovano ad affrontare nell’urgenza dettata dalla crisi climatica e dal continuo spopolamento, dalla mancata gestione e valorizzazione del patrimonio forestale ai rischi connessi a questa mancata gestione”.

Nel recente incontro svolto a Roma presso il Ministero dell’agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, il Governo Canadese ha rinnovato l’impegno a sostenere l’approccio della Foresta Modello, come best practice dell’applicazione dei principi adottati di sostenibilità, partnership e paesaggio. La diffusione di questo modello segna un momento importante del dialogo internazionale, nazionale, interregionale e locale sul tema delle foreste e del benessere delle comunità che le ospitano

“Siamo convinti – ha concluso Saccardi – per questo che la Foresta Modello rappresenti uno strumento utilissimo per le Comunità per attivare un’inversione dei trend economici e sociali negativi, salvaguardando e valorizzando, al tempo stesso, il grande patrimonio ambientale delle foreste, non solo nella nostra regione, ma per tutte le Comunità rurali e non solo nel Mediterraneo”.

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