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“Many Possible Cities Reboot” a Manifattura Tabacchi si ripensa la città del futuro

Dal 9 all’11 giugno a Manifattura Tabacchi a Firenze tre giorni di incontri, talk, una mostra e un programma “extra” ispirati dalle visioni del New European Bauhaus

Più di due terzi della popolazione europea vive nelle aree urbane. Le città sono i luoghi in cui emergono le difficoltà, ma dove si elaborano e sperimentano le soluzioni in un grande laboratorio.

Dalla città botanica al placemaking, dall’urbanismo tattico agli usi temporanei, dalla città della cura a quella dell’accoglienza, dalla governance dei beni comuni alle partnership pubblico-private per dare contenuto alla ripartenza.

Dal 9 all’11 giugno a Manifattura Tabacchi a Firenze si terrà “Many Possible Cities Reboot”: tre giorni di incontri, talk, una mostra e un programma “extra” ispirati dalle visioni del New European Bauhaus.

Many Possible Cities quest’anno si concentra sulla necessità non solo di ripartire, ma di farlo attraverso l’utilizzo di un diverso sistema operativo in grado di leggere e affrontare la complessità. Il festival tenterà di rappresentare la natura prismatica delle trasformazioni culturali e urbane.

Sostenibilità, inclusione, bellezza, accessibilità, comunità, accoglienza, genere, arte e rapporto uomo – natura sono i temi chiave attraverso le quali oltre 40 ospiti italiani e internazionali racconteranno le loro esperienze.

Tutti gli ospiti

Personalità dal mondo della cultura, dell’arte e della scienza si confronteranno con il pubblico in quattro appuntamenti dedicati al ruolo della rigenerazione urbana e del verde nella costruzione delle nostre città.

Sono attesi: Leo Valls, skateboarder professionista ideatore del concetto di skateurbanism (Bordeaux); Mauricio Garcia, Chief Program and Engagement Officer at Friends of the High Line (New York); David Martinez Garcia, CEO del Urban Development Institute (Barcelona City Council); Chris Richmond Nzi, founder di Mygrants; Marie Moïse, attivista, dottoranda in filosofia politica all’Università di Padova e Tolosa II; Azzurra Muzzonigro, architetta, founder Sex and the City Milano e co-autrice di Milano Gender Atlas; Nicola Capone, docente, filosofo politico e dottore di ricerca presso l’Università degli Studi di Salerno; Angelica Villa, community organizer at Refugees Welcome; Davide Agazzi, presidente Action Aid; Nausicaa Pezzoni, urbanista e autrice di “La città sradicata, L’idea di città attraverso lo sguardo e il segno dell’altro”; Antonio Perazzi, scrittore, botanico, accademico e paesaggista; Patrizia Boschiero, Coordinatrice delle attività del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino; Luigi Latini, Presidente comitato scientifico Fondazione Benetton Studi e Ricerche; Anna Lambertini, docente di architettura del paesaggio presso DIDA – Università degli studi di Firenze; Lorenzo Balbi, Direttore Museo MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna; Jacopo Ammendola, Architetto, Co-fondatore di Orizzontale; Andrea Conte, Studio Andreco, artista visivo e ingegnere ambientale; Patrizia di Monte, Architetta, autrice del “Temporary Use Toolkit”.

Manifattura Tabacchi, foto di Alessandro Fibbi

Inspirational Talks

Giovedì 9 ore 18 “Come riavviare la città: i casi di Bordeaux, Barcellona e New York” con Leo Valls, Mauricio Garcia e David Martines Garcia.

Venerdì 10 ore 18 “Città come approdo”: città, migranti, accoglienza, emergenza, abitazione, lavoro e diritti stanno insieme dentro lo sguardo dell’altro ne “La città sradicata” di Nausicaa Pezzoni, nell’accoglienza diffusa organizzata da Refugees Welcome, di cui parlerà Angelica Villa; nei talenti da valorizzare, missione su cui Chris Richmond N’zi ha fondato Mygrants, negli impegni per la cittadinanza portati avanti da Action Aid in Italia, con il Presidente Davide Agazzi.

Venerdì 10 ore 19 “La città si-cura” con Marie Moïse, attivista, dottoranda in filosofia politica all’Università di Padova, Nicola Capone, filosofo politico e autore de “Atlante delle città” e l’esperienza di Sex and City e il Milano gender atlas, co- curato da Azzurra Muzzonigro.

Sabato 11 ore 18 Nature Urbane con Luigi Latini, Presidente comitato scientifico Fondazione Benetton Studi Ricerche; Antonio Perazzi, Scrittore, botanico, accademico e paesaggista; Patrizia Boschiero, coordinatrice delle attività del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino e Anna Lambertini, docente di architettura del paesaggio presso DIDA – Università degli studi di Firenze.

Sabato 11 ore 19 “La città sconfinata” con Lorenzo Balbi, direttore del museo MAMBO di Bologna insieme a Jacopo Ammendola, co-fondatore di Orizzontale, collettivo di architetti con base a Roma che cura la mostra installazione “Piazze, fenomenologia del vuoto pubblico”; Patrizia di Monte, architetto e Andrea Conte, artista visivo, porteranno le loro esperienze e i loro sguardi multidisciplinari per immaginare insieme le nuove tessiture dello spazio urbano.

Una mostra su tutte le piazze del mondo

Durante i tre giorni del festival e fino a settembre nella Piazza della Ciminiera, all’interno del progetto di divulgazione culturale Vuoto (vuoto.xyz) a cura del collettivo Orizzontale in collaborazione con Atto (atto.si) ci sarà una mostra/installazione dedicata al tema della “piazza”.

La piazza rappresenta ancora oggi, nei suoi infiniti paradossi, il terreno malleabile e dinamico sul quale possono germogliare nuove forme del vivere collettivo.

In mostra ci saranno una collezione di piazze. Da quelle più ‘tradizionali’ o classiche, a quelle più sperimentali, ‘tattiche’ o ‘temporanee’, per descrivere un ventaglio di approcci, stili, logiche e strategie.

Luoghi accessibili a tutti, senza eccezioni. Spazi sufficientemente definiti da possedere una loro identità, ma abbastanza generici da permettere lo sviluppo di usi inattesi. Un viaggio nelle piazze di oggi, che culleranno le società di domani.

Ammendola, Mazzocchi, Gori, Pasinetti

 

Informazioni sull’evento:

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