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Via Francigena candidata a patrimonio Unesco, Giani: “Toscana in prima linea”

Un altro passo avanti dopo l’importante protocollo d’intesa per sostenere il riconoscimento nel tratto italiano. Consegnato al ministero della Cultura il preliminary assessment, un documento riassuntivo e preliminare al dossier

francigena

La Via Francigena patrimonio Unesco: un progetto ambizioso che sta per diventare realtà. Un passo in avanti dopo l’importante protocollo d’intesa per sostenere la candidatura nel tratto italiano, sottoscritto a Venezia nel corso da IV Festival delle Regioni tra il Ministero italiano della Cultura e le Regioni italiane attraversate dall’itinerario: la Toscana con Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, e Lazio.

Il punto della situazione lo ha fatto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani annunciando l’avvenuta consegna al ministero della Cultura, a fine maggio, del preliminary assessment, un documento riassuntivo e preliminare al dossier di candidatura. Con lui  alcuni dei rappresentati dei 40 Comuni attraversati dalla Francigena, il presidente dell’associazione europea delle vie Francigene Francesco Ferrari, il vice presidente dell’associazione e consigliere regionale Francesco Gazzetti, il consigliere del presidente per le rievocazioni storiche Federico Eligi, il direttore di Fondazione Sistema Toscana Francesco Palumbo e la funzionaria del settore rievocazioni storiche Margherita Tempestini. Il Ministero, dopo aver acquisito il documento, ha inviato una nota in merito alla Commissione Nazionale Italiana Unesco).

“La Toscana – ha detto il presidente Giani – conferma il suo ruolo centrale nella valorizzazione della Via Francigena, una delle più importanti vie storiche d’Europa, punto di riferimento per il turismo lento e sostenibile” “Fin dal mio incarico in Consiglio regionale, come Regione ci siamo sempre impegnati per la tutela e la promozione di questo straordinario itinerario affermandoci come una delle regioni italiane più attive nella valorizzazione della Via Francigena, un messaggio straordinario, un filo che unisce territori, culture e comunità. Con le sue 15 stazioni e oltre 40 comuni coinvolti, rappresenta un patrimonio che può aspirare a buon diritto a ottenere il riconoscimento di Patrimonio universale Unesco e noi ce la metteremo tutta per raggiungere questo importante traguardo”.

Il dossier a cura di Fondazione Sistema Toscana

La Regione Toscana nel suo ruolo di capofila e coordinatore di progetto ha affidato l’esecuzione a Fondazione Sistema Toscana che ne cura la gestione operativa e finanziaria, oltre al monitoraggio delle attività come ha spiegato il direttore Francesco Palumbo: “Siamo onorati di aver ricevuto questo incarico che ci pone in un contesto internazionale e che si inserisce appieno nella mission statutaria di FST. La candidatura della Via Francigena va esattamente nella direzione di supportare le attività di promozione del patrimonio culturale, scientifico e paesaggistico della Toscana ed è una grande occasione per avviare una vasta operazione di valorizzazione della sua bellezza diffusa nei territori attraversati dal percorso che potranno ancor di più godere di un marchio riconosciuto a livello mondiale.”.

La Regione Toscana in sinergia con la Fondazione Sistema Toscana si raccorderà operativamente con l’Associazione Europea delle Vie Francigene quale supporto tecnico alla candidatura Unesco. Inoltre, l’Associazione Europea delle Vie Francigene, in stretta collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, coordina il comitato tecnico scientifico che comprende un pool di esperti internazionali tra cui anche cartografi e architetti, che stanno lavorando alla redazione del preliminary assessment per la candidatura della Via Francigena a Patrimonio Mondiale Unesco.

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