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Lucca sarà la città europea dove uomini e animali convivranno meglio

La città toscana è una delle quattro del progetto In-Habitat pensato per promuovere la salute e il benessere collettivo riscoprendo gli spazi pubblici in un’ottica nuova. Ogni città pilota nei prossimi cinque anni lavorerà ad un tema specifico: Lucca si concentrerà sul rapporto uomini-animali. Già realizzati gli”animabili”

- © Paolo Lo Debole

Il filosofo Martin Buber diceva che “Gli occhi di un animale hanno il potere di parlare un grande linguaggio”, gli amici a quattro zampe spesso riescono ad essere più empatici, più solidali, più di sostegno verso gli essere umani più di quanto non lo siano gli altri uomini. E allora la città di Lucca ha deciso di incentivare proprio questo rapporto, quello tra uomini e animali e si candida a diventare la prima città in Europa pensata su misura per favorire il rapporto tra essere umano e animale.

La città tra le mura infatti è una delle quattro città europee parte del progetto Eu Horizon 2020 dal titolo INclusive Health And wellBeing In small and medium-size ciTies, ovvero In-Habit. Insieme alle altre città pilota del progetto,  Cordoba, Nitra e Riga, anche Lucca ha scelto e presentato un proprio tema specifico come base di partenza per raggiungere l’obiettivo di promuovere la salute e il benessere nelle città di piccole e medie dimensioni trasformando le risorse esistenti veicoli per riscoprire gli spazi pubblici in un’ottica nuova, di socialità e inclusione. Il tema scelto da Lucca è il rapporto tra essere umano e animale. 

Il progetto, coordinato dall’Università di Pisa, dal Comune e da Lucca Crea, è stato lanciato lo scorso anno, dopo un percorso partecipativo che sta andando avanti e che ha già portato alla nascita degli “animabili” ovvero percorsi urbani intelligenti dedicati agli amici a quattro zampe e ai loro padroni, percorribili dal centro fino alle periferie.

Nuove opportunità con gli amici a quattro zampe

Ideare e progettare nuove infrastrutture per la mobilità urbana con gli animali sarà solo un parte del progetto che porterà alla creazione di nuove opportunità di educazione e informazione per abitanti e famiglie, genererà nuove opportunità di lavoro e nuovi servizi (anche nell’ambito del turismo) legati alla presenza di animali, ma soprattutto permetterà di immaginare gli animali come mediatori e risorse integrative per processi di inclusione per persone fragili, in particolare per anziani e persone con disabilità.

Dall’assistenza agli anziani al turimo

In questi giorni è stato inaugurato un laboratorio partecipativo per presentare idee e proposte. Cinquanta partecipanti organizzati su cinque tavoli hanno disegnato i primi servizi e le soluzioni per valorizzare l’interazione tra persone e animali. Tra le idee emerse il supporto alla vita attiva degli anziani, il sostegno per i giovani con difficoltà di apprendimento e l’aiuto per le persone a rischio di emarginazione sociale. Non solo. Stimolare spazi di condivisione tra uomini e animali può essere da traino anche per la crescita economica del territorio favorendo la nascita di nuove occupazione e aprendo nuove opportunità turistiche .

“A Lucca sono state già progettate le animabili, spazi pubblici dove facilitare le interazioni tra persone e animali, che legheranno il centro con l’acquedotto Nottolini e con il parco fluviale del Serchio – ha spiegato il professore Francesco di Iacovo direttore del dipartimento di Scienze Veterinarie dell’ateneo pisano – Questa piattaforma partecipativa ora accompagnerà tutto il progetto per disegnare soluzioni per valorizzare gli animali come risorse per accrescere la qualità della vita nelle città”.

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