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Suvignano, tenuta sempre più aperta: inaugurato l’ostello della legalità

Nove stanze, per un totale di 39 posti letto: il nuovo spazio del bene confiscato alla mafia ospiterà sia i gruppi di ragazze e ragazzi dei campi della legalità che i pellegrini della via Francigena

Suvignano Tenuta Aperta Regione Toscana - © PaoloLoDebole

Dopo un anno di lavori, per un investimento da 900mila euro, la Tenuta di Suvignano avrà anche il suo ostello della legalità: 9 stanze, 39 posti letto in totale, e ospiterà sia le ragazze e i ragazzi ospiti dei campi della legalità oltre ai pellegrini della via Francigena. Il bene confiscato alla mafia e oggi gestito dalla Regione Toscana attraverso Ente Terre diventa sempre più aperto.

L’intervento ha visto la completa riedificazione di un vecchio e fatiscente immobile situato all’ingresso della tenuta. L’ostello  – gestito direttamente dalla società agricola di Suvignano – è situato al primo piano mentre il piano terreno ospita uffici e la nuova la sala della Legalità, che si aggiunge alla già esistente sala Falcone. A tagliare il nastro, domenica 21 aprile, il presidente della Regione Toscana e l’assessore ai rapporti con gli enti locali e alla cultura della legalità che hanno ricordato come Suvignano rappresenti un bene esemplare, non solo per la Toscana ma per il Paese.

ostello suvignano

Il recupero della Tenuta di Suvignano

La Tenuta di Suvignano, estesa nel territorio dei Comuni di Monteroni d’Arbia e Murlo, in provincia di Siena, fu definitivamente confiscata alla criminalità organizzata nel 2007. A cavallo fra il 2018 e il 2019, arriva l’assegnazione alla Regione, che la gestisce adesso attraverso Ente Terre Regionali Toscane, avviando così un progetto unico nel panorama nazionale, che coinvolge i due comuni su cui la proprietà si distende e le associazioni di promozione della legalità e della lotta alle mafie.

La Regione Toscana, per il tramite di Ente Terre, ha ritenuto di fare della Tenuta di Suvignano un luogo simbolo della legalità, un campus permanente dove ospitare iniziative per parlare del contrasto alle mafie, dove organizzare eventi e manifestazioni aperte a tutta la società civile, dove organizzare soggiorni estivi per i giovani sui terreni strappati alle cosche, in linea con quanto fatto in altre realtà regionali interessate da fenomeni di infiltrazione mafiosa. Per raggiungere tali obiettivi la Regione ha avviato una serie di importanti interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza di parte dei fabbricati, la realizzazione di una sala riunioni dedicata alla memoria di Giovanni Falcone, la costruzione dell’ ostello da 40 posti letto, collegato ad un’ulteriore ampia sala per riunioni, meeting ed eventi.

Fin dal suo ingresso nel controllo della società Agricola Suvignano, la Regione ha avviato la valorizzazione della Tenuta, promuovendo iniziative che evidenziano i valori positivi del bene confiscato dal punto di vista simbolico, educativo e produttivo, con il coinvolgimento dei giovani e delle scuole. A supporto delle tante iniziative per la promozione della cultura della legalità democratica, nel 2020 è stato realizzato il “percorso della legalità” interno alla Tenuta, costituito da 10 pannelli illustrativi  e da un depliant introduttivo, che offre la possibilità di visite in autonomia grazie alla descrizione della Tenuta e della sua storia.

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