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Suvignano: dalla Regione 220mila euro per la tenuta sottratta alla mafia

I fondi serviranno al restauro del Podere Carità, dove sarà realizzato un ostello: verrà utilizzato per i campus rivolti ai giovani studenti

La tenuta di Suvignano - © Salvatore Bruno

La Regione ha stanziato 220mila euro per la Tenuta di Suvignano, amministrata dall’Ente terre regionale toscane: serviranno a completare l’intervento in corso presso la Tenuta, uno dei più vasti e importanti beni sottratti alle mafie in Italia, che si trova nel Senese, a cavallo dei comuni di Murlo e di Monteroni d’Arbia.

Un ostello e una sala della legalità

I fondi sono stati stanziati con una delibera presentata dall’assessore alla cultura della legalità, Stefano Ciuoffo, e andranno a completare il Podere Carità dove sarà realizzato l’ostello e la sala della legalità.

“La Regione Toscana prosegue infatti il suo impegno per consolidare quel simbolo e presidio di legalità che è Suvignano – spiegano il presidente della Regione, Eugenio Giani, e l’assessore  Ciuoffo – l’intervento servirà a dotare la tenuta di un ostello, così da rendere più agevole l’effettuazione di iniziative e campus, rivolti a tutti, ed in particolare agli studenti e alle giovani generazioni. Ci piace dare solidità a questo progetto, che rappresenta una tappa importante nel lungo e impegnativo percorso di valorizzazione dell’intera tenuta, che merita di sviluppare la sua già meritoria attività.”

Campi della legalità 2022 Suvignano – © PaoloLoDebole

Oltre 1 milione di euro per Suvignano

Il finanziamento appena deciso si aggiunge a quello di 830mila già da tempo deliberato. In questo modo sarà possibile realizzare interamente il progetto di recupero della tenuta, che comporta un investimento complessivo pari a 1 milione e 50mila euro.

“Con la Sala della legalità vogliamo inviare un messaggio chiaro, proprio in occasione del trentesimo anniversario della strage dei Georgofili, l’attentato mafioso che ha insanguinato la Toscana – aggiungono il presidente Giani e l’assessore Ciuoffo – il messaggio è quello di riaffermare in ogni circostanza ed in ogni modo che le istituzioni, a partire dalla Regione ma non solo, ci sono e stanno facendo il dovuto affinché la criminalità organizzata non realizzi i suoi destabilizzanti e criminali obiettivi”.

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