Salute/

Screening oncologici: al via la campagna per il tumore alla mammella, al collo dell’utero e al colon

Con la diagnosi precoce ci sono maggiori possibilità di sconfiggere il tumore: l’obiettivo della Regione è aumentare l’adesione agli esami gratuiti

Screening oncologici

Aumentare l’adesione agli screening oncologici gratuiti in Toscana, uno strumento essenziale di prevenzione perché le diagnosi precoci sono importanti. È questo l’obiettivo della nuova campagna di comunicazione “Di’ di sì”, promossa dalla Regione con il supporto di Ispro, l’istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica, che partirà da domani con manifesti e locandine su social e su bus, treni e tram, e a seguire anche spot video e radio.

Gli screening riguardano il tumore alla mammella, il tumore del collo dell’utero e il tumore del colon-retto .

Dire di sì per prendersi cura di se stessi

“La Toscana da sempre pone particolare attenzione alla prevenzione oncologica – commenta il presidente della Regione Eugenio Gianiil nostro intento è quello di promuovere e favorire la massima adesione ai programmi di screening. La popolazione toscana è una delle più sensibili e mature sul tema della prevenzione oncologica ma vogliamo convincere chi è indeciso ad aderire fornendo informazioni utili a capire quanto importante sia sottoporsi a questi esami. A volte vince la pigrizia, altre volte manca la consapevolezza. “Dire di sì”, come recita il claim della campagna, è la scelta giusta per prendersi cura di se stessi”.

“La giunta regionale – aggiunge l’assessore al diritto alla salute della Toscana, Simone Bezzini – ha approvato nei mesi scorsi il piano che riguarda i tre programmi di screening istituzionali per il tumore alla mammella, alla cervice uterina e al colon retto. Lo abbiamo definito con Ispro, con alcune innovazioni, e la campagna di comunicazione è solamente una delle azioni previste, accanto ad altri interventi mirati a garantire prossimità dei servizi e investimenti su nuove soluzioni tecnologiche”.

Screening per mammella, utero e colon-retto

Lo screening per il tumore alla mammella si svolge attraverso una mammografia, ovvero una radiografia del seno con dosi molto basse di raggi X. I Lea nazionali prevedono che possano sottoporsi all’esame le donne tra i 50 e i 69 anni, ogni due anni. La Regione Toscana ha esteso la possibilità, dal 2016, anche alle donne tra 45 e 49 anni (uno screening ogni anno) e tra 70 e 74 anni (test ogni due anni).

Lo screening per il tumore del collo dell’utero si effettua attraverso due esami: il pap-test, per le donne tra 25 e 33 anni (ogni tre anni), e il test per infezioni da papilloma virus (Hpv), consigliato ogni cinque anni alle donne tra i 34 e i 64 anni . Ci si può sottoporre al test Hpv se non si hanno mestruazioni da almeno tre giorni, se non si ha avuto rapporti sessuali, visite ginecologiche e ecografie transvaginali nei due giorni precedenti e se non si sono usate lavande, ovuli e creme da tre giorni.

Lo screening per il tumore del colon-retto si rivolge alle donne e agli uomini tra i 50 e i 69 anni e si fa ogni due anni. Si tratta anche in questo caso di un esame semplice e non doloroso: basta un piccolo campione di feci in provetta, fornita anch’essa gratuitamente, e serve per rilevare eventuale sangue occulto, ovvero non visibile ad occhio nudo, che può essere spia di un problema più grande. Nel caso seguiranno ulteriori accertamenti, ovvero una colonscopia seguita, nel caso rivelasse lesioni, da un opportuno trattamento terapeutico.

Informazioni sui tre programmi di screening e su come parteciparvi possono essere richieste al numero verde 800.556060 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15.

I più popolari su intoscana