sfoglia la gallery
© Nicola Neri

Cultura /

“Le più belle e strane invenzioni del mondo” a Firenze una mostra celebra Giovanni Stradano

Fino al 18 febbraio 2024 l’esposizione racconta la vicenda artistica del ritrattista, paesaggista e disegnatore che aiutò Giorgio Vasari nella decorazione delle stanze di Palazzo Vecchio

In occasione dei 500 anni dalla sua nascita Firenze dedica per la prima volta al pittore fiammingo Giovanni Stradano una mostra a Palazzo Vecchio.

“Giovanni Stradano a Firenze 1523-2023. Le più belle e strane invenzioni del mondo” è il titolo della mostra che prende vita al Museo di Palazzo Vecchio fino al 18 febbraio 2024 per celebrare questo straordinario artista.

Stradano fu il principale e più versatile collaboratore di Giorgio Vasari nella decorazione di Palazzo Vecchio. Qui fu impegnato per molti anni nella decorazione delle stanze nuove – fra cui gli appartamenti dedicati agli Dei terrestri, ovvero i Medici, le stanze di Eleonora di Toledo, lo Studiolo di Francesco I – e della Sala grande, nota come Salone dei Cinquecento, contribuendo a un’opera ricca e complessa con la sua personale cifra stilistica.

Ritrattista, paesaggista e soprattutto disegnatore originale, Stradano fu anche Accademico del Disegno sin dalla fondazione della prestigiosa istituzione voluta da Cosimo I de’ Medici nel 1563.

Giorgio Vasari, secondo il quale Stradano ebbe “buon disegno, bonissimi capricci, molta invenzione e buon modo di colorire”, si affidò a lui per molte opere tra cui l’originale dipinto per la Battaglia di Scannagallo, emblema della vittoria di Firenze su Siena, e i celebri arazzi delle Cacce, destinati alla villa di Poggio a Caiano.

“Una mostra che vuole riconnettere la cittadinanza con il proprio patrimonio culturale attraverso gli eventi e i personaggi della storia fiorentina – ha detto la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini -, accendendo i riflettori su Giovanni Stradano e sull’importanza di questo artista per la nostra città e per Palazzo Vecchio. Un’occasione per scoprire da vicino uno degli artefici della grandiosità del palazzo, in un suggestivo e innovativo confronto tra disegni e opere, su cui si fonda la chiave di lettura della mostra. Una monografica che si inserisce nel progetto di valorizzazione delle ricorrenze e dei centenari portato avanti dall’Ufficio Firenze Patrimonio mondiale e rapporti con Unesco come elemento di identità e al tempo stesso di apertura e integrazione, simboleggiato proprio dalla storia fiorentina dell’artista fiammingo”.

“Si tratta di una mostra epocale per Palazzo Vecchio, che ne esalta la storia restituendone la ricchezza, la complessità e l’originalità – spiega Valentina Zucchi, responsabile della mediazione MUS.E e direttrice scientifica della mostra -. Condividere con il pubblico un approfondimento sull’artista fiammingo Giovanni Stradano, al fianco di Giorgio Vasari per molti anni nel rinnovamento della reggia medicea e largamente apprezzato dai Medici anche oltre, è l’occasione per comprendere la portata del fermento che caratterizzò Firenze nella seconda metà del Cinquecento e per approfondire la conoscenza di un grande protagonista dell’arte di quel tempo, capace di intrecciare la propria cifra nordica con le sensibilità italiane ma anche di cogliere le stupefacenti novità dell’età moderna, interpretandole con acume e creatività”

“La mostra – spiega la curatrice Alessandra Baroni – offre una rara occasione per capire in che modo nasce un capolavoro complesso iconograficamente come la decorazione delle pareti e delle tavole di Palazzo Vecchio, un’opera davvero corale e una celebrazione della potenza militare e tecnologica della Firenze di Cosimo I. Andare con lo sguardo dagli spettacolari disegni di Stradano ai dipinti, agli arazzi penso sia un’esperienza unica per il visitatore. Stradano poi comprese presto, prima di tanti altri, che riprodurre le sue invenzioni nelle stampa avrebbe moltiplicato e prolungato all’infinito il loro successo e la sua fama”.

Giovanni Stradano – © Nicola Neri

La mostra

La mostra si divide in sei sezioni allestite lungo il percorso museale, dove le opere della mostra sono poste in dialogo armonioso con i dipinti che Stradano stesso eseguì in palazzo, con l’intento di offrire uno sguardo approfondito sulla decorazione che tuttora è possibile apprezzare nelle sale ma anche sulla sua originale modernità creativa.

In mostra prestiti importanti dal Musée du Louvre di Parigi, dall’Albertina Museum di Vienna e dal Rijksmuseum di Amsterdam, ma anche dal Museo di San Matteo di Pisa, dall’Istituto Nazionale della Grafica di Roma, dai Musei Civici di Milano, dalle Gallerie degli Uffizi, dal Museo Nazionale del Bargello, dalla Biblioteca Nazionale di Firenze, dalla Biblioteca Medicea Laurenziana e altre importanti collezioni pubbliche e private.

Se un ampio rilievo è dato alle opere nate in seno alla corte fiorentina fino al 1574, a queste si affiancano i dipinti di altre prestigiose committenze e i disegni per stampe calcografiche di interesse scientifico e geografico, a cui Stradano si dedicò con passione nella seconda parte della sua vita, divenendo “pictor celeberrimus” lodato universalmente, anche da Vasari, per le “più strane e belle invenzioni del mondo”.

Fra queste spicca la serie Nova Reperta, dedicata alle invenzioni dell’età moderna che cambiarono la vita dell’umanità – dalla polvere pirica alla stampa a caratteri mobili, dalla coltivazione del baco da seta a quella della canna da zucchero, dalla produzione degli orologi a quella degli occhiali: è questo il cuore dell’ultima sezione della mostra, che pone in dialogo una splendida selezione di disegni e di stampe con un più ampio percorso di ridefinizione delle potenzialità del sapere e dei confini del mondo, entro cui assume un risalto particolare la scoperta dell’America.

All’artista infine è dedicato un importante convegno internazionale promosso dall’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’arte, dal titolo Johannes Stradanus (1523-1605). A Flemish Artist in Florence in the age of exploration, a cura di Gert Jan van der Sman e Alessandra Baroni e previsto nei giorni 30 novembre e 1 dicembre.

Visite guidate e itinerari nel segno di Giovanni Starnano

Dal 25 novembre sono previste visite guidate per giovani e adulti tutti i sabati e tutte le domeniche alle h15. Per i bambini e le loro famiglie è proposto, la domenica alle 11.45, al laboratorio artistico “Nel segno di Stradano”, grazie a cui avvicinarsi alla tecnica dell’incisione. Per informazioni e prenotazioni info@musefirenze.it e 055-2768224.

La partecipazione ha un costo di 2,50 € (residenti Città Metropolitana di Firenze) o di 5 € (non residenti Città Metropolitana di Firenze), oltre al biglietto di ingresso del museo.

Le stesse proposte sono attive anche per le scuole primarie e secondarie: per informazioni e prenotazioni didattica@musefirenze.it e 055-2616788.

È inoltre in programma un calendario di itinerari cittadini alla scoperta dei luoghi legati alla figura di Giovani Stradano nel centro storico, nelle seguenti date: 25 novembre, 16 dicembre, 28 gennaio, 18 febbraio alle h10.

Giovanni Stradano – © Nicola Neri

 

 

Informazioni sull’evento:

Tutti gli eventi nel calendario di
I più popolari su intoscana