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Toscano Igp, più controlli contro contraffazioni e imitazioni

Dal palco degli stati generali dell’Olio extravergine a Siena la richiesta del consorzio di accordi bilaterali con paesi extra Ue e la sfida di aumentare la produzione del 20 per cento

L’Olio Toscano IGP - © Antonio Viscido

Difendere l’olio Toscano IGP da contraffazioni e imitazioni. Evitare i tentativi che minano la reputazione dell’extravergine più amato e venduto al mondo e confondono il consumatore. L’appello si leva dal palco degli Stati Generali dell’Olio extravergine di oliva nazionale ed internazionale che si sono tenuti a Siena.

Il Toscano IGP simbolo numero uno della Dieta Mediterranea e prodotto d’esportazione e di successo con 41 milioni di euro di fatturato è tra i prodotti del Made in Tuscany più “colpito” dal fenomeno dell’italian sounding.

L’appello del consorzio per accordi e controlli

È indispensabile intensificare i controlli sui mercati e sul web allargando contestualmente la platea di accordi bilaterali con i paesi extra UE per alzare il livello di protezione anche in quei mercati dove oggi i nostri produttori non sono tutelati. Penso agli Stati Uniti, che è il principale importatore di Toscano IGP, Cina ed altri”: è l’invito e allo stesso tempo l’avvertimento lanciato dal Presidente del Consorzio di Tutela del Toscano IGP, Fabrizio Filippi nell’incontro dedicato agli oli DOP IGP.

Nell’appuntamento organizzato da Fondazione Qualivita e Origin è stato sostenuto che “la riforma del sistema delle indicazioni geografiche licenziata dall’UE e rivolta al rafforzamento della tutela in ambito on-line attraverso la protezione ex-officio per i domini”.

Olio Toscano IGP: obiettivo crescita del 20%

Gli Stati Generali hanno consolidato la posizione baricentrica dell’Indicazione Geografica Protetta Toscano che rappresenta il 95% dell’intera produzione certificata della regione in un contesto olivicolo nazionale dove le produzioni IG (50 tra Dop e Igp) segnano appena il 5% dell’olio prodotto in Italia come emerso durante la giornata.

“L’obiettivo è quello di continuare a lavorare per incrementare la produzione certificata, per assecondare una richiesta in crescita, recuperando gli olivi abbandonati che rappresentano oltre il 30% di tutto il patrimonio regionale e puntando decisi sulle varietà regionali ed in modelli di coltivazione sempre più razionali – conclude il Presidente del Consorzio Toscano IGP La sfida è di poter aumentare la produzione anche del 20%”.

Innovazione e qualità non bastano

In Toscana si sta investendo molto su innovazione e qualità. Abbiamo una enorme ricchezza nelle Dop e Igp che ci permettono di confermarci come una regione decisamente orientata a sostenere la qualità. Ma non basta saper produrre bene, dobbiamo anche valorizzare quello che produciamo, spiegando ai consumatori quanto il nostro olio sia in grado di raccontare del territorio toscano e delle sue cristalline tradizioni che si perdono nella notte dei tempi” aggiunge Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, dopo gli Stati generali dell’olio e la riunione del Comitato consultivo del Consiglio Oleicolo Internazionale.

È un momento rilevante per l’olivicoltura italiana per individuare i principali temi su cui costruire anche il futuro Piano olivicolo nazionale – continua Neri – e il Ministero tiene molto a questo provvedimento. Il comparto deve incrementare la quantità delle produzioni e un aiuto in questo ci arriverà anche dalla selezione dei nuovi cloni delle tipiche e conosciutissime varietà”.

L’attenzione alle olivicolture eroiche

Per la promozione – conclude Neri – bisogna aumentare la consapevolezza dei consumatori: ad esempio in Toscana hanno un ruolo fondamentale le olivicolture definite eroiche, quelle dell’alta collina, dei terrazzamenti e delle zone marginali, che hanno un ruolo indiscutibile nella gestione del suolo e contro i rischi idrogeologici, ma sono in pochi a saperlo. Serve una costante e continua promozione di questo elegante e spigoloso prodotto, tanto pregiato quanto bisognoso di essere accompagnato verso lidi più sicuri e confortevoli”.

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