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Questa è la mia parola: le opere di Tommaso Panichi in mostra a Firenze

L’esposizione allo Spazio Carlo Azeglio Ciampi è stata inaugurata dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e dall’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli

L’inaugurazione della mostra di Tommaso Panichi

È stata inaugurata questa mattina allo Spazio espositivo Carlo Azeglio Ciampi, al Palazzo del Pegaso a Firenze, la mostra “Questa è la mia parola” di Tommaso Panichi con i saluti di Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana e Serena Spinelli, assessors regionale alle politiche sociali.

L’arte di Tommaso Panichi: una scelta di libertà

Tommaso Panichi, milanese di nascita e versiliese d’adozione, fin da bambino è stato condotto dalla sua sensibilità a un’attenta ricerca della bellezza, e verso il desiderio di sperimentare e applicarsi in campo artistico, Ha frequentato il liceo artistico Stagio Stagi di Pietrasanta, che gli ha permesso di crescere artisticamente e di iniziare un percorso d’arte secondo le sue convinzioni e necessità. Tommaso è autistico, la sua sensibilità agita i suoi pensieri e le sue emozioni che si esprimono e ricompongono nella sua arte; si può dire che, per lui, fare arte non sia stato una scelta, ma la sola opzione possibile.
Oggi Tommaso è un giovane pittore emergente, frequenta le lezioni di pittura all’Accademia di Belle Arti di Carrara e al suo attivo diverse mostre personali in città come Milano, Pietrasanta e Seravezza.

“Una mostra che fa emozionare e quindi significa che l’artista Tommaso Panichi ha colto perfettamente nel segno – ha detto Antonio Mazzeo ed è una delle iniziative più belle che abbiamo ospitato in questi mesi nel nostro prestigioso spazio. La libertà è la cifra essenziale dell’arte di Tommaso, una libertà assoluta, senza pregiudizi, senza stereotipi, del tutto spontanea e la sua arte scaturisce dalla radice profonda della sua persona dandole una carica espressiva straordinariamente potente. Una scelta di libertà. Una scelta per dare voce al suo mondo interiore di emozioni, pensieri, sentimenti. La ‘parola’ di Tommy è infatti il suo segno, il graffito, il colore. E un segno che dice, che parla, che comunica fuori dalle ovvietà e che dunque richiede ricerca in chi lo guarda. L’arte di Tommaso è potente, espressiva, assolutamente contemporanea. Grazie Tommaso per tutta la bellezza che ci fai scoprire e per l’armonia con cui riesci a illuminare i nostri cuori”.

“È un grande piacere oggi prendere parte all’inaugurazione della mostra personale di Tommaso Panichi e ringrazio il Consiglio regionale della Toscana per averla voluta accogliere – ha aggiunto Serena Spinelli – e a farci incontrare, con lui e la sua famiglia, è stato il progetto regionale ‘In Aut’, che sta dentro alla cornice di ‘GiovaniSì’ ed ha l’obiettivo di favorire l’autonomia delle persone con disabilità, proprio tramite percorsi che sviluppino le capacità e le potenzialità di ciascuno.”

La mostra aperta fino all’8 luglio

Sono seguiti gli interventi dei curatori della mostra Lorenzo Belli e Estefania Nativo, di Paolo Gacci presidente della Fondazione i Medici F3. Era presente, evidentemente emozionato, l’artista Tommaso Panichi.

“Sono riunite nell’esposizione di Palazzo del Pegaso a Firenze una serie di opere di Panichi che costituiscono – ha detto il curatore Lorenzo Belli – un’antologica della sua produzione che inizia dagli anni del liceo artistico fino agli ultimi approcci verso la materia e la tridimensionalità. Le sue opere, intrise di gesto e azione, sono costellazioni pittoriche realizzate con acquerello, olio, cera su vari supporti fra cui carta, tela, marmo e ceramica. Osservando il suo lavoro ci immergiamo nel suo mondo, nel suo isolato modo di esprimersi che rende il gesto un compromesso tra tensione di espressione e libertà. È proprio questa ricerca che rende unico il percorso artistico di Panichi che si sposa con la sua storia personale, i suoi sentimenti ed il suo particolare modo di esprimerl

 

 

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