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Vini toscani, lo sbarco dei consorzi in Germania per ProWein

Il mercato tedesco si conferma strategico nella Ue per le denominazioni. È la prima tappa del tour delle grandi fiere di primavera. L’impegno della Regione per la promozione

Il consorzio Vino Chianti a ProWein

La pattuglia toscana dei consorzi del vino è volata a Düsseldorf per partecipare alla XXX edizione di ProWein dal 10 al 12 marzo. La manifestazione, una delle tappe fondamentali tra le fiere di settore di questa primavera, ha un ruolo cruciale per l’export tricolore e in particolare toscano.

L’Italia si conferma il Paese con la rappresentanza più nutrita a una delle principali fiere dedicate a vini e distillati: sono 1.198 gli espositori, sui 5.320 totali registrati, chiamati a promuovere e far degustare il meglio del vino Made in Italy ai circa 50.000 visitatori attesi.

Regione Toscana al fianco di aziende e consorzi

La Germania è il primo mercato in Europa e a fronte di come sta evolvendo il commercio nel Nord America la fiera in programma dal 10 al 12 marzo è una partita da giocare al meglio. Da sempre la Regione Toscana sostiene e incentiva l’aggregazione tra i consorzi nelle attività di promozione nei paesi Ue attraverso le risorse che provengono dal PSR 2014-2022. Proprio in occasione di ProWein ha debuttato alcuni anni fa Promovito, l’associazione che unisce i Consorzi di Tutela del comparto vitivinicolo regionale.

Tra iniziative e manifestazioni si pensi a PrimAnteprima e alle Anteprime di Toscana. Negli ultimi anni con BuyWine la Regione Toscana sta sostenendo sempre più i percorsi di internazionalizzazione delle aziende vinicole toscane.

Ne è un esempio proprio il successo di BuyWine, dove tramite incontri B2B, i produttori di denominazioni d’origine incontrano i buyers del mercato internazionale. Il prossimo appuntamento è fissato quest’anno per il 10 e l’11 aprile a Firenze presso il Padiglione Spadolini, all’interno della Fortezza da Basso.

Il Morellino di Scansano nello spazio Ice

Nello Spazio dell’Agenzia Ice al ProWein 2024 è stato organizzato un programma di seminari e degustazioni per apprendere le caratteristiche uniche dei vini italiani. Organizzate pure masterclass in collaborazione con 10 consorzi di tutela del vino presenti al ProWein 2024 (Custoza Doc, Asolo Montello, Doc Prosecco, Franciacorta, Doc delle Venezie, Morellino Di Scansano Docg, Vini Venezia, Regione Campania, Vini Vesuvio, Uni.Doc Fvg).

I visitatori dello spazio Ice a ProWein 2024 potranno inoltre degustare i vini della classifica Top 100 Italian Wines selezionati da Meininger-Verlag, principale editore specializzato in vini e bevande in Germania.

La presenza del Brunello di Montalcino

Analizzando le presenze dei vari consorzi toscani il Brunello di Montalcino è presente a ProWein con alcune tra le maggiori aziende della Docg toscana. Saranno infatti 47 le cantine dell’area del Consorzio (pad. 16, c57)  di cui 30 con stand in collettiva. In degustazione i vini in uscita: Brunello di Montalcino 2019, Brunello di Montalcino Riserva 2018, Rosso di Montalcino 2022, Moscadello e Sant’Antimo.

Il consorzio vola in Germania per consolidare la sua presenza nel primo mercato Ue con un occhio a Usa, Canada e alla Svizzera. “Ma soprattutto ci interessa lavorare bene con i buyer del Far-East Asiatico: siamo sempre più convinti dell’importanza di allargare la platea di fruitori di vini di alta gamma, e il futuro non potrà che passare da lì” commenta il presidente del Consorzio, Fabrizio Bindocci.

Dopo ProWein l’ente consortile guarda già a Verona e al Vinitaly (14-17 aprile). A seguire tra gli eventi sul territorio Red Montalcino (21 giugno) e Benvenuto Brunello dal 15 al 19 novembre.

Lo stand del Consorzio del vino Brunello di Montalcino a ProWein

La presenza del consorzio Vino Chianti

Quasi 200 etichette in rappresentanza di oltre un centinaio di produttori del territorio e 21 desk aziendali a Prowein 2024. Oltre ai produttori dotati di stand personalizzato, il Consorzio Vino Chianti sarà presente con un bancone istituzionale dedicato alla denominazione: un centinaio di etichette in rappresentanza di oltre 40 aziende del territorio.

“Guardiamo ai mercati nuovi come quelli del Sudamerica, ma non ci dimentichiamo di un mercato strategico come quello europeo, di cui quello tedesco è il numero uno per la denominazione vino Chianti – commenta il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi -. Bisogna anche dare la possibilità alle aziende aderenti al Consorzio di farsi conoscere e creare nuovi rapporti commerciali con clienti tedeschi, e più in generale, europei”.

Il Nobile di Montepulciano a ProWein

La presenza del Nobile di Montepulciano

Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano torna alla ProWein di Dusseldorf con uno stand collettivo (Halle 16 Stand D57) in rappresentanza di gran parte della denominazione con oltre 50 etichette in degustazione al banco consortile e numerose aziende presenti in forma diretta. In degustazione le ultime annate in commercio, il Nobile 2021 e la Riserva 2020.

Nella giornata inaugurale il Vino Nobile di Montepulciano sarà protagonista del seminario guidato dal giornalista Christian Eder, tra i più apprezzati esperti di vino in Europa, presso lo stand di Vinum.

A pochi giorni dalle conferme dell’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano, torniamo a confrontarci con il mercato in una delle piazze più importanti a livello internazionale e naturalmente europeo – dice il Presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Rossi – la Germania nel 2023 è tornata a recuperare quote di mercato, oltre a essere un Paese da cui si muove ancora gran parte di turismo verso la Toscana”.  

La presenza della Maremma Toscana

Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana torna in Germania, in occasione di ProWein con 31 etichette di 21 diverse aziende: dagli autoctoni come Vermentino, Ciliegiolo, Alicante e ovviamente Sangiovese fino ai blend a base di vitigni internazionali con una bella panoramica dei vini bianchi, rosati e rossi della Denominazione.

La Germania continua a rappresentare uno dei nostri principali mercati e, insieme agli altri Paesi nord europei, vale circa il 50% della quota export della Denominazione; il consumatore qui è da sempre sensibile al fascino del Bel paese e – in questo particolare momento – anche a tematiche come la biodiversità e alla ricchezza di offerta –culturale, gastronomica e turistica – di un territorio, la Maremma Toscana risponde appieno a questi criteri” ribadisce Francesco Mazzei presidente del Consorzio.

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