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© Daniele Molajoli

Cultura /

L’emoticon più utilizzata? La risposta nell’ultima installazione di Hypermaremma

L’arte continua ad abbracciare la natura e la campagna toscana e l’opera luminosa di Claire Fontaine apre così la sesta edizione del festival dell’associazione con base in Maremma

No, non è il pollice verso l’alto o la faccina che ride ma le mani alzate che festeggiano, l’emoticon scelta dal collettivo artistico Claire Fontaine per la nuova installazione di Hypermaremma. Lo scorso 30 dicembre, per salutare il vecchio anno e accogliere il nuovo in arrivo è stato presentato il primo intervento che anticipa la sesta edizione del festival dedicato all’arte diffusa in Maremma, che ora si estende anche nel periodo invernale.

Left & Right è un’opera di Claire Fontaine realizzata dopo aver condotto una ricerca proprio sulle emoticon più utilizzate con l’intento di porre l’osservatore di fronte a un’insegna rappresentativa di un nuovo linguaggio dell’umanità, in grado di racchiudere, all’interno di semplici messaggi stilizzati, uno stato d’animo, un’emozione o un’espressione che non necessiti più del mezzo della parola. Trasporre la storia delle emoticon all’interno di una ricerca artistica risulta un atto di estremo interesse per tramutare simboli immediati in parole internazionali, superando così le barriere linguistiche generate dai diversi idiomi e dando vita a una nuova forma espressiva globale.

Fattoria Stendardi © Hypermaremma

Le due mani che festeggiano sono state collocate sulla sommità di un colle nei terreni della Fattoria Stendardi a Pescia Fiorentina (frazione del Comune di Capalbio in provincia di Grosseto), dove è presente una struttura architettonica incompleta destinata all’utilizzo rurale. L’opera luminosa diventa così un messaggio ultraterreno sospeso nel vuoto, durante le ore notturne, e un messaggio subliminale che enfatizza i resti dell’intervento dell’uomo sul pianeta, nelle ore diurne, attivando, ancora una volta, un dialogo con la natura come è da anni nella missione del progetto Hypermaremma.

Claire Fontaine

Si tratta di un collettivo artistico fondato da James Thornhill e Fulvia Carnevale nel 2004 a Parigi. Dal 2017, vive e lavora a Palermo. La denominazione, che deriva da un noto brand francese di cancelleria, trae ispirazione dalla celebre Fontana di Marcel Duchamp per enfatizzare la pratica neo-concettuale su cui il collettivo agisce provocatoriamente, mettendo in discussione la questione dell’autorialità e rielaborando iconografie familiari all’immaginario popolare. Definendosi come “artista ready-made”, il collettivo pone l’accento sull’importanza fondamentale della cooperazione rifiutando il genio individuale. Il collettivo svolge un’indagine continua sulla realtà come oggetto di interesse per l’elaborazione delle opere, attraverso l’utilizzo di vari media, in particolare attraverso opere luminose che recuperano il linguaggio delle insegne stradali, o tramite il mezzo della fotografia che acquista una forte risonanza nello spazio pubblico e nello svolgimento della vita quotidiana di ogni individuo.

© Daniele Molajoli

L’associazione

Hypermaremma è una associazione culturale no profit che opera dal 2019 per la produzione e la promozione dei linguaggi dell’arte contemporanea in Maremma attraverso l’intervento di artisti contemporanei, invitati a relazionarsi con il territorio e la sua storia. Tra le installazioni più note (e instagrammabili) ci sono state nelle passate edizioni il braccio di Goldrake realizzato da Moira Ricci nel 2021 e posizionato nella campagna di Fonteblanda, la gigantesca scritta con i tronchi In nature nothing exists alone” di Claudia Comte per l’edizione 2022 del festival, ma anche Spazio Amato l’installazione luminosa al neon che l’artista Massimo Uberti ha appositamente realizzato per l’edizione 2020 di Hypermaremma come omaggio allo spettacolare paesaggio di questa area della Maremma. Senza dimenticare il tulipano “sbocciato” lo scorso anno nella laguna di Orbetello o il fontanile giallo realizzato con le ceramiche di Faenza.

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