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Riserva naturale Santa Luce, una piattaforma per il ritorno del falco pescatore

Vicino al lago è stato posizionato un nido artificiale per attrarre gli individui della specie. Alessandro Polinori, presidente della Lipu: “Iniziativa di particolare importanza, perché la Riserva si colloca lungo la rotta migratoria toscana”

Riserva naturale Santa Luce, una piattaforma per il falco pescatore - © Lipu

Nata nel 1992 con l’istituzione dell’oasi, poi trasformata nel 2000 in Riserva naturale e, nel 2009, divenuta Sito di Importanza Comunitaria (SIC). Parliamo di Santa Luce, uno scrigno di biodiversità che, con le oltre 180 specie censite, rappresenta un’importante area di sosta per gli uccelli migratori in ogni stagione dell’anno.

Per questo motivo, accanto a un albero sulla sponda est del lago, è stata posizionata una piattaforma per favorire la colonizzazione del falco pescatore, una specie estinta in Italia dal 1969 e ora nidificante con alcune coppie nel Parco della Maremma (grazie a un progetto di reintroduzione) e una coppia in Sardegna.

Il ritorno del falco pescatore nel lago di Santa Luce, dove peraltro ha già una presenza costante come migratore, è di fondamentale importanza per la ricostituzione della complessa piramide alimentare che caratterizza gli ecosistemi acquatici, di cui questa specie rappresenta il vertice.

Un’iniziativa importante

Questa iniziativa – ha commentato Alessandro Polinori, presidente della Lipu – è di particolare importanza conservazionistica perché la Riserva si colloca lungo la rotta migratoria toscana del falco pescatore e per la vicinanza all’area del Parco della Maremma dove sono già presenti alcune coppie, fattori che possono favorire il ritorno della specie nella riserva. Un ringraziamento va alla Solvay e alla Regione Toscana, con le quali consolidiamo oggi una collaborazione che dura da tempo e che contiamo possa darci, con questa ultima iniziativa della piattaforma, ancora nuove soddisfazioni”.

Il nido presenta anche una sagoma artificiale di falco, una strategia già sperimentata con successo nella vicina Corsica, dove il falco pescatore si riproduce, e utile per attrarre gli individui della specie e stimolarne la nidificazione.

La valorizzazione della riserva Lipu

Le oasi WWF della Toscana ospitano i nidi del Falco pescatore

La presenza del falco pescatore nella riserva Lipu del lago di Santa Luce è motivo di grande soddisfazione – ha dichiarato Giamila Carli, sindaca di Santa Luce –. Testimonia, infatti, la costante evoluzione della riserva e la perfetta naturalizzazione del bacino acquifero realizzato da Solvay Italia negli anni ’60, incastonato in un paesaggio rurale intatto e tipico della Toscana. La piattaforma destinata a questo rapace è un ulteriore passo avanti nella valorizzazione della riserva Lipu, dove sono state censite oltre 180 specie di uccelli”.

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