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Liberazione di Firenze, il ricordo indelebile di quell’11 agosto del 1944

Il calendario di commemorazioni previsto dal Comune di Firenze per celebrare il 79° anniversario. Le testimonianze audio di Sandro Pertini

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Alle 7 di mattina dell’11 agosto, come 79 anni fa, i rintocchi della Martinella sono pronti a ricordare la Liberazione di Firenze dall’occupazione nazi-fascista. La campana della Torre di Arnolfo, da tutti conosciuta come la Martinella, di Palazzo Vecchio ricorderà venerdì prossimo, ieri come oggi, il ritorno alla libertà e alla democrazia.

Quella mattina dell’11 agosto 1944 i fiorentini insorsero al suono della campana, pronti ad affiancare i reparti partigiani che stavano entrando in città per scacciare definitivamente le truppe naziste in ritirata.

Come ogni anno il Comune di Firenze ha organizzato per l’anniversario un calendario di commemorazioni per ricordare e celebrare quei fatidici momenti. In tutti i quartieri saranno deposti corone e festoni di alloro nei luoghi simbolo della Liberazione di Firenze.

martinella – Liberazione Firenze – © Comune Firenze

Ecco il calendario delle pubbliche iniziative per l’anniversario della Liberazione:

MERCOLEDÌ 9 AGOSTO
Ore 10 – Cimitero di Rifredi

Cerimonia commemorativa dei Partigiani caduti nel corso della liberazione di Firenze. Parteciperà alla Cerimonia, la Famiglia del Gonfalone di Palazzo Vecchio
GIOVEDÌ 10 AGOSTO
Ore 18 – Esterno stazione Leopolda – lato Via Elio Gabbuggiani
Cerimonia commemorativa in ricordo dei Soldati Sikh, caduti per la liberazione di Firenze nell’agosto del 1944.
VENERDÌ 11 AGOSTO
Ore 7
Palazzo Vecchio – Piazza della Signoria

Il suono della campana La Martinella ricorda la Liberazione di Firenze così come l’annunciò nel 1944.
Ore 9
Palazzo Vecchio – Via dei Gondi

Deposizione di una corona di alloro alla lapide, dettata da Piero Calamandrei a ricordo della Liberazione di Firenze, murata sulla facciata di Palazzo Vecchio.
Ore 9.45
Piazza dell’Unità d’Italia

Cerimonia solenne con deposizione di una corona di alloro e onore ai Caduti di tutte le guerre in occasione dell’anniversario della Liberazione di Firenze.
Ore 10.30
Arengario – Piazza della Signoria
Discorsi celebrativi in occasione dell’anniversario della Liberazione di Firenze. Interverranno il sindaco di Firenze, la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, il presidente della Regione Toscana e la presidente provinciale Anpi Firenze. Durante la celebrazione ci sarà la proiezione video di vecchie testimonianze dei partigiani fiorentini.

Giovanni Errera con Sandro Pertini

Il ricordo del partigiano Sandro Pertini

Il futuro Presidente Sandro Pertini si trova clandestino a Firenze, ospite di alcuni amici fiorentini in quei giorni di agosto del 1944. Un’esperienza che raccontò all’amico e giornalista Giovanni Errera, che la raccolse e pubblicò, per volontà di Giovanni Spadolini, nei quaderni de “La Nuova Antologia”.

La voce inconfondibile di Pertini racconta quei giorni, quelle ore drammatiche ricordando le vite, i nomi e le parole di chi lottò per Firenze. Oggi quelle tracce audio sono state rese disponibili, in maniera libera e gratuita, attraverso il sito giovannierrera.it per volontà della famiglia Errera. Parte della memoria collettiva della città e simbolo dell’identità.

La commemorazione del partigiano Marco

Il presidente del Consiglio comunale Luca Milani, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, col Gonfalone, ha partecipato alla celebrazione commemorativa dei partigiani caduti nel corso della liberazione di Firenze. L’evento si è svolto mercoledì 9 agosto al cimitero di Rifredi. Ricordato il partigiano Marco, al secolo Leandro Agresti.

Ricordiamo i protagonisti della guerra di Liberazione e della Resistenza – continua il presidente del consiglio comunale Luca Milanisarà l’occasione per ricordare ancora il partigiano “Marco”, uno degli ultimissimi testimoni di una riscossa che una parte della popolazione ebbe contro il regime fascista. Con questa cerimonia commemorativa – aggiunge il presidente – siamo tutti chiamati a tramandare ed a diffondere, in particolare tra le giovani generazioni, gli insegnamenti di democrazia e di libertà che derivano dalla storia”.

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